Pambianco, consulting & media company specializzata nei settori Fashion, Design, Beauty, Wine & Food e Hôtellerie, in occasione della 2° edizione dell’ Hôtellerie Summit ha proposto una serie di approfondimenti che analizzano il nuovo assetto, destinato a diventare la nuova normalità per il settore, creatosi a seguito non solo dei cambiamenti portati nelle abitudini dei viaggiatori dal periodo pandemico ma anche dall’incertezza frutto dei vari conflitti in essere e dai consistenti cambiamenti climatici.
Dopo il saluto di David Pambianco, CEO di Pambianco e moderatore della giornata, i lavori si sono aperti con l’intervento di Alessio Candi, Consulting e M&A Director di Pambianco, che ha presentato la ricerca “Turismo, la sfida del new normal tra lusso e midscale”.
Lo studio Pambianco ha innanzitutto fotografato il settore del turismo e del viaggio in Italia che, nel 2023, con un valore aggiunto di 196,4 miliardi di euro in leggera crescita sull’anno precedente (+1%) ha pesato per il 10,3% del PIL italiano. Il settore nello stesso anno ha inoltre impiegato in Italia 2,8 milioni di addetti, pari al 12% sul totale degli occupati.
Questi dati ben rappresentano l’importanza di questo settore che nei primi 9 mesi del 2023, anche considerando solo il segmento dell’ospitalità, ha un saldo attivo di 17,2 miliardi di euro in crescita del 7,2% sullo stesso periodo del 2022.
Lo studio è quindi proseguito con un’analisi puntuale dei flussi turistici mondiali per macroaree, guidati dall’Europa con forte distacco sulle aree di Asia e Pacifico salite in seconda posizione grazie ad una crescita del 155% sull’anno precedente e dalle Americhe, scese in terza posizione nonostante l’ulteriore crescita del 27%. Andando inoltre a vedere come si compongono gli oltre 700 milioni di turisti che visitano l’Europa vediamo che il podio è composto da Francia, Spagna e, al terzo posto,l’Italia.
A seguire si è presentata una fotografia dell’offerta alberghiera italiana, che vede ancora una netta prevalenza delle strutture tre e quattro stelle sul totale, che ospitano oggi l’89% dei turisti. In Italia la penetrazione delle grandi catene alberghiere è ancora molto bassa rispetto alla media europea (7% vs una media del 18,5%).
Concludendo, si è condivisa una proiezione sul 2024 che appare ben impostato e destinato a recuperare i valori pre-pandemia.
Fabio Savelli, Partner e CEO Sita Ricerca, ha quindi presentato una ricerca dal titolo: “Le vacanze in Italia. Il customer journey del viaggiatore”. La ricerca si sviluppa sulla base di una indagine campionaria effettuata sul target degli italiani e dei tedeschi in Italia.
Da quanto emerso, la pandemia sembra ormai superata, con quasi un terzo del campione che non segnala cambiamenti sostanziali tra pre e post Covid. Il post Covid ha lasciato solo una percezione di maggior attenzione all’igiene ma, soprattutto, di un generale aumento dei prezzi delle strutture. La scelta di un hotel a 3 stelle, privilegiata dai viaggiatori italiani, deriva essenzialmente da considerazioni economiche, come decisione razionale o come opzione residuale se non sono disponibili altre possibilità. La scelta di un hotel 4/5 stelle, in testa alle preferenze dei turisti tedeschi, è invece una “coccola”, una parentesi nel lusso, una scelta emotiva.
La casa vacanza è invece sinonimo di libertà e autonomia nel soggiorno, una scelta per famiglie, che offre la possibilità di portare con sé gli animali domestici.
Per la scelta dell’hotel sono tutti d’accordo su quale sia l’elemento fondamentale: la colazione, abbondante e curata, che non può mancare. Gli italiani orientano la loro selezione anche in base alle recensioni ed alla cancellazione flessibile. I tedeschi sono invece attenti all’ubicazione (centrale e/o tranquilla) ed al numero di stelle. Scarsa pulizia, personale poco empatico, colazione scarsa e poco invitante e rumorosità sono i fattori critici che danneggiano la fedeltà dei clienti. Anche sgradevoli sensazioni olfattive sono un elemento discriminante per gli italiani. Solo poco più di un quarto del campione totale dichiara infine di avere in mente la sostenibilità come elemento di scelta delle strutture. Devono quindi essere le strutture stesse a comunicare di più la sostenibilità e come essa si concretizza in una struttura ricettiva.
Pier Ezhaya, Presidente Astoi Confindustria Viaggi, ha quindi tratteggiato una panoramica dell’attuale situazione Italiana partendo dal suo osservatorio privilegiato di associazione di categoria dei Tour Operator aderenti a Confindustria.
A seguire si sono susseguiti sul palco Graziano Debellini, Presidente TH Group, Christian Boyens, Vice President & Divisional Leader Southern Europe Belmond, Andrea Kellner Ongaro, VP Commercial Strategy Europe & North Africa | Accor Premium, Midscale & Economy Brands, Leonardo Massa, Vice President Southern Europe & Managing Director Italy di MSC Crociere e Marco Gilardi, Operations Director Italy & USA – Minor Hotels Europe and Americas, i quali attraverso interviste one to one con David Pambianco, hanno raccontato il settore e le principali opportunità e sfide che questo propone oggi attraverso la lente delle proprie case history.
Il Summit è quindi ripreso dopo il coffee break con l’intervista a Liliana Comitini, Presidente e Amministratore Delegato B&B HOTELS Italia, Slovenia e Ungheria.
La mattinata è quindi proseguita con le interviste di David Pambianco a Valentina De Santis, CEO & Owner Grand Hotel Tremezzo, Passalacqua e Sheraton Lake Como, Marcello Cicalò, CEO Bluserena Hotels & Resorts, Luca Boccato, CEO HNH Hospitality e Aldo Melpignano, Fondatore e Amministratore Delegato di Egnazia Ospitalità Italiana.
A chiudere la vivace mattinata di interventi è stata infine l’intervista a Davide Bertilaccio, CEO Villa d’Este Hotels.