Sabato 11 maggio è in programma il terzo appuntamento del ciclo: “Mani e Terra”, a cura della food designer Giulia Soldati. Un’esperienza collaborativa aperta al pubblico che celebra, attorno a una grande tavola, il potere relazionale e conviviale del cibo e la comunità delle persone (e delle mani) che si prendono cura della terra, coltivandola e raccogliendone i frutti.
Italiana di base ad Amsterdam, laureata nel 2016 alla Design Academy di Eindhoven con un master in Social Design, Soldati da anni utilizza il design come strumento per esplorare le culture culinarie e svelare e ridefinire le pratiche sociali legate al cibo. Attraverso esperienze conviviali accuratamente progettate, la designer riflette sul corpo e apre conversazioni sulle politiche alimentari, sugli aspetti sociali dell’atto del mangiare, sulla geografia del cibo.
Il progetto è ideato da BLU / Breeding and Learning Unit e sarà ritmato, fino a luglio 2024, dai contributi di pensatori, professionisti e attivisti specializzati nei diversi campi del design, della filosofia, dell’ambiente e dell’artigianato.
“Mani e Terra” invita a confrontarsi con la pratica della ‘mescolanza’ partendo dalla tradizione genovese del prebuggiún: un «mazzo d’ortaggi composto di biete, di cavoli cappucci primaticci (gagge), prezzemolo, e altri mangiari, che usasi comunemente da noi cuocere con riso per minestre», come spiega Giovanni Casaccia nel Dizionario genovese-italiano del 1876. Una mescolanza che culminava in una festa collettiva, in cui si cucinava e si mangiava in un contesto pubblico.
Soldati ridisegna la tradizione del prebuggiún allargandola dagli ingredienti alle persone. Un workshop attivo il 9 e 10 maggio porterà i partecipanti in visita da agricoltori e produttori locali: una “lista della spesa” diffusa sul territorio raccoglierà storie e ingredienti. L’11 maggio, dalle ore 17.00, una grande tavola ospiterà il rito condiviso della preparazione del cibo e una cena aperta al pubblico. «Ci riuniremo per condividere il nostro raccolto di storie e di matrie prime, toccandole con mano, trasformandole e assaporandole»: racconta Soldati.
Il cibo, e la sua mescolanza, diventano così il veicolo per la creazione di sinergie, lo scambio di esperienze e la nascita di collaborazioni, tra persone, territorio e natura.
Learning from the present è un progetto sostenuto da Creative Living Lab – Edizione 5, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Ideato e organizzato da BLU – Breeding and Learning Unit, è coadiuvato da cheFare, in partenariato con Comune di Genova, Municipio Levante, con la collaborazione di Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova e della Fondazione Ordine degli Architetti di Genova.
Info: blublublu.org