Andato in scena al Teatro Romano di Spoleto con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia, lo spettacolo di danza del coreografo Mehedi Kerkouche, pone al centro della scena le relazioni umane aggregate in diverse forme di famiglia e tradotte in un’articolazione costante di moduli coreografici, dai danzatoti singoli ai duetti, all’assieme. Un ritratto che è un incontro-scontro, “Ho sviluppato l’idea di riunire in una scena un gruppo di persone che non si sono scelte tra loro, ma che costituiscono un insieme nel quale le emozioni evolvono in continuo”.
Potente, fluida e vibrante, la danza di Kerkouche riunisce magistralmente giovani artisti provenienti da contesti diversi – hip hop, street jazz, cabaret, circo contemporaneo – e fonde gli stili, complice una colonna sonora elettro-pop incantatrice firmata da Lucie Antunes.
In scena, una tribù di corpi che coesiste perfettamente senza mai toccarsi, fino, talvolta, a congelarsi come vecchi ritratti di famiglia. I legami si evolvono, le personalità emergono man mano che le sequenze si sviluppano, in forma di solo, duetto o ensemble. Poi il quadro prende vita, rivelando la verità sui personaggi: dietro la cornice, tutti vivono gli stessi alti e bassi, gioie, dolori, perdite e felicità. Molto belle ed espressive le diverse immagini con i nove ballerini abbracciati o che si rotolano al di fuori del fascio di luce, quasi a formare un’onda come anche le evoluzioni del ballerino applauditissimo che ha eseguito una danza in solitaria sulla mezzaluna del palcoscenico. Al termine con l’arrivo del coreografo Mehedi Kerkouche, ovazioni ed applausi al ritmo del bis hanno colmato il Teatro Romano.
Ballerino, attore, cantante, regista, Mehdi Kerkouche lavora come coreografo e regista in numerosi programmi televisivi in Francia e in Europa. Nato a Parigi da una famiglia di origine algerina nel dialogo tra cultura francese ed araba, scopre la passione per la danza guardando i videoclip. Nel 2017 fonda la sua compagnia EMKA: nel periodo della pandemia produce il video della sua coreografia “Confinected” che raggiunge quattro milioni di visualizzazioni ed inoltre tiene corsi online in attesa del termine dell’isolamento. Dal 2023 è direttore del Centre Chorégraphique Nationale di Créteil. Coinvolgendo gli artisti conosciuti nei suoi precedenti progetti, nelle sue creazioni è in grado di fondere e diffondere energia e poesia.
Coreografia Mehdi Kerkouche
assistente alla coreografia Alexandra Trovato
musica Lucie Antunes
luci Judith Leray
scene Mehdi Kerkouche, Judith Leray
costumi Guillaume Boulez con Patrick Cavalié e Céline Frécon
trucco Sabine Leib
voice coaching Nathalie Dupuy
direttore di scena / suono Frédéric Valtre