Come partire per un viaggio alla ventura, senza pianificare le attività e senza visite organizzate, in cerca di emozioni uniche ed esperienze lasciate all’improvvisazione nelle isole dell’Arcipelago spagnolo
Mai pensato di partire per un viaggio al buio, senza organizzare niente? Oggi questa idea è diventata una tendenza turistica, si chiama “spontaneity travel” e proprio le Isole Canarie sono la meta giusta per questo tipo di viaggio, per farsi sorprendere ogni giorno con esperienze non pianificate. Per chi è disposto a partire decidendo tutto all’ultimo minuto senza programmi, alla ricerca di avventure eccezionali.
Le otto isole dell’arcipelago spagnolo si prestano per essere destinazioni di viaggio decise anche all’ultimo momento, per tre buoni motivi: innanzitutto, si trovano alla stessa latitudine dei Caraibi e allo stesso tempo sono una meta europea, così non necessitano di passaporto e non serve cambiare valuta prima di partire; secondo, ci sono molti voli che partono quotidianamente dalla maggioranza degli aeroporti italiani; e terzo, non serve aspettare una stagione in particolare per visitarle perché in ogni momento dell’anno si può trovare un clima gradevole e primaverile.
Lasciarsi incantare dalle viste sull’Oceano
Prima tappa di questo viaggio all’insegna dell’improvvisazione sono i balconi affacciati sull’Oceano, luoghi dove far volare l’immaginazione in direzione dell’orizzonte, ad esempio il Belvedere del Balcón, un punto panoramico vicino all’estrema punta occidentale di Gran Canaria, a strapiombo sull’immenso blu dell’Atlantico. Da lì si distingue perfettamente ‘la coda del drago’, una parete di scogliere con punte a zig-zag che ricorda un essere mitologico. Questo luogo fa parte della rete dei punti panoramici astronomici per l‘osservazione delle stelle, adatto quindi a essere raggiunto anche la sera.
L’acqua come fonte di ispirazione
Il Parco Nazionale di Garajonay nel cuore di La Gomera è una delle riserve naturali più importanti al mondo. Ospita un intrico di piante tropicali tipiche degli ambienti caldi e umidi, con alberi giganti che raggiungono anche i 40 metri di altezza, piante rampicanti e liane. Il parco è attraversato da 650 chilometri di sentieri lungo i quali si può assistere al fenomeno cosiddetto della pioggia orizzontale: una nebbia talmente densa e ricca d’acqua da poter essere raccolta e diventare risorsa idrica per l’isola. Tra i misteri e le leggende che custodisce questa foresta antichissima c’è quella della Fontana delle 7 cannelle: chi si abbevera a questa fonte troverà fortuna in amore.
Un paesaggio umano di alto valore architettonico e culturale.
A Lanzarote, le acque marine che bagnano le coste sono ricchissime di sali minerali. Qui, un’escursione particoalre è quella alle Salinas de Janubio, che si trovano vicino alla cittadina di Yaiza, nella zona sud ovest di Lanzarote, un luogo che resterà negli occhi e nei ricordi di chi lo visita con il suo contrasto di colori, le montagne di sale, il reticolo delle vasche di raccolta, il particolare degli antichi mulini e lo sfondo del paesaggio roccioso.
Mangiare piatti tipici e buon vino nelle case rurali
Tenerife conserva una consuetudine che fa proprio al caso di chi viaggia in cerca di esperienze autentiche, lontano dalle rotte più turistiche. Nella zona dei vigneti della Valle de La Orotava, Tacoronte e Tegueste e nel sud nella Valle di Guimar e Candelaria, si trovano i guachinche: sono mescite di vino, a conduzione familiare, dove servono il vino locale e alcuni prodotti e ricette della tradizione canaria. Non sono classificati come ristoranti, né trattorie e non hanno un vero e proprio menu; per trovarli bisogna affidarsi ai consigli degli abitanti e al passaparola.
Tante spiagge… c’è l’imbarazzo della scelta
Anche chi viaggia seguendo il mantra dell’improvvisazione sarà istintivamente attratto da una delle meravigliose spiagge che delineano i contorni delle isole. A Fuerteventura, ad esempio, c’è l’imbarazzo della scelta: a sud nella penisola di Jandía si trova Sotavento, una spiaggia composta a sual volta da cinque spiagge (La Barca, Risco del Paso, Mirador, Malnombre e Los Canarios) che con la bassa marea si possono percorrere senza soluzione di continuità, qui la vista spazia a perdita d’occhio tra la sabbia bianca e le acque turchesi.
Un faro al tramonto per continuare a sognare
E per concludere questo viaggio estemporaneo non poteva mancare un tramonto spettacolare in un luogo che per secoli è stato il confine del mondo conosciuto, l’isola di El Hierro. Lungo la costa occidentale, al Faro di Orchilla, ogni sera si assiste allo spettacolo del sole che scende all’orizzonte abbracciato dalle sfumature arancioni, rosa, violette e indaco che riempiono il cielo.