I Musei Civici di Bologna  sono stati inclusi nel Sistema museale regionale

I Musei Civici di Bologna  sono stati inclusi nel Sistema museale regionale

Collezioni Comunali_Arte_Galleria_Vidoniana_Foto_Giorgio_Bianchi

Il riconoscimento costituisce il passaggio necessario per l’inserimento nel Sistema museale nazionale, progetto nato nel 2018 e coordinato dalla Direzione generale Musei del Ministero della Cultura che mira a migliorare la fruizione, l’accessibilità e la gestione sostenibile del patrimonio culturale.L’esito positivo, indicato nella Delibera regionale n. 503 del 4/4/2022, è stato conseguito al termine dell’istruttoria svolta dal Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, organo preposto alla valutazione, durante la prima finestra di accreditamento aperta dal 23 novembre 2021 al 15 gennaio 2022, alla quale l’Istituzione Bologna Musei ha partecipato su base volontaria.

Museo_Davia_Bargellini_Foto_Giorgio_Bianchi

Nell’elenco dei musei accreditati al Sistema museale regionale del territorio emiliano-romagnolo: Museo Civico Archeologico, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Davia Bargellini, Museo Civico Medievale, Museo internazionale e biblioteca della musica, Museo del Patrimonio Industriale, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Museo civico del Risorgimento, Museo per la Memoria di Ustica.

L’adesione al Sistema museale nazionale rientra nella logica del miglioramento continuo, essendo basata sull’adozione dei Livelli Uniformi di Qualità (LUQ), definiti dal Ministero della Cultura con Decreto Ministeriale 113/2018 e recepiti dalla Regione Emilia-Romagna con Delibera di Giunta 1450/2018.Ispirati alle migliori pratiche internazionali sul tema, i LUQ prevedono ben 112 requisiti articolati in tre ambiti principali: Organizzazione, Collezioni e ComunicazioneRapporti con il territorio. Essi rappresentano un importante parametro di verifica del raggiungimento di standard minimi di qualità e, al tempo stesso, di supporto per la definizione di obiettivi di miglioramento.

“Il riconoscimento 
– commenta il sindaco di Bologna Matteo Lepore  dà conto della raggiunta armonizzazione dei musei civici di Bologna sui livelli di qualità e sugli standard di funzionamento, sia per quanto riguarda il profilo organizzativo e gestionale, sia per gli aspetti relativi alla tutela, conservazione e promozione del patrimonio. Allo stesso tempo, tale riconoscimento deve rappresentare per i nostri musei un punto di partenza per un processo in itinere di sviluppo continuo, per un’offerta culturale di qualità accogliente e accessibile a tutti, in grado di generare valore negli impatti sociali e culturali a lungo termine sulle persone e sulle comunità. Sono quindi soddisfatto di questo riconoscimento che riguarda, voglio sottolineare, non solo i musei comunali ma anche molte altre realtà private del territorio oltre al Museo della Civiltà contadina della Città metropolitana”.

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