Autunno “alla parmigiana”

Autunno “alla parmigiana”

Durante la Belle Époque, dire “alla parmigiana” significava “qualità”. Il territorio che si estende tra Parma e il suo circondario è infatti un vero caleidoscopio di possibilità e di esperienze uniche. Cuore della Food Valley ma anche scrigno di gioielli artistici, generatore di eventi fuori dagli schemi e inesauribile bacino di itinerari nella natura e nella storia, l’area si mostra in tutta la propria ricchezza a un turismo che cerca qualcosa di diverso, sotto il cielo di un autunno emiliano.
Virtuoso contenitore delle attività e delle bellezze del territorio è Visit Emilia, il progetto di promozione turistica dell’area compresa tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia che si propone di mettere sotto gli occhi del mondo la variegata unicità di un luogo senza confini in cui cibo, natura e cultura si incontrano. Il sito è un’opportunità per viaggiare virtualmente prima ancora che fisicamente, pianificando soggiorni e vacanze a tema, selezionando una rete tra Terme & Outdoor, Food & Wine e Cultura & Castelli, oppure scegliendo in base alla provincia e al gusto personale. Scorrendo le offerte, tra le tappe che non possono mancare in una tabella di marcia che si rispetti, fanno capolino esperienze originali come lo yoga al tramonto in una fattoria didattica, tuffi nella Parma meno nota, pedalate per buongustai, picnic in vigna e ovviamente una miriade di spunti a sfondo enogastronomico. (www.visitemilia.com)

Chi non ha tempo o voglia di spulciare in autonomia può affidarsi a Trame d’Italia, piattaforma online per i viaggiatori alla ricerca del contatto diretto con i luoghi, le tradizioni, le persone, gli aspetti meno noti e inaccessibili delle più affascinanti mete italiane. Nella sua declinazione locale, si presenta come un intreccio di percorsi e full immersion per conoscere la storia, la cultura e la vita del territorio del Parmense. Dalle notti in una yurta tra i tramonti mozzafiato dell’Appennino, ai tuffi nei luoghi più insoliti dei colli, fino alla scoperta delle atmosfere orientali di Salsomaggiore Terme e alle camminate lungo la Via Francigena sulle tracce degli antichi pellegrini, è possibile mettersi nella condizione di affrancare alla memoria momenti inusuali e indimenticabili. (www.trameditalia.it)

A proposito di enogastronomia, è comprensibile come una delle bandiere della Food Valley sia letteralmente disseminata di luoghi che rappresentano una continua e irresistibile tentazione per gli amanti della buona tavola. Nel caseificio fidentino di Parma2064 (www.2064.it/visite/), le visite guidate (con prenotazione obbligatoria al numero 3401939057 o alla mail email: visite@2064.it) consentono non solo di assaggiare un pluripremiato Parmigiano Reggiano ma anche di conoscere, direttamente dalla voce dei casari, l’intero processo di produzione e ammirare le alte scalere nei magazzini di stagionatura. All’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, Luciano e Massimo Spigaroli hanno fatto invece di un antico castello del ‘300 sulla golena del fiume Po il regno della cucina gastrofluviale e del Culatello, che qui vanta anche un museo e le più antiche cantine di stagionatura al mondo ancora attive (www.anticacortepallavicinarelais.it).

Saliamo sulle dolci colline di Salsomaggiore. Su Visit Salsomaggiore (www.visitsalsomaggiore.it) si trovano molteplici spunti per attività di un’area tradizionalmente associata alle terme e al benessere, ma in realtà caratterizzata da un’offerta molto più varia e sorprendente. Se sulle colline salsesi i Castelli del Sale di Tabiano, Contignaco e Scipione dei Marchesi Pallavicino rileggono con continui eventi i salti all’indietro nel tempo verso l’epoca gloriosa dei Marchesi Pallavicino, la Pinko Arena sfoggia in estate un monumentale cartellone. A settembre 2022, il programma della struttura all’interno di Parco Mazzini comprende concerti e spettacoli di artisti di grande caratura italiana e internazionale.


Ultima ma non ultima in questa panoramica sui paesaggio, l’Alta Valtaro, angolo di confine ancora soltanto lambito dallo sguardo periferico del turismo di massa che regala momenti ed esperienze di sincera autenticità. Punteggiata e delimitata dai comuni di Albareto, Bedonia, Borgotaro, Compiano e Tornolo, la valle è uno dei gioielli naturalistici meglio custoditi della provincia, con centinaia di sentieri di montagna che si spingono ai limiti regionali e portano sul terreno le tracce profonde delle mountain bike. Chi fa affidamento su gambe e piedi non può che rimanere abbagliato di fronte alla varietà di avventure ideate dalle guide trekking di Taro Ceno. (www.turismovaltaro.it)

Enogastronomia Lifestyle Notizie