Si è svolto oggi a Roma presso l’Associazione della Stampa Estera l’Incontro per celebrare i 25 anni dalla iscrizione nella Lista Unesco (Kyoto 5 dicembre 1998) de “I paesaggi culturali del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con le aree archeologiche di Paestum e Velia e con la Certosa di Padula” nel ricordodella precisa motivazione assegnatale:Il Cilento realizza l’incontro tra mare e montagna, Atlantico e Oriente, le culture nordiche e quelle africane, fonde popoli e civiltà e ne conserva le tracce evidenti nei suoi caratteri distintivi: l’archeologia, la natura, le tradizioni. Posto al centro del Mediterraneo, ne è il Parco per eccellenza perché l’aspetto tipico di questo mare consiste proprio nella biodiversità, la compenetrazione ambientale, la storia e l’incontro delle genti; le stesse caratteristiche implicite nel significato etimologico del Mediterraneo: “centro della terra”.
Il Fondatore e Direttore della BMTA Ugo Picarelli ha coordinato i lavori che sono stati aperti per l’Associazione della Stampa Estera dal saluto della Presidente Esma Cakir e dalla Referente per la Cultura Carmen del Vando Blanco.
In occasione dell’Incontro sono intervenuti il Presidente del Parco Giuseppe Coccorullo, che ha presentato le attività in programma nel 2024; il Senatore Antonio Iannone, che ha sottolineato quanto la BMTA sia una grande possibilità per mettere in mostra il Cilento e favorire una rinascita della Campania e del Sud; l’imprenditore del territorio Giuseppe Pagano, che ebbe grande attenzione dal critico d’arte Gillo Dorfles, che volle fargli dono di alcuni suoi disegni, divenuti il marchio di alcuni vini di punta dell’Azienda Agricola San Salvatore 1988; Alfonso Andria all’epoca dell’iscrizione Presidente della Provincia di Salerno, capofila degli enti che con Soprintendenza Archeologica e Parco del Cilento lavorarono alla candidatura.
Ugo Picarelli: “Kyoto 5 dicembre 1998, l’Unesco iscrive nella Lista del Patrimonio Materiale dell’Umanità il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano – poi denominato anche Alburni – con le aree archeologiche di Paestum e Velia e la Certosa di Padula; proprio qualche settimana prima la prima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico concretizzò un’intuizione che andava non solo ad accompagnare il processo di valorizzazione del sito di Paestum ma di tutto il Parco del Cilento, ricco di paesaggi, natura, storia, arte, archeologia, un territorio straordinario con ben 80 Comuni dove i cittadini praticano il quotidiano virtuoso della Dieta Mediterranea che si esprime nella longevità della vita. La BMTA ha voluto poi estendere la promozione del turismo delle destinazioni archeologiche a livello internazionale ed ecco che la XXV edizione che si è svolta quest’anno coincide con i 25 anni dell’iscrizione del Parco nella Lista Unesco. Siamo oggi qui ospiti dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, grazie alla Presidente Esma Cakir e alla Referente per la Cultura Carmen del Vando Blanco,perché la Stampa Estera è sempre stata partecipe a Paestum in tante edizioni con i propri associati divulgando al mondo l’iniziativa che viene sempre più apprezzata ed è riconosciuta best practice da Unesco e Unwto: questo è estremamente importante per il nostro Paese perché svolgere e sviluppare un evento del genere nel Mezzogiorno permette di creare un legame a livello internazionale per far conoscere i territori del Sud Italia sempre di più alla domanda estera, non solo europea”.
Giuseppe Coccorullo:“In questi primi mesi di Presidenza mi sono subito soffermato su questo significativo riconoscimento Unesco per il Parco, che proprio oggi celebra il 25esimo anniversario. Paestum, Velia e Padula sono molto importanti ma ci sono anche tanti siti minori su cui ci stiamo focalizzando, con diversi progetti di valorizzazione e digitalizzazione, per creare una rete e, quindi, presentare un’offerta turistico-archeologica ampia del nostro territorio, convinti che questo possa dare ancora maggior valore ai tre siti principali. Inoltre, come Ente Parco stiamo puntando molto sul segmento della mobilità lenta, in particolare attraverso una manutenzione straordinaria dei nostri sentieri, come la Via Istmica e il Sentiero Italia che attraversano longitudinalmente il nostro territorio. Inoltre, uno dei progetti più innovativi e più importanti che stiamo mettendo in campo nell’ambito del programma “Parchi per il Clima” è una rete di 37 postazioni di bike sharing, in altrettanti Comuni, che costituirà una vera e propria rete di collegamento di tutti i borghi più suggestivi del Cilento. Questo per noi rappresenta solo un primo passo perché riteniamo di dover implementare questa attività attraverso la realizzazione di ulteriori postazioni, in modo che tutti gli 80 Comuni del Parco possano essere raggiunti attraverso un sistema di mobilità lenta che per noi sarebbe un grandissimo traguardo”.
Alfonso Andria Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali – Ravello: “La candidatura promossa dalla Provincia di Salerno negli anni in cui ne ero Presidente culminò in un grande risultato. Nello stesso anno, 1998, con l’accompagnamento della stessa Provincia, nasceva la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, fondata e diretta da Ugo Picarelli. Oggi quel riconoscimento Unesco e la BMTA compiono 25 anni e guardano al futuro grazie agli Amministratori attuali: Franco Alfieri Presidente della Provincia e Sindaco di Capaccio Paestum, Giuseppe Coccorullo Presidente dell’Ente Parco Nazionale Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Gli stessi tre Enti e in più l’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, sostennero la candidatura e la Borsa. Ugualmente hanno fatto la Regione Campania e il Ministero della Cultura ieri e oggi! Sono certo che Ugo Picarelli saprà imprimere ulteriori spinte innovative, avendo accanto le Istituzioni a ogni livello, per rafforzare sempre più il ruolo della BMTA e l’unicità della sua formula nello scenario internazionale”.
Giuseppe Pagano: “L’appuntamento di oggi vuole celebrare il Cilento in occasione di questo importante anniversario e la mia presenza vuole testimoniare l’attenzione di tutti gli imprenditori del territorio nel rendere i loro prodotti degli “ambasciatori” della nostra terra affinché possano stimolare tanti consumatori a visitare questi luoghi straordinari, ricchi di eccellenze come la mozzarella di bufala, e soprattutto a ritornare. Perché noi imprenditori siamo fieri di poter affiancare il territorio con i nostri servizi, i nostri alberghi e i nostri prodotti anche per dare forza alle bellezze che grazie all’Unesco vengono raccontate al mondo”.