La vittoria va all’equipaggio n.7 formato dalla coppia Alberto Aliverti – Stefano Valente, alla guida di una splendida BMW 328 Roadster del 1937, i due top driver che si sono distinti sin dalle prime prove, dimostrando particolare concentrazione, competenza tecnica e grande spirito. Una gara combattuta a fianco dei migliori regolaristi italiani e stranieri e caratterizzata da situazioni estreme a causa delle condizioni meteo avverse incontrate nel corso della seconda tappa in terra toscana. Si tratta del loro primo successo al Gran Premio Nuvolari, nell’anno in cui si festeggia l’importante ricorrenza del 130° anniversario della nascita del Mantovano Volante.
“E’ stata una gara molto impegnativa, ma già dal primo giorno ci siamo sentiti a nostro agio e sicuri delle nostre capacità che sono state confermate poi dal risultato finale. Nella seconda giornata le difficoltà dal punto di vista atmosferico non ci hanno abbattuti, siamo partiti concentrati e siamo riusciti a mantenere il vantaggio guadagnato fino alle ultime battute” dichiara Alberto Aliverti.
“Vincere il Gran Premio Nuvolari rappresenta per noi il coronamento di tanti sforzi e sacrifici e di un lavoro durato anni; la vittoria infatti non arriva per caso ma è sempre il risultato di un impegno costante – aggiunge Stefano Valente.- La mia passione è nata quando avevo 14 anni ed ha a che fare con una vecchia Porsche di mio padre che stava inutilizzata in un garage e mi è stata poi regalata ufficialmente il giorno della mia laurea. Da quel giorno (la passione) non mi ha mai lasciato”.
Secondo posto occupato dall’equipaggio n.99 di Vesco-Vesco, al volante di una BMW 328 del 1939 con cui avevano precedentemente trionfato nell’edizione del 2017, in quello che è stato uno dei testa a testa più avvincente della gara.
Terzo classificato l’equipaggio n.94 a bordo di una Fiat 508 C del 1938 composto dalla coppia Barcella-Ghidotti, piloti di grande esperienza.
Al quarto posto la coppia Riboldi-Riboldi (n.58), su una Fiat 508 S del 1933.
Quinti classificati Fontanella-Covelli, equipaggio n.4 alla guida di una Lancia Lambda Spyder del 1927, entrambi gli equipaggi autori di un’importante rimonta nel finale.
L’evento ha registrato un numero di presenze record: sono stati infatti 312 gli equipaggi provenienti dai cinque continenti e selezionati da un’apposita commissione, a testimonianza dell’entusiasmo generato da quella che è considerata una delle gare più belle al mondo. Il mito del Grande Tazio rivive grazie ai numerosi gentlemen drivers che condividono i valori del Mantovano Volante quali la sportività, il coraggio e la passione e le emozioni di un viaggio straordinario a bordo di veri e propri capolavori di storia, meccanica e design.
Numerosi i paesi in rappresentanza di tutti i continenti (Italia, Germania, Svizzera, Olanda, Stati Uniti, Lituania, Gran Bretagna, Russia, Austria, Belgio, Uruguay, Argentina, Giappone, Colombia, Polonia, Libano, Montecarlo, San Marino) e 48 le case automobilistiche in gara, dalle italiane Alfa Romeo, Maserati, Lancia, Ferrari e Fiat, alle inglesi Jaguar, Aston Martin, Bentley e Triumph, dalle tedesche Mercedes, BMW e Porsche fino alle pursang francesi firmate Ettore Bugatti. Quest’anno sono state più di 100 le vetture anteguerra (fabbricate dal 1932 al 1939) che si sono contese il titolo.
Significativa anche la presenza di numerose auto degli anni ’50; sono stati infatti 150 i partecipanti che hanno corso il Gran Premio con vetture dei marchi Ferrari, Jaguar e Porsche.
La 32ª edizione ha visto confermati i partner Red Bull, Tag Heuer e Finservice, insieme al ritorno di Banca Generali, grazie ai quali il “Nuvolari” ha ribadito alcune delle proprie caratteristiche fondamentali: la competizione sportiva, la celebrazione storica ed il turismo itinerante.
Sensibili alle tematiche inerenti la salvaguardia dell’ambiente, la gara ha visto riproposta anche quest’anno l’iniziativa “Gran Premio Nuvolari Green”, un’importante azione di ecologizzazione realizzata con il patrocinio del Comune di Mantova. L’impatto ambientale provocato dalla circolazione delle auto storiche partecipanti all’evento verrà compensato dalla piantumazione, in aree selezionate, di un numero tale di alberi ad alto fusto da bilanciare l’emissione totale di CO2.