Rome International Documentary Festival 

Rome International Documentary Festival 

Dal 24 al 30 settembre 2022, in programma le masterclass nel corso della prima edizione della rassegna sul cinema documentaristico internazionale a Roma presso il Cinema delle Provincie. Saranno tre i momenti di conversazione con i migliori professionisti del settore,nei quali i giovani aspiranti documentaristi, i registi e gli operatori di cinema documentario avranno una preziosa opportunità per entrare nei segreti del mestiere e affrontarne le difficoltà, le ricchezze e le opportunità.

Ad aprire gli incontri, martedì 27 settembre alle ore 10:30 presso il CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia sarà il regista Bill Morrison, in conversazione con Alina Marazzi, in un incontro dal titolo CONSIDER THE SOURCE. La masterclass verterà sulla filmografia di Morrison sulla base del found footage utilizzato durante il montaggio. I partecipanti esploreranno le implicazioni del limitarsi a una singola fonte o dell’apertura dell’archivio per includere molte fonti diverse. L’ingresso è libero su prenotazione obbligatoria alla mail programming@ridf.it. L’iniziativa è realizzata come partnership tra il RIDF e il CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia, con la collaborazione di UnArchive Found Footage Fest, il festival dedicato al riuso d’archivio, organizzato dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD).

 Mercoledì 28 settembre alle ore 10:30 è in programma SONO IL TUO OCCHIO, un incontro sul tema della relazione regista / direttore della fotografia che vedrà in conversazione Costanza Quatriglio con la fotografia Sabrina Varani, in virtù della loro collaborazione decennale: un dialogo che indagherà sugli aspetti creativi e tecnici delle loro rispettive professioni, integrato dalla visione del film Con il fiato sospeso e sequenze tratte dai film realizzati insieme. L’ingresso è di € 5,00 con prenotazione consigliata.

 Protagonista dell’ultima masterclass, in programma giovedì 29 settembre alle ore 10:30 al Cinema delle Provincie, sarà Aline Hervé, in conversazione con Beppe Leonetti sul tema del montaggio. L’incontro denominato CHI VEDE L’ELEFANTE?, con riferimento alla stampa di Hokusai che riproduce la favola dei dieci ciechi e l’elefante, può essere una perfetta metafora della lavorazione di un film. Ognuno vede una parte dell’elefante e la interpreta a modo suo. Ma chi, tra i collaboratori del film, riesce a capire che si tratta proprio di un elefante? Ci riesce il montatore, che l’elefante deve consegnarlo al pubblico? Anche questo incontro prevede un ingresso di € 5,00 con suggerimento di prenotazione.

 Infine, con l’obiettivo di creare un momento di riflessione approfondita sulle problematiche, le sfide ed i limiti che deve affrontare l’autore di documentari in Italia, il  RIDF  accoglie una chiamata al confronto da parte dei colleghi documentaristi, aprendo la sala del Cinema delle Provincie la mattina di venerdì 30 settembre (ore 10:30) ad un incontro dal titolo: IL CINEMA DOCUMENTARIO ITALIANO, QUALE FUTURO PER GLI AUTORI?. L’incontro, patrocinato da Doc/it, è moderato da Enrico Parenti Christian Carmosino Mereu, è aperto al pubblico e sono invitati tutti i registi e autori di cinema documentario italiano.

Bill Morrison

 Bill Morrison è stato definito dal New York Times “il poeta laureato dei film perduti”, poiché spesso realizza film che riutilizzano immagini a lungo dimenticate. Ha presentato i suoi lungometraggi documentari ai maggiori festival, tra cui Sundance e Venezia. Ha ricevuto una fellowship dal Guggenheim, l’Alpert Award e sovvenzioni alla produzione da Creative Capital, National Endowment for the Arts e Arté – La Lucarne. Ha avuto una retrospettiva al Museum of Modern Art nel 2014. Dawson City: Frozen Time (2016) è stato incluso nell’elenco dei migliori film dell’anno da oltre 100 critici ed è stato successivamente elencato come uno dei migliori film del decennio da Associated Press, Los Angeles Times e Vanity Fair.

 Alina Marazzi 

Regista di documentari, film e teatro, pone al centro delle sue opere immagini della memoria e soggettività femminile. Un’ora sola ti vorrei, ritratto della madre scomparsa realizzato con filmati di famiglia; Per Sempre, documentario sulla clausura femminile; Vogliamo anche le rose, lungometraggio di montaggio su storie di donne nel decennio della liberazione sessuale; Tutto parla di te, con Charlotte Rampling, lungometraggio sul lato oscuro della maternità; Confini, cortometraggio con filmati d’archivio della Grande Guerra e versi poetici di Mariangela Gualtieri; Anna Piaggi, una visionaria nella moda, ritratto dell’iconica giornalista di moda; To cut is to think, ritratto dell’artista Lucia Marcucci commissionato dalla Maison Dior.

Costanza Quatriglio

 Regista e direttrice artistica del CSC Sede Sicilia. Esordisce con il pluripremiato L’isola alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes nel 2003. Nello stesso anno a Venezia presenta il making of Racconti per L’isola. Due volte Nastro d’Argento per il miglior documentario con Terramatta; e Triangle. I suoi film documentari, presentati nei più prestigiosi festival internazionali e vincitori di importanti riconoscimenti, evidenziano una continua ricerca personale nel segno della commistione dei generi. I film più recenti sono Sembra mio figlio (Locarno 2018 vincitore – tra gli altri – di un Ciak d’Oro); La bambina che non voleva cantare (2021) e Trafficante di virus (2021).

 Sabrina Varani

 Riconosciuta direttrice della fotografia e documentarista. Lavora nel cinema dal 1985, dal ‘94 al ‘98 vive e lavora in Francia. Tornata in Italia si divide tra il lavoro di DoP e quello di regista dei propri lavori. Come DoP ha lavorato tra gli altri con Agostino Ferrente Alina Marazzi , Mario Balsamo, Roland Sejko, Costanza Quatriglio. Tra i suoi principali lavori come regista “Negri de Roma” (2002), e “Riding for Jesus” (2011).

Aline Hervé

 Aline Hervé nasce a Parigi nel 1972 ma è in Italia che si compie il suo destino nell’incontro fortunato con registi italiani che cercano di guardare al reale per elaborare una storia, un pensiero, e si permettono libertà e rischi nel linguaggio. Così collabora con Pietro Marcello al montaggio di Il passaggio della linea: un linguaggio poetico nuovo che tocca un pubblico molto ampio. Condivide il percorso di Giovanni Cioni, di Federica di Giacomo e vince assieme a loro vari premi nei festival. Il passaggio al cinema di finzione avviene attraverso l’incontro con una regista di documentari, Irene Dionisio, che le propone di affrontare assieme il primo film, Le ultime cose, presentato alla Settimana della critica a Venezia. Da allora si alternano sguardi sul reale e sulla finzione, trovando nell’occasione del montaggio di Martin Eden di Pietro Marcello una sintesi tra documentario e finzione.

 Beppe Leonetti

 Nato a Torino nel 1977, diplomato in montaggio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia.

Ha collaborato con Nanni Moretti, montando alcuni dei suoi documentari (Il diario del caimanoL’ultimo campionato) e alcuni tra i suoi cortometraggi (tra cui Il diario di uno spettatore, episodio del film Chacun son cinéma – Cannes Film Festival 2009). Nel 2011 ha montato La-bàs. Educazione criminale, di Guido Lombardi, vincitore del Leone del Futuro alla 68° Mostra Cinematografica di Venezia. Nel 2012 fonda a Torino con i gemelli De Serio e Carlo Cagnasso, Il Piccolo Cinema. Dal 2014 vive a Trieste.

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