“Il Veneto è la terra delle Olimpiadi, ma è anche la terra dei siti Unesco: i nove riconoscimenti a Patrimonio dell’Umanità sono leve che attraggono sempre di più la domanda di turismo internazionale. Luoghi sempre più visitati anche grazie ai collegamenti aeroportuali, anello di congiunzione tra le bellezze del Veneto e i viaggiatori di tutto il mondo. E’ un dato di fatto che gli aeroporti sono i nostri gioielli, da sempre parte attiva della storia di successo del turismo Veneto. Se non ci fosse un sistema aeroportuale come quello del Nord Est, non saremmo la prima regione in Italia per presenze turistiche e non saremmo la più grande industria per fatturato. Oggi, abbiamo la certezza che il mondo sta riaprendo: c’è voglia di turismo c’è voglia di Veneto e i nostri ospiti sono anche i migliori clienti per le nostre imprese”.
Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, in occasione della conferenza stampa di presentazione delle novità aeroportuali, a Palazzo Balbi a Venezia, commentando i dati sui volumi di passeggeri transitati nei tre aeroporti del Polo Nord Est del Gruppo Save: il Marco Polo di Venezia, il Canova di Treviso e il Catullo di Verona.
“Con il Polo Aeroportuale del Nord Est possiamo dire che abbiamo schierato il massimo delle forze e delle progettualità per creare i presupposti della ripresa del traffico aereo nel 2022, recuperando alcuni dei flussi internazionali ed intercontinentali e dando risposte a nuovi mercati – ha proseguito il Governatore -. La crisi pandemica ha fortemente colpito il settore aeroportuale e l’incognita della guerra, continua a farsi sentire su tutti i fronti. Tutti tifiamo per la pace e diciamo basta a prove muscolari che inaspriscono solamente il conflitto bellico”.
“Gli scali del polo del Nord-Est stanno ripartendo in linea con le nostre migliori previsioni. Sono tornate la fiducia e la voglia di viaggiare e di visitare le bellezze del territorio. La capacità di fare sistema tra aeroporti, Regione e enti locali continua a dimostrarsi determinante nel percorso verso le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 – ha sottolineato il Presidente del Gruppo SAVE Enrico Marchi -. Queste non sono solo un traguardo in sé, ma anche una tappa fondamentale di un percorso virtuoso per il quale i nostri aeroporti costituiscono un volano generatore di flussi turistici ed economici verso il nostro territorio. Oggi, il sistema aeroportuale si presenta al mondo come un unicum, una squadra che lavora per dare sempre più valore ai driver della crescita, con lo sviluppo di nuovi voli e destinazioni, il potenziamento dell’intermodalità e delle infrastrutture con occhi sempre attenti alla crescita sostenibile e con l’impegno di raggiungere le zero emissioni entro il 2030”.
La prima reale ripresa è iniziata nel 2021. Verona ha recuperato il 40% dei passeggeri, Treviso il 38%, Venezia il 30%. Una ripresa determinata in gran parte dalla forte componente di traffico domestico, che è stato il primo segmento a tornato a volare. Rispetto agli altri due aeroporti, il recupero di Venezia ha avuto un passo leggermente inferiore, per via della sospensione di alcuni flussi internazionali, in particolare quelli intercontinentali.
Nel 2022 la ripresa è entrata nel vivo, si prevede infatti che già nei mesi centrali della stagione estiva che va dal 27 marzo al 31 ottobre, il Polo raggiungerà l’80% del traffico realizzato nel 2019, con l’ultimo trimestre dell’anno che dovrebbe toccare il 90%. Venezia, in particolare, è contrassegnata dal ritorno dei collegamenti intercontinentali sul Nord America (Stati Uniti e Canada).