Presentata sabato 2 dicembre in Ancona, presso la facoltà di agraria dell’Università Politecnica delle Marche, la 16ª edizione della guida bilingue “Le Marche nel bicchiere” edita dall’Associazione Italiana Sommelier in collaborazione con l’Amap, l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, il Consorzio Tutela Vini Piceni e il sostegno della Regione Marche. 74 i produttori vitivinicoli marchigiani premiati con la consegna dei diplomi per i vini eccellenti e per quelli con favorevole rapporto valore – prezzo.
Presenti alla manifestazione la prof.ssa Oriana Silvestroni dell’Università Politecnica delle Marche, il consigliere regionale Luca Santarelli, l’assessore del Comune di Ancona Marco Battino, il vicepresidente Amap Renato Frontini, il direttore dell’Istituto Marchigiano Tutela Vini Alberto Mazzoni e Lorenzi Adriano per il Consorzio Tutela Vini Piceni. Per l’Associazione Italiana Sommelier, accanto al presidente marchigiano Stefano Isidori, anche il vice presidente nazionale Marco Aldegheri.
Un lavoro questo iniziato dal Maestro Claudio Giacomini, ideatore della prima edizione dell’ atlante del vino e che anno dopo anno l’AIS Marche porta avanti con passione e dedizione. Di anni ne sono passati sedici. Tante cose sono mutate, a cominciare dalla grafica e dal maggior numero delle aziende produttrici recensite: 256 nella guida 2024, 10 in più rispetto allo scorso anno. Molte sono aziende storiche e già affermate, altre piccole realtà emergenti. Immutato invece – come sottolineato dal delegato AIS Macerata Cesare Lapadula – il rispetto da parte dei degustatori per i “calli” dei produttori.
1104 i vini assaggiati dalla Commissione di degustazione supervisionata dal sommelier Fabio Valentini, 627 dei quali confluiti in guida. Oltre 40 i degustatori coinvolti, di cui 14 redattori. Il Picchio, simbolo della Regione Marche, rappresenta l’eccellenza ed è stato assegnato a 62 vini, quelli che hanno particolarmente colpito i sommelier degustatori nell’aspetto qualitativo. Tramite specifico algoritmo è stato inoltre calcolato il favorevole rapporto qualità – prezzo di taluni vini, precisamente 12, contraddistinti in guida con il simbolo del salvadanaio.
«Le eccellenze sono ben distribuite tra le diverse province marchigiane» spiega Marica Spuria, delegato Ais Ascoli Piceno, che insieme a Bruno Paialunga ha coordinato i lavori. «Obiettivo futuro? Continuare a rivolgere l’invito a tutti i produttori perché vogliamo rappresentare la produzione vitivinicola di tutta la regione».
Confermata la sezione curata dal Servizio Agrometeorologico dell’Amap, l’Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare e della pesca, dove è descritto l’andamento climatico delle ultime cinque stagioni. Confermato anche il progetto dedicato ai tartufi con l’inserto “I vini da tartufo delle Marche” nel quale sono riportati i risultati dei panel di degustazione tesi a individuare i migliori vini da tartufo. Immancabile, infine, l’olio. 28 le aziende in guida e 55 gli oli monovarietali assaggiati da 8 membri del panel regionale Amap Marche capitanati dalla dott.ssa Barbara Alfei, oltre al lavoro del Centro Agrochimico di Jesi relativamente alla composizione in acidi grassi e contenuto in polifenoli, parametri importanti dal punto di vista nutrizionale.
Ha ringraziato tutti senza pronunciare nomi il presidente AIS Marche Stefano Isidori. Lo ha fatto sfoderando il suo taccuino dove aveva disegnato un cuore, simbolo dell’amore per le Marche, della passione che mettono i degustatori nel loro compito e dell’amore dei produttori per la terra. Scorrono diapositive di fotografie nell’aula magna dell’università, le ha scattate Enzo Torelli. Paesaggi mozzafiato che impreziosiscono la guida. «Guida che – dice il vicepresidente Aldegheri – andrebbe letta come fosse un dipinto di ciò che i produttori con impegno e fatica hanno cercato di cogliere dai solchi della terra».
Ingresso a sorpresa in aula con il suo bicchiere trofeo da parte di Francesco De Liddo della delegazione di Ancona, il sommelier fresco di vittoria del premio Bonaventura Maschio 2023 dell’Italia centrale. Per il secondo anno consecutivo è stato un marchigiano a vincerlo, anno scorso infatti il premio è andato al fermano Guido Andrenacci.
Al termine della premiazione l’apertura dei banchi degustazione. Per i presenti un’occasione unica per assaggiare tutti i vini premiati, gli oli monovarietali presenti nella sezione guida ad essi dedicata e alcune delle eccellenze gastronomiche marchigiane.
La guida sarà presto spedita a tutti soci AIS Marche insieme al numero di dicembre della rivista Sommeliers Marche Magazine curata dal Maestro Gualberto Compagnucci, mentre i non soci potranno acquistarla in tutte le edicole e librerie marchigiane e abruzzesi oltre che online sul sito AIS Marche e su IBS.