E’ inutile girarci intorno, la pandemia ha cambiato il modo di acquistare il vino. Un dato parla da solo: nel primo semestre 2020 le vendite on line del prodotto in Italia hanno toccato quota 75,5 milioni di euro, il doppio sul 2019 (dati Nomisma Wine Monitor). Sono tante le piattaforme virtuali che si sono attrezzate per fare fronte a questa nuova domanda di mercato, per lo più accumunate da proposta esclusivamente di e-commerce.
Da Cesena invece arriva un progetto che sceglie una strada diversa: il Wine Club.
Artefici di questa iniziativa imprenditoriale sono il cesenate Luca Branzanti e Christian Donini di Cesenatico. Attivi nel mondo del vino da oltre un ventennio e con diverse esperienze maturare in Italia e oltreconfine, insieme hanno dato vita a My Wine Club (mywineclub.it), un club del vino che supera il “tradizionale” concetto di negozio on line.
A differenza di un classico sito e-commerce, My Wine Club propone un servizio totalmente nuovo, un percorso degustativo creato a seconda delle esigenze personali di ogni utente, attraverso la proposta di vini di piccoli produttori di alta qualità che difficilmente si trovano sul mercato. Più nel dettaglio, l’unicità del servizio nel panorama nazionale sta in una selezione personalizzata disegnata ad hoc per ogni membro del club.
Chi aderisce a My Wine Club infatti ha la possibilità di scegliere tra sei tipologie di proposte: Enthusiast, per chi muove i primi passi; Expert, per chi già conosce il mondo del vino; Exclusive per vini più rari e ricercati; Sparkling, per gli amanti delle bollicine; Natural, per l’arcipelago dei ‘naturali’; International, dedicato a vini e vitigni internazionali. Alla community si accede aderendo a una delle sei proposte con una quota base di 24,99 euro, dopodiché si riceve a casa propria il vino in una comoda wine box personalizzata. La quota ovviamente varia a seconda della tipologia di abbonamento e dai vini richiesti.
Diversi i punti di forza di questa proposta: la comodità di ricevere il vino comodamente a casa propria; il risparmio nel rapporto qualità/prezzo; la garanzia che ogni singolo vino è stato assaggiato ed approvato dagli specialisti del wine club; la possibilità di interrompere l’abbonamento in ogni momento; la varietà delle proposte con nuove offerte ogni mese; la possibilità di modificare l’adesione al club e trasformare l’abbonamento a cadenze diverse (mensile, bimestrale…); la scelta dei vini, che in ogni box riserva l’emozione della scoperta di inedite etichette, mai banali; la scelta di poter acquistare le bottiglie che sono piaciute maggiormente direttamente tramite la propria vetrina personale.
“My Wine Club non è un sito di e-commerce bensì una community di appassionati che propone vini di qualità a un giusto prezzo – spiega Luca Branzanti – Quello che ci differenzia dalle altre proposte è la possibilità di personalizzare il proprio percorso enologico. Qui non si entra in un sito, si mette il vino nel ‘carrello’ e lo si acquista; qui si propone periodicamente (a cadenza diversa) un percorso degustativo alla scoperta di vini e di vitigni autoctoni, offrendo un viaggio virtuale insieme a cantine di medio piccole dimensioni e di grande qualità. L’idea mi è arrivata dalla mia esperienza professionale, avendo vissuto gli ultimi 7 anni negli Stati Uniti dove la formula del wine club è presente con grande successo da alcuni decenni. Il blocco dei viaggi internazionali dal febbraio dello scorso anno, ha maturato l’idea di realizzare anche in Italia una community basata sull’idea di Club. Il fatto che in Italia non fosse ancora presente una formula completa di questo tipo è stata la molla che ci ha spinto alla nascita di My Wine Club”.
La sede operativa di My Wine Club è in Romagna, a Cesena, laddove l’idea è nata, ma il wine club opera in tutti Italia e nonostante sia partito da poco più di un mese può già contare su un buon numero di associati da tutta Italia, isole comprese. L’ambizione del progetto è quella di realizzare una base in ogni regione con propri referenti sul territorio.
Il vino on line in Italia
Secondo le stime di Nomisma il giro d’affari del mercato on line del vino nel nostro Paese si aggira sui 200 milioni di euro. Fanalino di coda nel contesto mondiale dei grandi produttori, l’Italia sta decisamente recuperando terreno a seguito della pandemia, passando all’1% di quota al 3% con ulteriori margini di crescita. Nel mondo il canale da tempo ha preso piede tanto da valere oltre il 10% delle vendite negli Usa e Regno Unito, e superare il 20% in Cina. In Italia il fatturato dei “pure player” (operatori e-commerce di sola vendita) è stato di 82 milioni di euro, +80% sul 2019. In questo contesto si differenziano le proposte dei “Club del vino”, luoghi virtuali non solo di vendita ma community di interessi e passioni. Unico in Italia è il progetto My Wine Club il solo a personalizzazione la proposta a seconda dei gusti enoici degli associati.