Il 23 gennaio e il 6 febbraio, prosegue il ciclo di seminari organizzato da “Terre Alfieri in Paniere” (TAP) con 2 approfondimenti dedicati alla gestione dell’accoglienza turistica. Un trend in forte crescita, con cantine e produttori alimentari che diventano protagonisti di itinerari di viaggio. Ma la capacità di accogliere i visitatori non può essere lasciata al caso, deve diventare un elemento trainante della competitività aziendale. Come? A questo tema “Terre Alfieri in Paniere” (TAP), progetto di valorizzazione dei prodotti tipici delle aziende vinicole e agricole astigiane, dedica due seminari dal titolo “Dinamiche e progettazione dell’accoglienza turistica” che si terranno il 23 gennaio e il 6 febbraio nella sede dell’Agrisalumeria Luiset (via Torino 107, Ferrere, AT), a partire dalle ore 18:00.
Sandro Minella, guida turistica, sommelier FISAR e assaggiatore ONAV, e Ilenia Colucci, amministratrice di Love Langhe Tour, illustreranno le principali linee guida per strutturare o perfezionare l’offerta turistica. Sarà inoltre presentato il caso di una innovativa App piemontese di promozione turistica.
«Sempre più spesso l’enogastronomia viene vissuta come esperienza per conoscere appieno un luogo, non solo per acquistare prodotti locali o degustare piatti tipici – spiega Luigi Franco, presidente dell’Enoteca Regionale Colline Alfieri dell’Astigiano, che aprirà l’evento–. Proprio per dare suggerimenti pratici su come le Terre Alfiere in Paniere possano essere protagoniste della narrazione del territorio e delle sue eccellenze, abbiamo voluto proporre agli operatori del settore due appuntamenti sulle competenze da sviluppare per una progettazione efficace ed efficiente dell’accoglienza».
I seminari saranno l’occasione per analizzare le chiavi che consentono di mettere a punto una proposta valida. «Premesso che non esiste una ricetta valida per tutti, c’è invece una modalità che tutti possono seguire per affrontare il problema: analizzare la propria azienda osservandola con gli occhi degli altri, guardandola come se fosse la prima volta, senza dare nulla per scontato – anticipa Sandro Minella –. Da qui nasce la domanda: a parità di qualità di prodotto e servizio perché un cliente dovrebbe scegliere me? La risposta ci aiuterà a riflettere su quale sia la nostra identità aziendale e quali i punti di forza da valorizzare, in un percorso coerente che non si allontani mai dalla filosofia che ci caratterizza e dal territorio in cui ci troviamo».
Il turista enogastronomico inoltre, più di ogni altro, solitamente ricerca esperienze, è quindi importante offrire attività interattive, che consentano all’utente di agire, non solo di essere un ascoltatore passivo. L’esperienzialità diventerà così un tratto distintivo capace di rendere la sua visita unica e irripetibile.
«Occorre anche tenere conto del tipo di cliente con cui ci stiamo relazionando e modulare il linguaggio e le proposte in funzione del fatto che ci stiamo rivolgendo a un appassionato, un food lover, un giornalista, un turista curioso o magari un professionista – racconta Ilenia Colucci –. Insomma, in primo luogo è necessario ascoltare per comprendere esigenze e aspettative del nostro interlocutore, perché, citando Italo Calvino, “D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”».
Tra i tanti elementi da tenere sotto controllo c’è anche quello dell’accessibilità, che deve essere un obiettivo primario per consentire a tutti divisitare i luoghi che desiderano, senza preoccuparsi che eventuali condizioni di svantaggio diventino ostacoli insormontabili.
Il viaggio inoltre, comincia dal sito web che gioca un ruolo di primo piano nella selezione della struttura. È quindi indispensabile investire nel SEO, proporre belle foto, accompagnate da spiegazioni chiare, veritiere e coinvolgenti. Fondamentale anche utilizzare in modo professionale i social media, affidandosi a professionisti.
Su questo tema il 23 gennaio sarà portato anche un case study: Giorgio Proglio, consulente di marketing digitale, presenterà la app Tabui che attraverso la realtà aumentata, sullo schermo del proprio smartphone, consente di visualizzare informazioni su quello che si sta inquadrando; una corsia preferenziale per accedere velocemente a informazioni su enogastronomia, sport, punti di interesse, paesi, percorsi, curiosità, beni architettonici, accessibilità e molto molto altro.
I seminari si chiuderanno con le degustazioni di alcuni prodotti delle Terre Alfieri in Paniere, a partire dai salumi dei “padroni di casa”, l’Agrisalumeria Luiset, insieme al miele di Woodland apicoltura e ai prodotti cerearicoli de Il Buon Seme e in abbinamento ai vini dei soci dell’Enoteca Regionale Colline Alfieri dell’Astigiano.
- Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Per informazioni e adesioni:t. 0173 216026 prenotazioni@lovelanghe.com.
- Il programma di appuntamenti è rivolto a operatori di settore della ristorazione, strutture ricettive, aziende agricole, cantine del territorio, e proseguirà fino a marzo con un evento al mese.
- I comuni astigiani che fanno parte di TAP sono Antignano, Celle Enomondo, San Damiano d’Asti, Cisterna d’Asti, Ferrere, San Martino Alfieri, Revigliasco d’Asti e Tigliole.
- Ideato dall’Enoteca Regionale Colline Alfieri il progetto è finanziato tramite contributi europei dalla Regione Piemonte (PSR 2014/2020 sottomisura 16.4).
- Il logo che identifica il progetto si compone di un paniere rappresentato da una mano che con cura e rispetto produce buon cibo. Quest’ultimo è raffigurato da un cuore, dal colore caldo, che contiene idealmente i prodotti.
Il Paniere Terre Alfieri
- filiera vitivinicola – Terre Alfieri DOCG Arneis, Terre Alfieri DOCG Nebbiolo, Cisterna D’asti DOC, Barbera D’asti DOCG
- filiera orticola e frutticola
- filiera dello zafferano
- filiera delle carni – Cappone di San Damiano d’Asti e carne della pregiata Razza Piemontese
- filiera di salumi e formaggi
- filiera delle farine anche derivanti da mais e grani antichi
- filiera del miele
Aziende coinvolte nel progetto
- Enoteca Regionale Colline Alfieri dell’Astigiano con i vini dei suoi soci
- Agrisalumeria Luiset di Casetta Mauro
- Azienda Agricola Ponte Ballerine
- Azienda Agricola Cascina Margherita
- Woodland apicoltura di Jacopo Vigilante
- Azienda Agricola Agrituristica “Bricco Gallo” di Granzino Marco
- Azienda Agricola Canta Lucia
- Azienda Agricola Il Buon Seme di Vergnano Luisa