Ferrara, è città di storia, cultura e di tartufo. Sulle antiche mura, nei parchi cittadini e aree verdi, nutriti da querce, tigli e pioppi (le piante simbolo di un ecosistema sano) cresce uno dei tesori più rari e ambiti della cucina: il tartufo.
Il 28 novembre ore 20.00, in un ambiente unico, lo chef Denny Lodi Rizzini di Makorè, il ristorante fine dining del centro, racconta la straordinaria presenza del tartufo in città attraverso un menu raffinato e ricco di sorprese, capace di celebrare il legame speciale con questo frutto della terra.
Ferrara con il suo terreno alluvionale ricco di biodiversità, è uno scrigno prezioso, un habitat perfetto per diverse specie di tartufo. Questi antichi territori, un tempo paludi, ospitano varietà uniche dal bianco al nero pregiato (che sfida la sabbia dei terreni locali), dal macrosporum all’uncinatum. Un ecosistema ricco, che oggi rivela frutti preziosi a chi ha la pazienza e l’abilità di cercarli.
Il tartufo bianco, il più delicato e aromatico, è un indicatore della salubrità dell’ambiente: una vera “prima donna” che esige il perfetto equilibrio di sole, terreno e umidità per crescere in tutta la sua fragranza, mentre il nero, più tenace e dalle sfumature lievi, arricchisce il paesaggio culinario locale.
La cena
Lo Chef Denny Lodi Rizzini invita a scoprire i sapori del tartufo ferrarese con una cena speciale il prossimo 28 novembre. Ogni piatto verrà accompagnato da diverse tipologie di tartufo, raccolti all’interno del territorio ferrarese, interpretati dallo chef secondo quelli che sono alcuni suoi piatti signature e alcune novità introdotte con il nuovo menu autunnale.
Il percorso inizia con un Amuse-bouche di benvenuto, preludio all’ Uovo poché con erbette ripassate e spuma di zucca. A seguire il Calamaro ripieno con prosciutto di spada, stracciatella e rapa alla soia e il classico Pasticcio Estense, rivisitato dallo chef in chiave vegetale. Si arriva così al Wellington Fish e al dolce Autunno. Il costo della cena è €75,00 bevande escluse
L’esperienza sarà completata da una selezione di vini curata dal sommelier Isacco Giuliani, coadiuvato dal maître Nicola Mantovani e dalla chef de rang Elisabetta Hölzl, che ha scelto eccellenze dell’Emilia-Romagna, con un focus speciale sulle terre Estensi. Gli ospiti avranno così l’opportunità di vivere un percorso completo, in cui ogni assaggio racconta la storia e la cultura enogastronomica di Ferrara.
La cena, oltre a offrire un’esperienza gastronomica raffinata è uno strumento per rendere il tartufo “democratico”, accessibile a tutti e promuoverne la conoscenza con un approccio educativo. Ogni piatto è pensato per celebrare non solo questo fungo ipogeo ma anche per mostrare come esso sia una risorsa del territorio, capace di sostenere una filiera corta “dalla terra al piatto”.
La serata è organizzata in collaborazione con l’Associazione Arci Tartufi di Ferrara, nata nel
2004 per promuovere iniziative e attività tese alla tutela e salvaguardia dell’ambiente come il rimboschimento e la valorizzazione della cultura del tartufo. Grazie all’impegno di questa realtà, che da anni preserva e sviluppa aree tartufigene nella provincia, Ferrara può contare oggi su una ricca varietà di tartufi autoctoni che rappresentano un patrimonio unico per il territorio.