Trame d’Italia nasce a seguito di un bando della Fondazione Italiana Accenture, che nel 2013 finanziava il progetto che avrebbe creato sviluppo economico e sociale facendo leva sul patrimonio artistico italiano. Vinse Trame di Lunigiana, creando una rete tra i castelli del territorio. Replicando questo modello con la prospettiva di ampliarlo a 50 territori in 5 anni, Trame d’Italia si è costituita nel 2018 come impresa sociale senza scopo di lucro, coniugando efficacia sociale con efficienza d’impresa, profit e no profit, imprese, come Valica e Musement, soggetti del terzo settore – Consorzio Gino Mattarelli, ConfCooperative, Associazione Dimore Storiche Italiane –, il patrocinio del TCI Touring Club Italiano e del FAI Fondo Ambiente Italiano e il coinvolgimento finanziario di Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Cariplo e UBI Banca, Fondazione Cassa di Risparmio di Parma.
ITINERARI TURISTICI ESPERIENZIALI CON IMPATTO SOCIALE
Borghi medievali, castelli, pievi, rocce secolari e antiche tradizioni sono solo alcuni dei luoghi da visitare con la piattaforma Trame d’Italia, che ha l’obiettivo di promuovere e vendere itinerari culturali autentici e meno noti, intercettando i viaggiatori che sono orientati nelle visite autonome e che normalmente non acquistano itinerari. A livello economico, si favorisce il lavoro nelle attività tipiche, a livello sociale, un approccio al viaggio lento, inteso come formazione e occasione di crescita, a livello ambientale l’obiettivo è di diluire l’impatto del viaggio (carburante, costi di acquisizione del “cliente) su un numero maggiore di giorni passati in una località.
Gli itinerari, da uno a 3 giorni, si possono scegliere ed acquistare direttamente online e permettono di vivere un percorso narrativo ed emotivo (edutainment), di fare esperienze autentiche, come ad esempio scalpellinare il marmo a Sarzana o fare il pane a Matera, essere guidati dai personaggi del luogo che possono svelare aspetti personali e sconosciuti del posto e dei suoi abitanti (il castellano di un maniero, il creativo artigiano di una bottega, il parroco o il contadino), di entrare in luoghi difficilmente accessibili o non aperti al pubblico, come dimore private.
Grandi attrattori del patrimonio culturale, come ad esempio il Duomo di Parma, sono protagonisti di una rilettura attraverso una narrazione originale ed un approccio alla storia sociale, e vengono proposti ed intrecciati con monumenti o luoghi meno conosciuti dove la rilevanza storica e artistica si lega con aspetti emotivi, che suscitano il desiderio di visita.
IL MODELLO OPERATIVO DI TRAME D’ITALIA
I “piccoli” territori entrano in una rete più grande attraverso una valorizzazione e promozione unica che diventa importante nell’era dell’economia digitale. C’è un’organizzazione centrale che si occupa di tutti gli aspetti comuni e che possono essere condivisi, come la piattaforma tecnologica, le attività di marketing e comunicazione, la ricerca di canali di distruzione nazionali e internazionali, il disciplinare di prodotto, la raccolta fondi e tutti gli aspetti amministrativi. Invece, le singole organizzazioni locali sono impegnate nel costruire gli itinerari sottoforma di offerte di viaggio, creare contenuti, gestire i viaggiatori sul posto e attivare collaborazioni. Il modello economico si basa sul concetto di equa condivisione del valore tra tutti i partecipanti alla filiera. Gli alberghi, i ristoranti, gli operatori turistici sono coinvolti come fornitori stabilendo sconti onesti e si applica una giusta distribuzione del margine tra chi fa il prodotto (la trama locale o singola organizzazione), chi lo promuove (Trame d’Italia) e chi lo vende, cioè gli operatori locali.
Tutti gli itinerari, gli eventi, le esperienze, che comprendono anche opportunità di soggiorno e attività di ristorazione ed enogastronomiche, sono su: www.trameditalia.it