Martedì 5 novembre, dopo Parma (per le edizioni 2016 e 2017) e Piacenza (edizione 2020) la Guida Michelin torna in Emilia-Romagna. Sarà Modena, tra le capitali della Food Valley regionale, ad ospitare, al Teatro Pavarotti, la première ufficiale della 70a edizione delle versione italiana della Bibbia dei gourmet, alla presenza di oltre un centinaio di giornalisti. La scelta di Modena è tutt’altro che casuale, nel territorio modenese si producono ben 26 dei 44 prodotti Dop & Igp dell’Emilia-Romagna.
Secondo l’indagine “Taste tourism: impatto economico dei ristoranti stellati Michelin sul territorio nazionale” realizzata da JFC (presentata mercoledì 18 settembre, a Torino), i ristoranti stellati hanno generato in Emilia-Romagna nel 2023 un indotto di 28,5 milioni di euro, con in testa Modena (8,1 milioni), seguita da Bologna (5,9 milioni) e Forlì-Cesena (4,2 milioni).
«La presentazione della Guida Michelin rappresenta sempre un evento di grande prestigio e impatto mediatico -sottolinea l’Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini– e siamo felici di poterla ospitare per la quarta volta in una terra che ha fatto della cucina uno dei suoi vanti, grazie ad Alma, la Scuola Internazionale di Cucina di Colorno, e Parma Città creativa della gastronomia Unesco, al nostro ambasciatore nel mondo, Massimo Bottura, con gli altri chef stellati della Regione, e a Casa Artusi a Forlimpopoli, solo per citare alcune delle nostre eccellenze. Il food è sempre più motivazione di viaggio e, come conferma l’indagine di JFC, la cucina stellata è una risorsa economica per tutto il territorio, anche in termini turistici».
«La cucina è un delle più importanti espressioni dell’identità di un territorio e della sua biodiversità -evidenzia l’Assessore Regionale all’Agricoltura Alessio Mammi– e le meravigliose creazioni che escono dalle cucine stellate dell’Emilia-Romagna sono il frutto dell’estro degli chef ispirato dal patrimonio dei nostri 44 prodotti Dop e Igp, un paniere unico in Europa per numero, varietà e sapori, sempre più apprezzato e conosciuto in tutto il mondo. Negli ultimi anni la nostra Regione ha visto assegnarsi un numero crescente di Stelle Verdi Michelin, lo speciale riconoscimento ai ristoranti che seguono comportamenti virtuosi in tema di sostenibilità, e questo è ovviamente un motivo di orgoglio e la testimonianza dell’attaccamento dei professionisti della gastronomia a questa terra così ricca di biodiversità e alla genuinità dei suoi prodotti».
L’indagine di JFC ha preso in considerazione e analizzato 238 ristoranti stellati Michelin, 396 strutture ricettive (hotel da 3 a 5 stelle lusso, relais, masserie, locande, alloggi di charme, dimore storiche, agriturismi) e 201 negozi/attività di vario genere (bar, negozi gourmet, enoteche, etc.). Il valore complessivo dell’indotto economico dei ristoranti stelle Michelin in Italia ammonta per il 2023 a 439 milioni di Euro, con una previsione per l’anno in corso di 498 milioni.
Attualmente è di 22 ristoranti stellati il palmares della cucina stellata emiliano romagnola secondo l’ultima edizione della Guida Michelin, con la nuova stella ad Aurora Mazzucchelli di Casa Mazzucchelli, nel bolognese, e la “Stella Verde” al Piastrino di Pennabilli (Rn).
Confermate le tre stelle a Massimo Bottura e alla sua Osteria Francescana, seguito dal ristorante San Domenico di Imola (Bo) e dal Magnolia di Longiano (Fc), entrambi con due stelle, a cui si aggiungono34 Bib Gourmand, ovvero i locali che offrono la migliore ristorazione per rapporto qualità-prezzo, un primato nazionale dell’Emilia-Romagna.