La tradizione del Presepe è molto sentita nelle Terre di Pisa, ci sono dei presepi che possono essere considerati dei veri e propri capolavori di artigianato, realizzati a mano con pazienza e passione.
Particolare attenzione merita il Santuario di San Romano, a Montopoli in Val d’Arno, costruito sul luogo dell’antica Chiesa di Santa Maria a Valiana, dove era conservata un’immagine della Madonna scolpita in un tronco di quercia, che dal Cinquecento è oggetto di crescente devozione. Dal 1922 il Santuario ospita nel periodo natalizio un Presepe Artistico che occupa ben 300 metri quadrati del chiostro del convento.
Il nostro itinerario inizia dalle pendici del Monte Pisano, citato da Dante nella Divina Commedia “per cui i Pisani veder Lucca non ponno“.
Si parte da Calci, famoso per la Certosa Monumentale e per l’adiacente Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, al cui interno viene allestito un Presepe animato, con tanti personaggi fatti a mano dai fratelli Meucci, artisti locali.
Salendo verso il Monte Serra, nella chiesa di Nicosia, un ex convento del periodo medievale, si rinnova la tradizione del Presepe che cresce, così detto perché ogni anno aggiunge nuovi personaggi e nuovi ambienti. Nel vicino borgo di Tre Colli, il presepe è invece allestito nella Chiesa della Madonna delle Grazie e si rifà al territorio della val Graziosa.
Proseguendo lungo la Strada dell’Olio dei Monti Pisani eccoci a San Giovanni alla Vena, dove in una vecchia cantina si trova il ‘Presepe dell’Angelo’, realizzato dall’artista locale Angelo Perini utilizzando tronchi e ciocchi d’olivo, interamente intagliati a mano.
Non dimenticate di fare un salto a Vicopisano, borgo medievale con 13 case torri dominato dalla Rocca del Brunelleschi, esempio di sofisticata architettura militare. E magari di acquistare o degustare il pregiato olio extravergine di oliva dei Monti Pisani presso frantoi o aziende agricole.
Una deviazione ci porta al presepe della Chiesa di San Michele a Calcinaia: di grande effetto scenico, si caratterizza per l’automazione e la tecnologia, grazie a una commistione tra effetti speciali e contributi audio scovati nei più celebri film della storia di Cristo.
Proseguendo lungo le Colline Pisane, nel piccolo e grazioso borgo di Usigliano di Lari, il Museo delle Attività Agricole raccoglie quaranta riproduzioni del presepista Claudio Terreni. Realizzato nelle cantine, nel frantoio e nel coppaio della Vecchia Fattoria Castelli, è aperto tutto l’anno su appuntamento.
Con il Natale torna a Casciana Terme fino al 6 Gennaio “Vie di Presepi”: una passeggiata suggestivo per le vie del paese e dei borghi limitrofi, alla ricerca dei presepi esposti nei giardini, nelle piazze e nelle vetrine dei negozi, seguendo accuratamente la cartina che segna ogni piccola raffigurazione.
Spostandosi nel Valdarno Inferiore, in direzione Firenze, San Romano è una tappa imperdibile, un tempo teatro di una sanguinosa battaglia tra Pisani e Fiorentini immortalata dal pittore Paolo Uccello. Nel chiostro del Santuario della Madonna è allestito dal 1922 un presepe artistico conosciuto in tutta la Toscana. Alcuni numeri: 300 metri quadrati di esposizione, 2 mesi per l’allestimento, una media di 20.000 visitatori ogni anno.
Nel vicino paese di Marti, ci sono oltre 100 i “Presepi sulla via“ realizzati dagli abitanti che trasformano le stradine dell’antico borgo in una grande mostra a cielo aperto.
Degno d’attenzione, nel vicino paese di Cigoli, il presepe palestinese tra i più tecnologici d’Italia all’interno del suggestivo Santuario della Madre dei Bimbi. Le dimensioni del presepe sono aumentate di anno in anno fino a raggiungere 100 metri quadrati che occupano tutto lo spazio disponibile nei suggestivi locali adiacenti al Santuario e raggiungendo un livello di dettaglio quasi maniacale. Queste caratteristiche acquisiste negli anni grazie al lavoro, alla passione e alla esperienza del Gruppo Giovani Presepisti, han fatto sì che Cigoli si posizionasse ai vertici dell´arte del presepio italiano.
Nella frazione di Ponte a Egola, il presepe artistico con i personaggi a grandezza naturale che occupano l’intera Piazza Spalletti Stellato.
L’itinerario fa tappa a San Miniato, terra del tartufo bianco ma anche di presepi artistici. Nel centro storico viene ogni anno allestito il Presepe Artistico dell’artista locale Mario Rossi, con benedizione da parte del Vescovo la Notte di Natale. Si segnalano anche la Via dei presepi lungo la Via Angelica addobbata con i presepi realizzati dagli abitanti e quello artistico di Roffia, Il presepe della cultura contadina, che nel recente passato è stato scelto per la mostra dei 100 presepi in Vaticano.
Nel vicino paese di Forcoli, in Piazza Sant’Antonio si trova il presepe artistico di Massimo Brini allestito con una grande scenografia di personaggi in movimento, suoni, luci e un effetto sorpresa. Il Presepe nel 2019 è stato esposto anche al Vaticano con la visita e il riconoscimento da parte di Papa Francesco.
Pontedera, città della Piaggio e dei motori, ha ospitato lo scorso novembre il corteo delle Natività e dei Presepi Viventi più lungo d’Italia. Grazie all’opera di veri e propri maestri, si ammirano in questo periodo natalizio i presepi artistici di pregio nella chiesa di San Giuseppe, in quella dei Cappuccini, nella chiesa del Crocifisso e all’ex oratorio di San Giuseppe.
Si segnala anche la ‘Via dei presepi’ per la prima volta nella frazione di Gello dove sono stati utilizzati materiali di diversa natura, anche da riciclo.
Spostandosi dalla Valdera alla Val di Cecina, prima tappa a Riparbella, dove la sera del 24 dicembre, dopo la Santa Messa di Mezzanotte, si inaugura il Presepe Animato, un viaggio nei luoghi della vita di Gesù realizzato dai paesani. Allestito nei locali dell’ex Cinema in Piazza della Madonna 1, si estende per circa 80 mq e vanta oltre 140 statuine animate dell’altezza di 20 cm impegnate nei mestieri artigianali di tanti anni fa.
Ultima tappa il piccolo e grazioso borgo di Montegemoli (noto per il suo pane), dove sono esposti i presepi in strada, sui davanzali, nelle cassette della posta, lungo un percorso (Presepiando) di circa 15 km sulla Statale 439 che tocca anche le frazioni di Cerreto, Canova e Serra. I presepi sono creati dagli abitanti con bottiglie di vetro, sassi, stoffa, tappi di sughero, gusci di noce e altro.
I Presepi viventi nelle Terre di Pisa
Una variante del presepe statico è quella del presepe vivente, un evento solenne durante il quale persone vestite con abiti dell’epoca danno vita ad una processione lungo le vie dei paesi e a una vera rappresentazione in una grotta o una capanna allestita. Entrambe le tradizioni, molto popolari in Toscana e nelle Terre di Pisa, si svolgono tra metà dicembre e il 6 gennaio.
A Casciana Terme, tra le colline pisane, il presepe vivente si è svolto il 17 dicembre. La vita quotidiana di tempi antichi cambia il volto del centro storico, a partire dalla ricostruzione delle abitazioni di Maria e Giuseppe nel momento dell’Annunciazione. Il percorso si conclude con l’atmosfera suggestiva della Corte di re Erode, illuminata con candele e torce.
Appuntamento il 23 dicembre a Castelfranco di Sotto dove il corteo composto da 100 figuranti, gruppi di ballo e giocolieri parte da Piazza Bertoncini per raggiungere Piazza Garibaldi. Anche qui vengono ricostruiti luoghi e personaggi della Palestina di duemila anni fa: i pastori e i profeti, i soldati romani, il mercato e le botteghe artigiane.
Alla Badia di San Savino, in località Montione (tra Pisa e Cascina), il presepe vivente si svolge il 7 gennaio. Oltre cento figuranti in costume ripercorrono la Natività di Cristo, dal censimento di Erode all’arrivo dei Magi, riproponendo la vita del paese con mercati e antichi mestieri. Tutta la comunità partecipa attivamente realizzando le scenografie e i costumi.
Il presepe vivente di San Miniato Basso con oltre 300 figuranti è uno dei presepi viventi più coinvolgenti della Toscana. Si svolge il 26 dicembre e il 6 gennaio. Dopo aver attraversato le vie del paese, che un tempo si chiamava “Pinocchio” (pare che Carlo ‘Collodi’ Lorenzini si sia ispirato a queste terre per il celebre burattino), il corteo si dirige nel piazzale tra la Chiesa dei SS .Martino e Stefano e la Chiesa della Trasfigurazione per dar vita alle scene dell’attesa e nascita di Gesù.
A Forcoli, in Valdera, il presepe vivente si svolge nel centro storico il pomeriggio del 26 dicembre lungo la salita che dalla croce conduce alla chiesa parrocchiale.
Infine, da segnalare il 6 gennaio il tradizionale presepe vivente a Montefoscoli “Un giorno da Presepe… in Arte”, aperto al pubblico all’interno del Museo della Civiltà Contadina.
La basilica romanica di San Piero a Grado, tra Pisa e la foce dell’Arno, dove la leggenda vuole sia approdato San Piero nel suo viaggio dalla Palestina a Roma, il 24 dicembre sera e il 26 dicembre pomeriggio si tiene il grande presepe vivente composto da 200 figuranti. All’entrata si è accolti dalla dogana di Betlemme dove i visitatori sono censiti e possono cambiare moneta per acquistare prodotti nelle botteghe artigianali.