Monferrato ad alta voce IV edizione del festival  di cultura e spettacolo “Sussurri d’arte tra le colline”

Monferrato ad alta voce IV edizione del festival di cultura e spettacolo “Sussurri d’arte tra le colline”

Marco Pagani

Da venerdì 28 a domenica 30 giugno, sul sagrato dell’Abbazia di Grazzano Badoglio, torna Monferrato ad alta voce, Sussurri d’arte tra le colline, festival di cultura e spettacolo, con la direzione artistica di Marco Pagani, promosso dal Comune di Grazzano, e realizzato in collaborazione con l’associazione Liberi pensatori Paul Valery di Torino. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione (monferratoadaltavoce.it).

Cochi-Ponzoni

Parole spedite parole ricevuteè il tema dell’edizione 2024. Nel delizioso borgo monferrino fiorirà – come succede ormai da quattro anni all’inizio dell’estate – un florilegio di parole e musica: letture ad alta voce si alterneranno a performance di attori e a raffinati intrattenimenti musicali che non mancano mai di divertire e di emozionare il pubblico. Sul sagrato dell’Abbazia di Aleramo nel punto più alto del paese, nel chiostro e sulla terrazza posteriore affacciate su vigneti e colline a perdita d’occhio, si gode di un panorama magnifico, che al tramonto lascia davvero senza fiato. Dopo avere intessuto le prime edizioni con il filo rosso del juke box della poesia e della tombola teatrale, de gli animali d’affezione e del “genio” italiano, questa quarta edizione avrà come focus il rapporto epistolare:Lettere spedite e lettere ricevute. Un viaggio attraverso scambi di lettere, email, telegrammi e sms, reali o immaginari, tra personaggi del mondo dell’arte, della letteratura e della musica. Ascolteremo gli echi di Camus, la passione di Maria Callas, l’acutezza di Oscar Wilde, il ritmo di Iggy Pop e le note immortali di Mozart.

Annamaria Musajio

Scriveva Mozart «Ogni tanto ho qualche crisi di malinconia, ma le supero con la massima facilità grazie alle lettere, quelle che scrivo e quelle che ricevo: mi ridanno coraggio». Una lettera è sempre un messaggio, può essere d’amore, di ringraziamento, di consolazione, ci sono lettere che ci hanno fatto capire la profondità di sentimenti di scrittori, pensieri di statisti, ci sono lettere minatorie, lettere di insulti, o di cordoglio, letterine a babbo Natale, o lettere a un fidanzato lontano, lettere dal fronte magari scritte dal cappellano, lettere di ieri e lettere di oggi, come le mail.

«Monferrato ad alta voce, giunto al quarto anno, sta diventando “adulto” e ha maturato la consapevolezza che ciò che vogliamo, e che vuole il pubblico che ci segue, è trovare qualcosa che non c’è da nessun’altra parte: abbandonare armature e percorsi conosciuti e lasciarsi sorprendere! Dichiara il direttore artistico Marco Pagani. Scoprire la gioia semplice di stare insieme in un posto magnifico, ascoltando musica gradevole, ottima poesia, buona recitazione, oltre al cibo e al vino di grande qualità. Per una sera o due o tre, provare la splendida sensazione di ritrovarsi, non solo come spettatori passivi, ma anche come parte attiva della festa. Un invito quindi a lasciare a casa la nostra corazza e predisporsi all’incontro, ad incontrare gli artisti e, perché no, giocare, provare a giocare con loro, a tu per tu, come tra amici. Gli attori con cui giocheremo quest’anno provengono dal teatro e dal mondo del doppiaggio, conosciuti soprattutto dai giovani» conclude Pagani.

Venerdì 28 giugno alle ore 19. Dopo i saluti istituzionali, il festival si apre con un protagonista d’eccezione che possiamo ormai considerare un affezionato amico del festival: Cochi Ponzoni. Presenterà La Versione di Cochi, la sua autobiografia che raccoglie eventi significativi della sua vita, privata e professionale, una narrazione che restituisce al pubblico, a volte in modo decisamente esilarante, uno spaccato di un’Italia che fu, con il racconto di tanti momenti salienti che hanno formato l’immaginario collettivo di tante persone.

Alle 21 Lettere scottanti, deliranti, esilaranti lette dagli attori Jenny De Cesarei, Giuliana Atepi, Mattia Bressan, con un quiz a premi su mittenti e destinatari condotto dall’attrice Stefania Rosso.

Non mancherà l’intrattenimento musicale con il Duo di violoncello e fisarmonica di Lucia Sacerdoni e Matteo Castellan.


Sabato 29 giugno, alle 19,30 saremo trasportati da Paris l’Esprit nella dolce Francia, ricca di grandi chansonnier, con una carrellata di famosi successi eseguita dall’ Annamaria Musajo Trio (Pierluigi Ferrari, chitarra; Alberto Guareschi, contrabbasso; Marcello Noia, clarinetto).

La magia romantica non ci abbandonerà quando alle 21 prenderà la scena Amore ardente di cristallo puro. Gli attori Elda Olivieri e Oliviero Corbetta daranno voce al carteggio tra Albert Camus e Maria Casarès. Con musiche dal vivo di Milos Raparini.

Nelle serate di venerdì e sabato, non mancheranno sfiziose degustazioni enogastronomiche con prodotti doc del territorio dove tutti i sensi saranno sollecitati e in un intreccio di parole, profumi e gusto.

Domenica 30 giugno l’ultima giornata del festival, alle ore 10,30 si apre con Di chi è questa lettera? appuntamento al teatrino dei Cumba con il grafologo Guglielmo Incerti Caselli, che traccerà un identikit di personaggi molto conosciuti, invitando il pubblico a scoprire in modo divertente quanto del nostro carattere si rispecchi nella scrittura a mano. Ci si sposterà poi nella Chiesa di Santi Vittori e Corona, sotto le cui volte, alle 12,15 risuoneranno i versi indimenticabili della V Cantica dell’Inferno di dantesca memoria, quella di Paolo e Francesca, recitati da Marco Pagani in una performance molto originale con la pianista Esther Fluckiger. Al termine sulla terrazza di Aleramo gran finale conviviale: al pubblico sarà offerto un risotto “a sorpresa” firmato dal cuoco bolognese Stefano Zanardi.

Monferrato ad alta voce è parola, musica ma anche arte. Sul tema Parole spedite parole ricevute saranno esposte nel chiostro della basilica, alcune opere d’arte di Silvia Sperandio, realizzate con scritte e ritagli di giornali, tempere e pigmenti, che raccontano di uomini, donne, città, sorelle, piante, ambienti affollati da strane presenze. Sono cartoline-collage che l’autrice invia ai nostri sguardi ‘destinatari’ invitandoci a stare al gioco. Un gioco avvincente, tra Fluxus e Dada, che esce dal cilindro di quanto visto, vissuto, metabolizzato, per un ‘saluti e baci’.

Info e prenotazioni su: www.monferratoadaltavoce.it

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