La Val di Zoldo e le Dolomiti Bellunesi sono location di eccezionale bellezza paesaggistica tanto da essere scelte come location ideale per “Snow”, un mistery thriller a sfondo ambientalista in sei episodi destinati alla televisione nazionale austrica e tedesca. La serie è girata da Catalina Molina ed Esther Rauch, e prodotta da Primary Pictures e X-Filme Production, in coproduzione con Beta Film, ORF, BR, NDR, Arte, e con il supporto di IDM Südtirol, Veneto Film Commission e Fondo Regione Veneto. La produzione esecutiva è stata affidata alla veneziana Mestiere Cinema srl, che ha già collaborato sul territorio veneto per la realizzazione di importanti film nazionali e internazionali (“007 Casino Royale”, “Casanova”, “Twilight: new moon”).
La trama di “Snow” ruota attorno alla scoperta di un cadavere, emerso dal ghiacciaio di un villaggio di montagna, dove la mancanza di neve si sta rivelando una minaccia disastrosa. Assieme al corpo esanime però vengono alla luce anche vecchi segreti e nuovi desideri dei protagonisti, tra cui Lucia, intrepretata dalla star del cinema tedesco Brigitte Hobmeier, una dottoressa arrivata di recente, che si trova coinvolta in un vortice di strani eventi capaci di mettere alla prova la stabilità della sua famiglia.
Le riprese, tutt’ora in corso, si sono svolte a partire dallo scorso mese di marzo, inizialmente nell’area della Val di Zoldo, per poi sportarsi in Alto Adige, e successivamente ancora sulle Dolomiti Bellunesi. Località selezionate per la loro ricchezza di elementi naturali e per essere mete ideali del turismo invernale: alcune fuori dalle rotte più frequentate e alla moda, come la Val di Zoldo, altre molto popolari come il Lagazuoi e Passo Pordoi. È stata riservata inoltre una grande attenzione ai Villaggi di Coi, Pieve di Zoldo, Fornesighe, Pecol e alla cittadina di Forno di Zoldo, che con la Val Fiorentina costituiscono parte del patrimonio storico e culturale veneto, su cui la serie “Snow” punterà i riflettori. Si tratta infatti di una produzione realizzata con il POC della Regione del Veneto 2014-2020.
“La Regione promuove la conoscenza di questa terra unica anche sostenendo il settore del cinema, valorizzando il patrimonio storico, artistico e paesaggistico, le risorse professionali e lo sviluppo delle imprese – dichiara Cristiano Corazzari, Assessore alla Cultura Regione del Veneto - La scelta delle valli bellunesi dominate dalla maestosità delle Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità Unesco, costituisce una conferma che il Veneto è una “terra di cinema” e “set ideale a cielo aperto”. Le magnifiche ambientazioni del nostro territorio, infatti, più volte sono state suggestivi scenari per film, documentari, docu-fiction e fiction di grande successo, sia sugli schermi cinematografici che televisivi italiani e stranieri, tutte produzioni supportate da una filiera artigiana di grandissima professionalità e versatilità”.
Importante è stato inoltre il sostegno della Veneto Film Commission in fase di pre-produzione e per la scelta delle location più adeguate a rendere le atmosfere affascinanti e misteriose della storia. “E’ un grande onore che questa produzione internazionale scelga le nostre montagne per venire a girare una serie da far vedere nella televisione nazionale austriaca e tedesca – commenta Jacopo Chessa, Direttore della Veneto Film Commission – oltre al fatto che la troupe si è stabilita per diversi mesi nel bellunese, contribuendo significativamente all’indotto economico del territorio per i servizi di accoglienza e logistica, oltre all’impiego di maestranze venete. Le nostre montagne quest’anno saranno protagoniste anche di altre importanti produzioni, tra cui “Un passo dal cielo 7” inserito nel Piano 2022 di Rai Fiction”.
Sulle ricadute economico-sociali per i territori coinvolti dalle riprese, pone l’attenzione anche il Presidente della Veneto Film Commission, Luigi Bacialli, che chiosa: “un’importante iniezione di risorse e di attenzione grazie alla serie “Snow” sarà data a località meno note e frequentate rispetto alle grandi e collaudatissime location del Veneto, come Venezia, Verona e Vicenza. Piccoli paesi e valli bellissime delle comunità montane, oggi risultano fortemente indebolite dai contraccolpi della pandemia e dai costi energetici: il cinema, come ormai assodato, le può aiutare a crescere, sviluppandone ulteriormente le potenzialità turistiche”.