22 marzo 2024, una serata da ricordare, al Teatro Gozzoli della cittadina umbra, iniziata con uno spettacolo omaggio a Raffaella Carrà su testo di Laura Perez recitato da Cecilia di Giuli in cui Raffaella telefona alla nonna in vari momenti della vita ricordando la fanciullezza, l’arrivo a Roma, i primi passi, il successo e la normalità a casa nella semplicità dei gesti comuni, spesso nella solitudine ed i problemi, dopo che le luci della ribalta si spengono.
In maestro Denis Zardi ha riscritto per pianoforte a quattro mani alcune canzoni di Gianni Boncompagni per Raffaella ed insieme a Lucrezia Proietti le hanno efficacemente e piacevolmente interpretate anche pizzicando le corde del pianoforte a coda e facendoci ricordare quando l’artista le cantava e le ballava.
Nella seconda parte della serata un impareggiabile Remo Anzovino si è esibito al pianoforte con “Don’t Forget to Fly” la sinfonia che è la descrizione musicale di un sogno dell’uomo fin dall’antichità ma anche in ciascuno di noi, un sogno di libertà, di essere un Icaro moderno, di volare nell’infinito, non precipitando ma vagando e sognando con una musica la cui immaginazione deve farci esplorare e dove infine Icaro raggiunge il sole senza che le ali si brucino.
L’accordo finale è il risveglio da un bel sogno dopo il quale ci si ritrova con i problemi concreti della giornata e quindi aggiungendo sul frigorifero un post-it con scritto: volare …. trasformando un fatto interiore in un’azione necessaria, dando valore anche al più piccolo dei propri desideri.
E’ una sinfonia da ascoltare ad occhi chiusi, vagando nel cielo in una visione, appunto come Visioninmusica l’ha proposta, e dove vari movimenti della musica si concludono con una lunghissima NOTA che quasi interminabile si attenua fino a spegnersi.
Dopo la Sinfonia il Maestro, ha proseguito a suonare per circa un ora proponendo significativi brani del suo repertorio iniziando dalle prime musiche scritte oltre venti anni fa, in cui il pubblico che gremiva il teatro si è coinvolto in un brano battendo le mani, a ritmo per tutta la lunga esecuzione.
Tra i vari ricordi, il Maestro, è tornato alla colonna sonora di “Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione” ispirazione avvenuta visitando la Chiesa Sant’Ivo alla Sapienza di Roma dove anche oggi si rimane estasiati dal genio di Borromini che sviluppa il progetto con due triangoli fino alla cupola che svetta con la lanterna elicoidale che si avvita nel cielo di Roma tra Piazza Navona e Panteon.