Tenerife: a Los Realejos il più grande spettacolo pirotecnico d’Europa, una tradizione di 250 anni

Tenerife: a Los Realejos il più grande spettacolo pirotecnico d’Europa, una tradizione di 250 anni

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Il 3 Maggio “Las Cruces y Fuegos de Mayo”, è lo spettacolo che da 250 anni illumina la notte del piccolo comune di Los Realejos, a Tenerife, ai piedi de La Orotava e del Parco nazionale del Teide

Una vecchia rivalità tra due strade che produce il più grande spettacolo pirotecnico che si possa vedere in Europa. Tonnellate di fuochi d’artificio e tecnologie sofisticate danno vita a un prodigio di luci e suoni che emoziona e commuove.

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Vulcani, fontane, razzi, candele, bengala, petardi, mortaretti, tuoni, batterie in sequenza creano una moltitudine di effetti visivi, combinando colori, scintille, lampi, incroci di direzioni e anche toni sonori sotto forma di sibili, fischi ed esplosioni. Tutto questo è il risultato di diverse combinazioni di salnitro, zolfo, carbone, solfato di rame, canfora, destrina, antimonio e dell’abilità di artigiani dediti al raro mestiere di creare capolavori che però finiscono in un attimo. 

Quasi due ore di esplosioni, colori brillanti, fuochi d’artificio, botti e lampi che illuminano e fanno vibrare le strade e i quartieri di El Sol ed El Medio, in un raro omaggio alla Santa Croce che sfila per le sue vie ma viene fermata tra un fuoco e l’altro per far contemplare anche a lei questo spettacolo unico ed esclusivo che parte dai campi isolati ma anche dai tetti di molte case. Un evento spettacolare che ogni anno attira migliaia di visitatori

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Le origini della tradizione

Alcuni studiosi azzardano l’ipotesi che questa rivalità sia sorta nel 1770, dovuta all’esistenza di due classi sociali ben distinte: i proprietari terrieri, che vivevano lungo la calle El Medio, conosciuta anche come Calle de los Marqueses, e i mezzadri e piccoli contadini che vivevano invece nella Calle El Sol. Questa circostanza viene riconosciuta come la causa scatenante la rivalità, che venne scemando in seguito alle ondate migratorie verso il Venezuela. Così il “pique”, o una sana rivalità tra queste due vie, ha origine storicamente come una giornata di conflitti simulata tra marchesi e contadini.

La disputa nasceva nel momento di passaggio della Croce in processione. Ogni via accendeva fuochi, generava fumi colorati e faceva molto baccano, una specie di gara in cui vinceva la via con più fuochi, più colonne di fumo e più baccano. Ma con l’avvento dei fuochi d’artificio durante queste celebrazioni, si articolarono vere e proprie battaglie.

Anticamente, quando la Croce arrivava in processione, in ogni via cominciavano le celebrazioni con grida e grandi fuochi esplosivi, ancora in forma rudimentale. Con il passare del tempo l’immaginazione stimolò il perfezionamento delle tecniche e si cominciarono a fabbricare ruote di fuoco fatte con le canne, a cui vennero integrati meccanismi rudimentali che le facevano sollevare alcune decine di metri, e che avrebbero poi dato origine a quelli che oggi sono i “voladores”, particolarmente apprezzati.

Los Realejos è senza dubbio una delle località più importanti della Spagna per la tradizione pirotecnica. Ogni via ha un proprio centro dove si producono artigianalmente i fuochi; nella calle del Medio la Teide, e nella calle del Sol la Santa Barbara, fino a quando nel 1990 quest’ultima è stata distrutta da un incidente.

Oggi le cose sono cambiate e la produzione Hermanos Toste (ex pirotécnica Teide) rappresenta la Calle El Sol, mentre la pirotecnia Canarias, fondata nello stesso periodo delle altre, rappresenta la Calle El Medio. Cappelle, eremi e crocevia di sentieri si svegliano in queste giornate completamente decorati, per rispettare la tradizione centenaria, che riveste le oltre 300 versioni esistenti del patrono della località. Nel centro storico di Los Realejos Alto, con le due cappelle protagoniste, quella della Calle El Sol e quella de El Medio Arriba, come anche nel quartiere La Cruz Santa, dove si vive con più trepidazione questo evento, vero e proprio spettacolo d’artigianato.

Ogni famiglia apre porte e finestre di casa, per invitare la gente ad entrare, ad adorare la Croce, ad ammirare fiori e decorazioni. Se si passa davanti alle case il giorno 3 di maggio, bisogna osservare attentamente le facciate delle case, le finestre dei piani bassi, perché in qualsiasi momento ci potrebbero sorprendere splendidi ricami floreali.

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