nhow Milano ospita la mostra “The flow of the future”

nhow Milano ospita la mostra “The flow of the future”

L’hotel, istituzione del Tortona Design District, riapre le sue porte per una nuova mostra collettiva: “The flow of the future”, a cura di Alessia Bennani che fino alla primavera del 2024 sarà ospitata nell’unconventional hotel milanese. È l’acqua il fil rouge dell’evento, intesa come flusso vitale che scorre e sostiene il pianeta, nonché elemento da tutelare. “The flow of the future” rappresenta il trait d’union di tutte le opere esposte dei 9 artisti presenti, che esplorano gli infiniti orizzonti dell’architettura e del design, dal mare fino alle città ideali, con un unico obiettivo: tutelare l’ambiente attraverso un approccio sostenibile.

Il progetto espositivo, ospitato negli spazi comuni della hall e presso lo sbarco ascensori dei diversi piani dell’hotel, vede protagonistal’ambiente come territorionaturale, marino, architettonico e soprattutto immaginario, ed esplora il suo legame con la sostenibilità. Grande attenzione è dataalla riflessione e all’inconscio, per coinvolgere il fruitore degli spazi a impegnarsi verso nuove sfide di sostenibilità.

Alessia Bennani, curatrice della mostra, commenta: “Siamo felici di presentare “The flow of the future”, un progetto espositivo che invita ad entrare in modo consapevole nel flusso del futuro sostenibile, caratterizzato dalle trasformazioni urbane e dalla tutela ambientale. Installazioni e opere sono pensate per interagire con lo spettatore, accompagnandolo in un viaggio artistico, reale e onirico insieme.”

Gli artisti e le opere

L’esposizione si apre con l’opera “Conosci te stesso” di Giangaetano Patanè, un richiamo evidente al monito inciso sul frontone del Tempio di Apollo a Delfi, luogo d’elezione per la spiritualità greca, ove risiedeva la mistica figura dell’Oracolo. Per Patanè questa è la rappresentazione dello spazio interiore e stimola una profonda riflessione sul riconoscimento dei propri limiti. L’opera, di un blu marino intenso, è realizzata in foglia d’argento su terracotta applicata su tela.

Il percorso prosegue con l’artista Annalaura di Luggo, le cui opere sono la perfetta sintesi tra ricerca multimediale e pittorica, tra tecnologia e manualità, e sono pensate per dialogare con lo spettatore, che diventa protagonista dell’azione concettuale. In occasione della mostra “The flow of the future”, di Luggo ha creato diverse opere che richiamano lo sguardo interiore ed esteriore nelle forme e nei colori: Flussi, una tavola incisa con tecnica mista e raffigurante cerchi, ellissi e linee rette nei toni del blu del mare; Collòculi mirror, una scultura in ferro, alluminio riciclato, specchi e led a forma di pupilla; e infine la serie di Intro-spectio, foto di sculture a forma di iride di diversi colori – blu, verde, ambra – con specchi d’acqua sullo sfondo.

Carlo Rampazzi gioca con i tessuti e gli arredi per restituire allo spettatore un’esperienza unica con i suoi progetti. Per la mostra “The flow of the future”, Rampazzi propone Artestoria Rosso e Artestoria Verde: due cornici total black che racchiudono all’interno un foulard della collezione Artestoria. Nel primo caso, nei toni del rosso e con una composizione a scacchiera che rimanda alle divinità classiche; nel secondo, nei toni dell’azzurro e del verde, con una composizione circolare e, al di sotto, un’immagine della mitologia greca.

Sergio Villa è imprenditore ma anche e soprattutto artista. Per la mostra “The flow of the future”, Villa propone tre tele di 1 m x 1 m dalle anime differenti, realizzate con: resine, materiali inerti, pigmenti primari e polveri metalliche. Si tratta di Jeans Sky di colore blu; Yellow di colore giallo acceso; e Lilium color porpora intenso. Sono proprio questi tre colori e queste differenti texture a dare vita a nuove forme e idee, in un dialogo continuo tra spazio interiore ed esteriore. In qualità di fondatore di Sergio Villa Mobilitaly, atelier di arredamento su misura e azienda che produce collezioni e pezzi unici, Villa propone anche diverse soluzioni d’arredo tra cui Comò Opus Summer, una struttura in legno e stucco veneziano a due ante dei colori del mare con raffigurati elementi di flora e fauna marina. Il design dell’opera è di Carlo Rampazzi.

Giulio Rigoni racconta invece una città sospesa, realtà onirica ove passato, presente e futuro si fondono in un unico ambiente ideale. Qui la riflessione tocca temi attuali come la progettazione e rigenerazione urbana, elementi fondamentali per lo sviluppo sostenibile delle città di oggi, senza dimenticare l’attenzione alla tradizione e ai valori artistici e storici da preservare. Le due opere, Nuvola Rosa, Parigi-Roma-Milano e Città ideale tra le nuvole, richiamano gli affreschi trecenteschi dei maestri Giotto e Cimabue e le pale d’altare sacre in cui i protagonisti erano l’oro e il blu, colori del divino. In questo caso, le città ideali rappresentano proprio l’onirico, il sogno, conciliando la grande tradizione pittorica e artistica in un dialogo continuo tra passato e presente, tra mondo interiore ed esteriore.

Massimo Catalani classe 1960, è architetto, artista ma anche e soprattutto ambientalista, da più di 30 anni impegnato nella salvaguardia e tutela dei mari e della fauna marina. Il suo dialogo con l’arte e la sostenibilità è continuo e, in occasione di “The flow of the future”, Catalani espone opere su tela di juta fotoluminescente e opere in polvere di marmo, sabbie e pigmenti colorati, realizzati con spatole piccolissime. Qui, l’artista espone l’opera Sguardi #8 BOSCO VERTICALE MILANO, realizzata con pittura acrilica su tela di juta luminescente: soggetto e protagonista dell’opera è proprio il celebre Bosco Verticale di Boeri, a cui l’artista rende omaggio, insieme alla stessa città di Milano. Della medesima serie anche le opere Parente prossima, Sei sicuro di voler vivere senza? #03, Cugini marini #1 e Famiglie animali #10 con protagonisti una tartaruga marina e diverse famiglie di cetacei. Molto suggestiva anche Grande branco di acciughe, imponente opera di 2,5 m x 1,25 m realizzata con 8 lastroni di marmo di Carrara dipinti di azzurro, sabbie vulcaniche, pigmenti e sali luminescenti.

Nessuno conosce la vera identità di Edward Spitz, artista attivo tra Londra, Milano, Tel-Aviv e Roma, così come nessuno conosce la vera identità dei supereroi al centro delle sue opere. I suoi soggetti – Superman e Spiderman – sono i paladini della giustizia ambientale e sono famosi per salvare il pianeta. Superman – Save the Planet è un’opera su tela realizzata con fumetti da collezione, pittura acrilica bio e finitura in resina in cui il supereroe più famoso di tutti tiene tra le sue braccia il mondo, come un moderno Atlante, incitando lo spettatore a salvarlo. Anche Spiderman, nell’opera Spiderman – With great power comes great responsibility, diventa paladino green davanti al Bosco Verticale di Milano, per un futuro più sostenibile. Non mancano poi gli eroi dell’infanzia, tra cui Topolino, Minnie e Paperino, anch’essi riletti in chiave green & pop per denunciare l’insostenibilità della vita di oggi.

L’opera di Domenico Pellegrino, invece, sottolinea la necessità di agire subito, a partire dalle parole. È infatti formata da tre luminarie che recitano “Futuro”, “Infinito” e “SOStenibile” con un chiaro riferimento all’urgenza di adoperarsi per tutelare il più possibile il nostro pianeta e le risorse – tra cui l’acqua, una delle più preziose.

Sostenibilità e acqua si fondono, infine, nell’opera di Davide Medri che propone un mosaico di specchi realizzato con materiali riciclati e riciclabili, montati su tavola ondulata, che ricorda lo scorrere dell’acqua, e una sequenza di specchi incorniciati da mosaico di vetro, che richiamano l’elemento idrico come portatore di vita e superficie riflettente.

L’hotel nhow Milano fulcro d’arte, design e moda, è situato nel polo milanese della creatività, in via Tortona 35. Progettato dall’architetto Daniele Beretta e arredato dall’interior designer Matteo Thun, l’hotel, nato dalla vecchia fabbrica della General Electric ristrutturata e riconvertita, è uno spazio multifunzionale, una scatola di esperienze che ospita oggetti di design e opere d’arte da scoprire ma soprattutto da vivere. nhow Milano ribalta completamente il concetto architettonico e strutturale di spazio-hotel preferendo quello di installazione interattiva, frutto di contaminazioni di glamour e lifestyle italiano, con uno stile eclettico, spazi ampi e confortevoli che alternano pezzi d’arte e di design, rimanendo sempre funzionali.

Dall’estate 2023 nhow Milano offre un’esperienza unconventional in più agli ospiti e alla città: si tratta di Vertigo, la terrazza cocktail & pool più esclusiva di Milano. Il rooftop, realizzato dallo studio di architettura Park Associati e in collaborazione con Myrtha Pools, è ispirato alle forme psichedeliche date dalla sensazione di vertigine ed è composto da diversi specchi d’acqua circolari, dall’Infinity Pool, la piscina a sbalzo rispetto alla struttura, e dalle zone di relax in cui è possibile sorseggiare un ottimo cocktail.

Sponsor della mostra “The flow of the future”: Secursat, azienda specializzata in strategie di gestione e del rischio, e Ciaccio Arte, società di intermediazione assicurativa.

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