Dal 25 giugno al 18 settembre 2022 Palazzo Belloni (BO), ospita la più vasta collezione d’Europa di cimeli oltre 60), utilizzati dagli attori e dallo staff durante la produzione della trilogia, emozioneranno il pubblico, svelando anche curiosità e retroscena sconosciuti ai fan.
Protagonista assoluta, a disposizione per un selfie ricordo, la DeLorean Time Machine, replica riconosciuta, di ex proprietà degli Universal Studios di Hollywood.
Dal primo film, uscito nelle sale cinematografiche nel 1985, la carica di plutonio della DeLorean, le concept art foto e i documenti originali della produzione, tra cui il distributore di cibo per Einstein, il cane di Brown.
Di Doc, interpretato nel film da Christopher Lloyd, in mostra due maglie: una indossata in scene tagliate della pellicola e una nella mitica scena finale del fulmine.
La tuta antiradiazioni indossata da Michael J.Fox, il suo mitico walkman; la camicetta di mamma McFly interpretata da Lea Tompson e la giacca di papà McFly, indossata dall’attore Crispin Glover.
Le copie autentiche dell’Hill Valley Telegraph – il giornale letto dai protagonisti – del 1955 e i progetti della celeberrima Torre dell’Orologio, oltre allo storyboard completo ed esclusivo del finale alternativo, mai visto, della prima pellicola.
Dal secondo film, uscito nelle sale cinematografiche nel 1989, il mondo di Biff Tannen, l’antagonista della trilogia, interpretato dall’attore Tom Wilson.
Dai dieci dollari del casinò al biglietto di ingresso al Biff Tannen Museum, dalla sua scatola di fiammiferi all’indimenticabile Grande Almanacco Sportivo, autografato da Wilson e da J.Fox.
Gli hoverboards di Marty McFly e dei suoi amici e gli storici product placement del film: la bottiglia di Pepsi Diet, la confezione di Pizza Hut e il Nike Mag del futuro.
Le decorazioni del ballo “Enchantment under the sea” (Incanto sotto al mare), rimasto nella memoria per uno scatenato assolo di Michael J. Fox alla chitarra, mentre fa di tutto per ripristinare l’ordine della storia e far innamorare i suoi genitori al ballo, tra il brano “Earth Angel” e il travolgente tributo a Chuck Berry con “Johnny B. Goode”.
Non mancheranno anche gli oggetti cult di Doc: dall’Ez-sleep, suo “addormentatore”, al walkie-talkie con cui comunicava con Marty.
Dal terzo film, uscito nelle sale cinematografiche nel 1990, una nuova copia dell’Hill Valley Telegraph datata 4 settembre 1885, il megafono di produzione del cast e tutto l’outfit in stile western indossato da Michael J. Fox, composto da camicia, cappello e cinturone.
Contenuti speciali anche da “Ritorno al Futuro the Ride”, un simulatore 3D basato sulla trilogia di “Back to the Future”, che rappresenta per i fans più affezionati una sorta di mini-seguito del terzo film; divenuto cult avendo ricevuto l’approvazione di Robert Zemeckis e Bob Gale, rispettivamente regista e sceneggiatore della trilogia.
Nel dettaglio i cimeli sono il casco per la lettura della mente di Doc Brown, il modello illuminato in resina del camion anni ’50 usato durante le riprese e la targa “Out a time” utilizzata sulla DeLorean nel finale del cortometraggio.
Andrea Sandrone, Presidente dell’Associazione Back To The Future Museum Italia racconta: “La nostra associazione è nata undici anni or sono dall’idea di un gruppo di appassionati e collezionisti di cimeli cinematografici ed è l’unica in Italia ad aver collaborato attivamente con la casa di produzione Universal Italia per i principali anniversari commemorativi del film.
Quando la direzione di Next Exhibition ci ha contattati per portare in tour la collezione abbiamo colto la proposta con entusiasmo. Bologna sarà la prima tappa di un progetto internazionale che si svilupperà nel prossimo triennio”.