Montemerano Accademia del Libro, con Sandro Cappelletto si parla di Giacomo Puccini

Montemerano Accademia del Libro, con Sandro Cappelletto si parla di Giacomo Puccini

Il 22 giugno in occasione del centenario dalla morte di Giacomo Puccini l’Accademia del libro ha pensato di ricordarlo parlando del rapporto dell’artista con le “sue” donne, cioè con le protagoniste delle sue opere liriche. Lo faremo con il musicologo e critico musicale Sandro Cappelletto, con il giornalista Vittorio Sabadin. Giacomo Puccini amava le donne, che lo ricambiavano con generosità. Aveva amanti in ogni teatro, ammiratrici che lo accompagnavano nei viaggi, persino una sedicenne di Torino, Cora, che avrebbe voluto sposare. La compagna con cui conviveva, Elvira Bonturi, che aveva lasciato il marito per lui, era gelosissima e perfettamente consapevole di quel via-vai incontenibile. Ma se ne faceva una ragione, anche perché, dopo ogni avventura, Puccini tornava sempre a casa.

Ma perché allora, se Puccini amava così tanto le donne, nelle sue opere le ha uccise quasi tutte? Già nella prima, Le Villi, Anna muore d’amore. Nell’Edgar Fidelia è accoltellata da Tigrana, Manon spira nelle paludi di New Orleans, Mimì ci lascia per la “terribil tosse”, Tosca si butta da Castel Sant’Angelo, Butterfly si pianta un coltello nel ventre, Suor Angelica si avvelena, Liù si uccide per non rivelare il nome dell’amato Calaf. Le sopravvissute alla strage sono poche: Magda vola via come una rondine e non sappiamo che fine faccia, Giorgetta sopravvive ma deve vedere il suo amante avvolto nel tabarro, Minnie se la cava perché è una fanciulla del west più sveglia di un pistolero. Tra queste ultime, per precisione, ci sarebbe da citare anche Lauretta che però, essendo la figlia del protagonista dell’unica opera comica di Puccini, è ovvio, anzi obbligatorio, che non debba morire.

Secondo l’interpretazione di alcuni studiosi, le eroine di Puccini erano la rappresentazione in musica delle donne di cui si innamorava e che poi era costretto, per una ragione o per l’altra, a lasciare. L’incontro sarà accompagnato dall’ascolto di alcuni brani interpretati dalle cantanti più celebri, nei panni di straordinarie donne che in fondo hanno dovuto morire solo perché si erano innamorate. 

Sandro Cappelletto – Critico e musicologo, scrittore di libri su Mozart, Schubert, Beethoven e Puccini, è autore di testi teatrali e curatore di programmi dedicati alla musica su Rai Tre.

Info: https://barattelli.it/artisti/sandro-cappelletto/

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