Dal 25 giugno al 3 luglio a Forlimpopoli torna nel tradizionale periodo di inizio estate la Festa Artusiana, che quest’anno arriva alla ventiseiesima edizione. Per nove giorni Forlimpopoli si trasforma nella capitale del ‘bello e del buono’ in cucina per rendere omaggio al suo concittadino più illustre, il grande gastronomo Pellegrino Artusi, padre indiscusso della cucina italiana.
Confermati gli ingredienti che nel corso degli anni hanno reso celebre la manifestazione: gastronomia, cultura, intrattenimento, legati dal filo conduttore del manuale artusiano.
Tutte le sere nella piazza principale (ribattezzata per l’occasione ‘Piazza Pellegrino Artusi’) saranno protagonisti i prodotti di qualità delle diverse aree e regionali italiane, con banchi dove degustare e acquistare. Ma l’intero centro storico, con i suoi ristoranti e i suoi stand allestiti lungo le strade, imbandisce per i visitatori un goloso menù in cui la fanno da padrone le 790 ricette del testo di Artusi.
E poi c’è un ricco cartellone, che mette insieme una settantina di appuntamenti fra spettacoli, concerti, incontri con autori, convegni, laboratori di degustazione, animazioni per bambini. Ogni sera un caleidoscopio di eventi in grado di soddisfare i diversi tipi di pubblico.
Sabato 25 giugno e il compito di aprire la manifestazione è affidato, come da tradizione, al convegno inaugurale, che quest’anno affronterà il tema “Cucina di casa e cucina professionale”. Realizzato da Casa Artusi con in collaborazione con Alma, la Scuola Internazionale di cucina italiana di Colorno (PR), l’incontro metterà a fuoco l’interazione costruttiva fra ambito domestico e ambito professionale che caratterizza la cucina italiana. Del resto, non è forse vero che il modello più tipico della cucina professionale italiana è, più ancora del ristorante, la trattoria (spesso a gestione familiare) e che anche i grandi cuochi come Massimo Bottura (e prima di lui Gualtiero Marchesi) fanno spesso riferimento a una tradizione appresa tra le mura domestiche?
Per parlare di questi temi si ritroveranno nella Chiesa dei Servi sabato 25 giugno alle ore 17, relatori del calibro di Massimo Montanari, docente dell’Alma Mater Bologna e Presidente comitato scientifico Casa Artusi, le Maestre di cucina Aurora Mazzucchelli di Sasso Marconi, Ambra Lenini di Imola, Antonella Ricci di Ceglie Messapica, Fabio Amadei, Docente di cultura gastronomica e sostenibilità di Alma, Alberto Capatti, Direttore Scientifico Casa Artusi.
In apertura i saluti istituzionali della Sindaca di Forlimpopoli Milena Garavini, della Presidente di Casa Artusi Laila Tentoni, del Direttore di Alma Andrea Sinigaglia.
Domenica 26 giugno sarà la giornata dei premi Marietta. In mattinata i finalisti del concorso dedicato ai cuochi non professionisti si sfideranno preparando le loro ricette. In serata, alle ore 21, nell’arena centrale ospitata nella corte della Rocca, si terrà la cerimonia di premiazione del concorso e. contstuamente, saranno consegnati i premi Marietta ad honorem, assegnati su indicazione del comitato scientifico di Casa Artusi come riconoscimento per chi consacra tempo e talento per promuovere la scoperta, la tutela, la cultura delle risorse alimentari del territorio. Il premio Marietta ad honorem 2022 è stato assegnato a:
Fattoria Trapoggio di Santa Sofia, che vanta una lunga esperienza famigliare nel campo dei prodotti lattiero-caseari, con una lavorazione tramandata di padre in figlio e legata alla tradizione produttiva d’eccellenza dell’Appennino tosco-romagnolo. Il latte usato è quello dei loro animali, alimentati solo con foraggi aziendali e cereali misti. L’Azienda produce squacquerone, ricotta, vari formaggi vaccini freschi, semi stagionati, stagionati, misti e pecorini e il Raviggiolo, presidio Slow Food .
Maria Pia Timo, attrice e comica nata a Faenza, personaggio televisivo noto al pubblico, autrice di diversi testi legati al cibo, importante protagonista sia in teatro, memorabile Marietta in Artusi. Bollito d’amore, sia al cinema con performances memorabili. Le viene riconosciuto e conferito il Premio per aver rappresentato con leggerezza e profondità la cucina della propria terra (la Romagna), unendola con grande capacità alle storie legate a personaggi, luoghi e aneddoti memorabili che rispecchiano i valori della festa e di tutta la città artusiana.
Il Premio Artusi
Nell’ambito delle manifestazioni artusiane viene comunicato il “ Premio Artusi”, assegnato ogni anno a grandi personalità del mondo della cultura, con particolare riferimento a quella alimentare
Quest’anno, la città di Forlimpopoli, su proposta del Comitato Scientifico di Casa Artusi, intende assegnare Il premio Artusi al regista e produttore cinematografico Pupi Avati, per essere riuscito a rappresentare nella sua opera i caratteri essenziali della cucina di casa e a nutrire l’immaginario collettivo con forme e figure emblematiche in grado di cogliere lo spirito autentico della convivialità familiare.
Il Premio consiste in una scultura in bronzo del busto di Artusi ad opera dell’artista Pasquale Marzelli, e la consegna è prevista nel giorno del compleanno di Pellegrino Artusi, il 4 agosto alle ore 21.30 in Arena, a cui seguirà la proiezione del documentario: “Pupi Avati, La tavola racconta” di Adriano Pintaldii che narra uno spaccato della carriera del maestro, in occasione della tappa forlimpopolese di ‘Tramonto Di Vino 2022’ .
Nel 2022 Casa Artusi e l’associazione delle Mariette compiono 15 anni. Per festeggiare degnamente questo traguardo è stato organizzato un evento da non perdere. Sabato 1 luglio dalle ore 21:30 a Casa Artusi andrà in scena uno spettacolo di videomapping: una tavola imbandita diventa il palcoscenico in cui far convogliare immagini, racconti e animazioni sull’opera artusiana. Al lavoro anche le Mariette che mostreranno la loro abilità con tagliere e mattarello.
Pellegrino Artusi non aveva dubbi: per cucinare bene bisogna partire da materie prime eccellenti. Ecco perché la Festa Artusiana dedica la massima attenzione ai prodotti a marchio, tradizionali e tipici, cioè a quei prodotti che rappresentano la massima garanzia di genuinità, autenticità e legame con il territorio, all’interno di una produzione agro-alimentare rispettosa dell’ambiente naturale e culturale d’origine.
Non a caso, per garantire questi aspetti, tutti i ristoratori coinvolti nella Festa devono attenersi a un rigido disciplinare, elaborato da un’apposita Commissione Gastronomica.
Per trovare questo ‘paradiso del gusto’ basta andare nella centrale Piazza Garibaldi (per l’occasione ribattezzata Piazza Pellegrino Artusi), che è, appunto, dedicata alla valorizzazione dei prodotti di qualità delle diverse aree e regionali italiane. All’interno degli stand sono presenti prodotti agricoli e alimentari “identitari” e caratterizzanti, che ciascun produttore e ristoratore illustra nelle proprie caratteristiche e tecniche di utilizzo, anche con degustazioni guidate. Oltre a numerosi Comuni della Romagna e altri provenienti da tutta Italia, la piazza ospita ogni anno anche Comuni e Regioni provenienti dal resto del mondo con le proprie cucine tipiche Tra gli ospiti stranieri, immancabile la presenza dei ‘gemelli’ di Villeneuve-Loubet, città natale di Auguste Escoffier.
Anche i ristoranti fissi della città di Forlimpopoli, in occasione della Festa, adattano i loro menù integrandoli con ricette artusiane per rendere omaggio al padre della cucina domestica italiana.
Inoltre, nelle diverse vie del Centro Storico si accenderanno, per tutte e nove le serate della Festa i colori di un piccolo mercato animato da associazioni, aziende agro-alimentari, piccoli artigiani ed allevatori, che non si limiteranno ad offrire i loro prodotti ma ne illustreranno la filosofia basata sulla sostenibilità ambientale e sulle scelte consapevoli.
Le rassegne di spettacolo
Ogni sera, nell’arena centrale di piazza Fratti andranno in scena concerti e spettacoli. Si comincia il 25 giugno con il concerto di Bend-it, big band slovena di grande impatto. Martedì 27 l’ Associazione Ostinata Contraria proporrà “L’anno che non caddero le foglie”, con la regia di Denio Derni e la partecipazione degli allievi del Laboratorio Teatrale Teatro degli Avanzi (si tratta del 1° appuntamento della Settimana del Buon Vivere”). Mercoledì 28 il Centro diurno Ulisse di Forlì – AUSL della Romagna presenterà “Carissimo Pellegrino”, readings dedicato al grande gastronomo forlimpopolese. Mercoledì 29 arriverà il sorprendente Shezan con uno spettacolo che mette insieme giocoleria, magia, fachirismo estremo. Il 30 giugno sarà proiettato il film “Quel che conta è il pensiero”, mentre il 1 luglio riflettori puntati su “La mortadella. Un bacio rosa e profumato”: sul palco Franz Campi voce, Davide Falconi al pianoforte, Marcello Ferrarini all’affettatrice. Sabato 2 luglio è in programma “Pindarico”, rappresentazione all’insegna della leggerezza acrobatica e del trasformismo a cura di Terzostudio – Circo Improvviso. Si conclude domenica 3 luglio con Tiziano Cellai campione italiano di magia 2022, e il suo Fantasy Illusion”.
Per i più piccoli, tutte le sere alle 20,45 l’appuntamento è nel fossato della Rocca. Ci saranno spettacoli e animazioni pensati per loro: giocolieri, burattini, storie fantastiche, clowneria con compagnie e artisti come GambeinspallaTeatro, Paolo Rech, Allincirco, Otto il Bassotto, A tuttotondoteatro , Teatro Lunatico, la CombriccoladeiLillipuziani, DanteCigarini, Checco Tonti.
A completare il quadro gli spettacoli e le animazioni itineranti che si svolgeranno ogni sera in piazza Pompilio e per le vie circostanti.
Gli aperitivi a corte : buone letture e buon cibo
Quasi ogni sera, alle ore 19, nella corte di Casa Artusi va in scena la rassegna dedicata ai libri e alle storie legate al cibo. E dopo l’incontro con l’autore, ci sarà un aperitivo con ricetta artusiana in abbinamento ad un calice di vino del nostro territorio.
Ad aprire la rassegna domenica 26 giugno sarà Alberto Capatti con il suo Piccolo atlante dei cibi perduti. Storie di cucina dimenticata, Slow Food, 2022
A dialogare con l’autore sarà il responsabile Biblioteca Comunale Artusi, Antonio Tolo
Il 27 giugno sarò presentato “L’Ultima ostessa. Vita, passioni e ricette di Anna Dente”, di Paolo Massobrio. Sarà presente Angela Ferracci, figlia di Anna Dente, e con lei dialogherà l’imprenditore Premio Artusi 2011, Oscar Farinetti
Il 28 giugno salirà alla ribalta Graziano Pozzetto che parlerà del suo “Tonino Guerra. Il cibo e l’infanzia. Noi continuiamo a mangiare nei piatti della mamma” (Il ponte vecchio, 2020). Con lui la scrittrice e biografa ufficiale del poeta, Rita Giannini
Mercoledì 29 giugno il libro in vetrina sarà “Monoporzioni lievitate. La pasticceria circolare” di Stefano Laghi, Alessandro Bertuzzi. A conversare con il maestro di pasticceria Alessandro Bertuzzi ci sarà il gastronomo Mattia Fiandaca
Giovedì 30 giugno Monica Alba, autrice di “Artusi e gli editori fiorentini. La scienza in cucina e l’arte della stampa” parlerà del suo libro con Giovanna Frosini, ordinaria di storia della lingua italiana Università per Stranieri di Siena, Giovanna Frosini
Infine, sabato 2 luglio, sarà protagonista il volume “Viaggio con formaggio. Città e territori d’Italia raccontati dagli assaggiatori Onaf”. Ne parleranno Elio Ragazzoni (curatore dell’opera insieme a Fiorenzo Cravetto) e Paolo Rambelli, Assessore alla cultura e turismo del Comune di Forlimpopoli