Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio: “Auspichiamo che quanto prima si emani una legge che concilii l’esigenza della concorrenza con la tutela dei diritti degli imprenditori balneari”. – ha dichiarato il presidente SIB“ Le nostre spiagge si confermano la destinazione preferita dei vacanzieri: questo anche perché i 30.000 imprenditori balneari italiani ci mettono professionalità, esperienza e tanta passione, ma, oggi, hanno assolutamente bisogno di certezze per il futuro”.
Le Bandiere Blu conquistate dai Comuni italiani salgono a 236 (10 in più rispetto al 2023) e rappresentano un fattore importante per la crescita e la valorizzazione dei nostri territori. Le località turistiche a vocazione marittima, infatti, registrano valori migliori rispetto alla media nazionale, così come confermato in questi giorni dall’Istat.
“La balneazione attrezzata italiana con i suoi servizi di eccellenza costituisce un fattore di competitività di queste località – ha continuato Capacchione – e, complessivamente, del Paese nel mercato internazionale delle vacanze, pertanto sarebbe estremamente dannoso per tutti lederla o distruggerla”.
La “questione balneare”- ha dichiarato, che coinvolge un settore strategico per l’economia del Paese, poi, è molto delicata perché riguarda decine di migliaia di famiglie che rischiano di perdere le proprie imprese e l’unico reddito da lavoro.
“Auspichiamo che quanto prima si emani una legge che concilii l’esigenza della concorrenza con la tutela dei diritti degli imprenditori balneari – ha concluso il presidente del Sindacato – dalla conservazione del lavoro, alla salvaguardia della proprietà aziendale, fino alla tutela del loro legittimo affidamento nelle leggi e nei provvedimenti delle Istituzioni. Tutto questo a vantaggio dell’ambiente, dell’offerta turistica, dell’economia, dell’occupazione e, in modo particolare, dell’immagine del Bel Paese”.