La Gloria e Imeneo: per la prima volta dopo 300 anni al Vivaldi Festival di Venezia

La Gloria e Imeneo: per la prima volta dopo 300 anni al Vivaldi Festival di Venezia

Grande di San Giovanni Evangelista Venezia

Dopo circa tre secoli, verrà eseguita a Venezia in forma da concerto la Serenata RV 687 La Gloria e Imeneo composta da Antonio Vivaldi nel 1725. L’esecuzione, uno degli eventi della seconda edizione del VIVALDI FESTIVAL in corso con grande successo a Venezia fino al 28 Luglio, si svolgerà il prossimo sabato 16 luglio alle ore 20:30 nella monumentale cornice della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, nel cuore della Serenissima. Ad eseguire la Serenata in forma da concerto saranno le voci del contralto Giovanna Dissera Bragadin e del soprano Francesca Scaini accompagnate dall’Orchestra Trigono Armonico diretta da Maurizio Cadossi.

 La composizione, che fa parte delle cosiddette “serenate francesi” composte ed eseguite nel primo ventennio del Settecento a Venezia, fu commissionato ad Antonio Vivaldi dall’ambasciatore francese a Venezia, Jacques-Vincent Languet comte de Gergy, in occasione delle nozze di Luigi XV con la principessa polacca Maria Leszczynska e fu eseguita per la prima volta durante una festa organizzata nel giardino dell’ambasciata la sera del 12 settembre 1725. All’epoca Vivaldi si trovava all’apice della carriera e la sua reputazione sconfinava nel panorama musicale internazionale. Il testo, scritto da un autore ignoto, vede Imeneo, figlio di Apollo, e la personificazione allegorica della Gloria fare a gara per decantare le virtù della coppia di sposi omaggiati nella serenata, prospettando loro le gioie imminenti delle nozze e quelle di là da venire, prodotte dai frutti della loro unione.

La musica di Antonio Vivaldi, che comprendeva alcuni brani tratti dalle sue più recenti produzioni operistiche, è senz’altro un eccezionale compendio di quanto di meglio il compositore scrisse durante la terza decade del secolo: per la brevità dei recitativi presenti, che vedono la perfetta integrazione tra scrittura vocale e accompagnamento orchestrale, quest’opera può considerata a tutti gli effetti una sorta di moderna opera da camera dal forte valore e fascino quasi romantico.

 De La Gloria e Imeneo è stata realizzata un’edizione critica curata da Alessandro Borin per conto dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, insieme all’editore Ricordi di Milano, considerata la prima pubblicazione in epoca moderna ed inserita all’interno della collana di tutte le opere di Antonio Vivaldi, che l’Istituto Vivaldi ha avviato nel lontano 1947 e che si sta in questi anni completando con l’edizione critica delle opere teatrali.

 L’ingresso al Concerto presso la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista prevede un biglietto è di € 30,00 acquistabile on line o direttamente un’ora prima del Concerto in loco.

 Il VIVALDI FESTIVAL, di cui è in corso la seconda edizione, è nato con la volontà di creare a Venezia un festival permanente che ogni anno offra la riscoperta del patrimonio musicale di Antonio Vivaldi, dalla musica concertistica a quella operistica del tutto ancora sconosciuta, attraverso la migliore prassi esecutiva dando spazio a diversi modi e stili di interpretare ed eseguire oggi Vivaldi: dal rigore filologico alle più recenti tendenze interpretative dei migliori strumentisti e solisti della musica colta. Nato lo scorso anno in occasione dell’anniversario dei 1600 anni dalla fondazione della città di Venezia, è promosso dal Ministero della Cultura, con il patrocinio della Regione del Veneto e del Comune di Venezia, inserito nel calendario delle Città in Festa, in partnership con le maggiori istituzioni veneziane tra cui l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi, l’Accademia Vivaldi e la Fondazione Cini, la Rai e il portale www.musicalia.tv.

La seconda edizione del VIVALDI FESTIVAL si concluderà a Venezia il prossimo 28 luglio, data dell’anniversario della morte di Antonio Vivaldi, con un grande Concerto di musica sacra vivaldiana nella maestosa Basilica dei Santi Giovanni e Paolo.

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