Per fare fronte alla sfida del cambiamento climatico Courmayeur “accende”, l’11 e 12 novembre, un tipo particolare di supercomputer.
Non è composto da microchip, ma dall’unione di tante persone che lavorano insieme, in un flow creativo che dura 24 ore, per immaginare il futuro della montagna e di chi la abita.
Climathon Courmayeur è un moltiplicatore di energia e di idee, parte dell’ambizioso programma Courmayeur Climate Hub, varato nel 2023: finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU nell’ambito del PNRR – Missione 1 Componente 3 CUP 174H22000050005 – punta a riqualificare il territorio e ideare soluzioni per rispondere alla sfida climatica.
L’iniziativa è aperta a tutti ed è ancora possibile essere inseriti in lista d’attesa: cittadini, imprenditori, studenti, turisti, ricercatori e semplici curiosi si metteranno alla prova, a squadre, vivendo un’esperienza che si concentrerà nello spazio di un weekend, all’interno delCourmayeur Sport Center. Avranno un giorno di tempo per studiare soluzioni alle problematiche climatiche che vive Courmayeur, proponendo progetti che saranno valutati da una giuria di esperti composta da Iris Voyat (Comune di Courmayeur), Francesca Buonanno (Fondazione Giacomo Brodolini), Fabio Bolzoni (BCC Valdostana), Joel Créton (BIM), Alma Rodriquens (Enval Srl), Francesco Stocco (MyRestartup) e un rappresentante di Arriva Srl.
Tra le sfide individuate, la gestione delle acque in situazioni di carenza idrica nell’area alpina, la mobilità sostenibile nelle aree montane, il riciclo e la gestione dei rifiuti in quota.
I partecipanti alterneranno workshop, lavoro in squadra, pillole formative a cura della Fondazione Brodolini e momenti di riposo su lettini e brandine dove si stenderanno per un breve riposo rigenerante: sarà una lunga maratona collettiva, l’occasione di incontrare nuovi stili di pensiero e sperimentare insieme metodi innovativi.
Il programma
Prima e dopo. I partecipanti possono scoprire due dei gioielli del territorio, rigenerandosi al contatto con la bellezza e gli elementi della natura. Sabato mattina, alle 10.30, si sale gratuitamente sulle cabine trasparenti di Skyway Monte Bianco, che collegano Courmayeur al tetto d’Europa: una via aerea che culmina a Punta Helbronner (3.462 m), dove la vista si apre sui 4000 delle Alpi. Un invito ad ampliare gli orizzonti e guardare oltre.
Conclusa la maratona, le Terme di Pré-Saint-Didier propongono, per domenica – a partire dalle 13.00 – un’immersione nel benessere, approfittando di una riduzione del 20% rivolta a tutti i partecipanti.
Il kick off e la maratona_ Appuntamento sabato, alle 14.00 in punto al Courmayeur Sport Center, a poca distanza dal centro, con esperti, autorità – tra cui il sindaco di Courmayeur Roberto Rota – e vari partner dell’iniziativa, come la Regione Valle d’Aosta, la Fondazione Giacomo Brodolini, Fondazione Montagna Sicura, CIMA Research Foundation, Hydrodata SpA, Enval Srl e Arriva Srl.
Alle 16.15 viene dato ufficialmente il via ai lavori. Climathon Courmayeur prosegue ad oltranza, fino a mattina inoltrata: i team dibattono e definiscono i loro progetti, in compagnia dei tutor, facilitatori che aiutano a gestire nel modo migliore il tempo a disposizione e le energie del gruppo.
La mattina si risvegliano lentamente i sensi a ritmo di yoga, con la docente Betta Frera di Yoga Vda: una proposta che riattiva il corpo e la mente dopo le ore di veglia. Alle 7.45 la colazione davanti al Monte Bianco, con i migliori prodotti del territorio, è un altro piacevole momento di rigenerazione. Alle 8.30 i tutor propongono un warmup, un incontro che serve a focalizzare e definire gli ultimi dettagli prima di presentarli alla giuria.
I progetti: pitch e premiazione – Alle 10.00 inizia la fase di racconto e restituzione del lavoro svolto. È il momento di presentare le proprie idee nel miglior modo possibile. La giuria è incaricata di scegliere i migliori contributi e assegnare quattro riconoscimenti ideati per l’occasione: il Premio BIM, il Premio Arriva, il Premio Enval-Greenthesis, il Premio speciale BCCV per il territorio. La premiazione è alle 12.00.
I TIPS di Fondazione Brodolini – La 24 ore è intervallata da frequenti momenti di coaching, che permettono di focalizzarsi meglio sugli obiettivi della maratona: dai consigli sulla generazione di idee a quelli dedicati al passaggio dall’idea al progetto, dalla presentazione efficace dei progetti – how to pitch – alla questione dei finanziamenti. Sono minicorsi della durata di un quarto d’ora tenuti da Carlo Boccazzi Varotto, Daniele Cattaneo e MyRestartUP.
Laboratori e talk – Sabato, alle 19.00, si tiene il laboratorio inGenere, per riflettere su come l’innovazione e l’integrazione dei contributi di tutti e tutte possano andare di pari passo, in un’ottica di riduzione delle diseguaglianze. Sabato sera, dopo cena, alle 21.00, è il momento di un talk in compagnia di vari “ispiratori”, personalità provenienti da vari orizzonti: da Simone Molteni, direttore scientifico Lifegate, a Chiara Montanari, capo spedizione in Antartide, da Grammenos Mastrojeni, deputato segretario generale dell’Unione per il Mediterraneo, un’organizzazione intergovernativa che raggruppa 43 Paesi europei e del bacino del Mediterraneo, a Filip Babicz, alpinista estremo e Courmayeur Sports Talent. Infine, domenica mattina, alle 9.45, Fabio Bolzoni – direttore di BCC VDA – interviene sul tema “Comunità e risorse a supporto del territorio”.
Speciale Future Mountains Jobs – Domenica 12 novembre, alle 11.30, il Climathon diventa il palcoscenico perfetto per presentare un’altra iniziativa ambiziosa che fa parte di Courmayeur Climate Hub. I protagonisti sono i ragazzi del liceo linguistico di Courmayeur, che raccontano il progetto Future Mountain Jobs, che si estende dal 2023 al 2026. Negli ultimi mesi, sostenuti da docenti ed esperti, questi giovani hanno analizzato i principali trend sociali, economici e tecnologici ed i loro effetti sugli attuali mestieri della montagna al fine di ideare nuove, o rinnovate professioni in base ai cambiamenti analizzati.