Continua l’attività di Var Digital Art che, grazie alla sua Factory e alle competenze in ambito digitale di Var Group, supporta la creatività degli artisti nella realizzazione di progetti inediti.
La belle au bois dormant è l’opera d’arte immersiva di Giuliana Cunéaz realizzata in collaborazione con VDA Factory, proposta nell’ambito della mostra collettiva “Visibile/Invisibile. Tecniche della meraviglia”, curata da Francesca Alfano Miglietti alla Casa degli Artisti-Milano.
VDA Factory: il sostegno di Var Group alla creatività
Var Digital Art, è il progetto che nasce all’interno di Var Group – operatore leader nel settore dei servizi e delle soluzioni digitali – che ha l’obiettivo di creare un polo dinamico di sperimentazione, studio, ricerca e produzione dedicato al rapporto tra Arte e Tecnologia Digitale.
VDA by Var Group ha collaborato alla realizzazione dell’opera inedita di Giuliana Cunéaz, concepita dall’artista proprio per essere presentata nell’ambito di “Visibile/Invisibile. Tecniche della meraviglia”. Var Digital Art ha contribuito alla realizzazione dell’opera, implementandone la dimensione digitale: grazie all’esperienza, il know-how e le competenze di Var Group sono state generate una serie di video animazioni a partire dalle immagini elaborate e fornite dall’artista con il supporto di Roberto Beragnoli, attraverso sistemi di Intelligenza Artificiale. La Factory di Var Digital Art by Var Group è stata attivata e messa a disposizione dell’artista sotto la supervisione di Davide Sarchioni, in qualità di direttore artistico del progetto VDA.
Alla realizzazione dell’opera hanno collaborato Roberto Beragnoli, Stefano Fiorio Sanatana e Alessandro Reani.
“Il supporto di un partner come Var Group è stato per me fondamentale a dimostrazione di come le nuove ricerche nell’ambito della tecnologia possano essere l’occasione di sinergie quanto mai importanti tra il mondo dell’arte e quello dell’impresa. Mi auguro che questa collaborazione si possa sviluppare anche in seguito consentendo nuove indagini estetiche che non sarebbero possibili senza il supporto di un’azienda lungimirante e innovativa come Var Group” afferma Giuliana Cunéaz. .
“Siamo molto orgogliosi di aver attivato la nostra VDA Factory per la realizzazione dell’opera inedita di una grande artista come Giuliana Cunéaz. Si tratta dell’inizio di una collaborazione che speriamo possa continuare anche in futuro” dichiara Davide Sarchioni, direttore artistico di Var Digital Art by Var Group.
“Inoltre”, aggiunge Alessandro Tiezzi, Head di Var Digital Art by Var Group, “è per noi molto importante favorire relazioni proficue con gli artisti a sostegno del processo creativo attraverso il progetto Var Digital Art, potendo contare sull’ampio bagaglio di competenze ed esperienze di Var Group per creare un rapporto sempre più sinergico e integrato tra arte, impresa e digitale”.
La belle au bois dormant è un’opera interattiva che consente allo spettatore di avere un’esperienza immersiva attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale. Sdraiandosi su un letto realizzato dall’artista con l’inserimento di elementi polimaterici che evocano l’universo tecnologico, il visitatore si trova di fronte alla propria visione proiettata su un monitor. L’intento è quello di generare una sensazione di rilassamento, con riferimento a La bella addormentata nel bosco, lasciandosi trasportare in un universo onirico. È il visitatore stesso a innescare il procedimento immersivo scrivendo una frase su un tablet, che viene rielaborata, in base a una serie di input inseriti da Giuliana Cunéaz per mezzo dell’Intelligenza Artificiale, in grado poi di materializzare le emozioni del visitatore.
Giuliana Cunéaz utilizza come porta d’accesso al nostro immaginario il mondo nanomolecolare. Sono proprio le recenti scoperte scientifiche e l’opportunità di entrare in contatto con la parte infinitesimale della materia, gli elementi utilizzati per creare nature multiple, in perenne metamorfosi, che ampliano la sfera della conoscenza. “Utilizzando le immagini scientifiche, ho visitato boschi, fiori e pulviscoli meravigliosi che ho, poi, ricreato attraverso la modellazione e l’animazione 3D,” spiega l’artista.
L’artista Giuliana Cunéaz
Giuliana Cunéaz (Aosta 1959), vive e lavora a Milano. Dall’inizio del 2000 realizza i suoi lavori in CGI. Nel 2004 è stata tra le prime artiste a utilizzare il 3D nell’ambito di una ricerca dove scienza e tecnologie rappresentano i suoi principali ambiti d’indagine. Le sue sperimentazioni coniugano la componente virtuale con quella materica e sono molti i lavori plastici che si sviluppano intorno a differenti ambiti di ricerca. Negli ultimi anni l’immersività ha assunto un aspetto preponderante come dimostra la sua opera filmica su tre schermi I Cercatori di Luce (2021) che prevede specifici riferimenti a performance, cinema, danza e teatro. Tra le manifestazioni a cui ha partecipato vanno segnalate: Biennale di San Paolo, Tina B. di Praga, Biennale di Siviglia Youniverse, Anteprima Torino nell’ambito della Quadriennale di Roma, Project Daejeon, Biennale Light Art di Mantova. Molti i luoghi che hanno ospitato le sue opere come: Museo Revoltella, Trieste; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Museo Pecci, Prato; Castello Ursino, Catania; Museo Riso, Palermo; Università La Sapienza e Macro Testaccio, Roma; Castello Gamba, Châtillon; Gallerie d’Italia e La Triennale, Milano; Museo d’Arte, Lugano, Museo di Storia Naturale, Verona, Fondazione Palazzo Albizzini, Collezione Burri, Città di Castello e il Museo Puškin di Mosca attraverso un progetto online. Nel 2022 il MEET Digital Center di Milano ha ospitato la mostra personale C’è tanto spazio laggiù in fondo, un progetto espositivo e immersivo.
La mostra “Visibile/Invisibile. Tecniche della meraviglia”
La belle au bois dormant viene esposta nell’ambito della mostra “Visibile/Invisibile. Tecniche della Meraviglia” a cura di Francesca Alfano Miglietti. La rassegna vede protagonisti i sei giovani artisti Florentin Aisslinger, Lan Gao, Olmo Gasperini, Marco Paganini, Dario Pruonto e Alessia Rosato e i tre artisti tutor internazionali Cesare Fullone, Antonio Marras e la stessa Giuliana Cunéaz, che hanno preso parte alla residenza iniziata a settembre negli atelier di Casa degli Artisti.
Le opere in mostra nascono da una naturale voglia di lasciarsi incantare da ciò che ci circonda attraverso il “tentativo di dare forma all’invisibile”. Il fil rouge della mostra è proprio la meraviglia, per lasciare il desiderio dell’ignoto e per immergersi nel rischio di trovare il coraggio di restare con lo sguardo per sempre rivolto verso lo stupore.
Una produzione di Casa degli Artisti, Associazione Atelier Spazio Xpò, con la collaborazione di: Litoart, Var Digital Art by Var Group, Agenziax, Feudi Di San Gregorio, SK8 CREW, Degustazione ristoro e dispensa e Issues Production.