Novità rilevanti dal punto di vista del turismo ecocompatibile in Veneto, con l’arrivo in quota delle “stanze panoramiche” e la possibilità di realizzare malghe, rifugi e bivacchi alpini anche sopra il limite di 1600 metri posto dall’attuale normativa urbanistica regionale, ma comunque nel numero massimo complessivo di due strutture nell’ambito dello stesso territorio comunale, anche se appartenenti a tipologie diverse.
Lo indica una delibera della Giunta regionale del Veneto, che è stata approvata e trasmessa al Consiglio regionale per la prosecuzione dell’iter e prevede un disegno di legge di modifica dell’articolo 27 ter “Strutture ricettive in ambienti naturali” della legge regionale 14 giugno 2013 numero 11 su “Sviluppo e Sostenibilità del Territorio”.
“Con questa proposta di modifica normativa – dice il Presidente della Regione Luca Zaia – insistiamo nel favorire l’innovazione dell’offerta turistica in forma ecosostenibile e comunque di basso impatto, così da permetterle di intercettare la crescente domanda di turismo emozionale, ossia di quello specifico segmento del turismo che si va sempre più affermando in tutto il mondo e che risponde all’esigenza dei turisti di vivere emozioni intense e durature in un più genuino rapporto con la natura”.
“In tal senso – precisa l’Assessore al Turismo Federico Caner – è innanzitutto previsto, per favorire la diffusione territoriale di tutte le strutture ricettive in ambienti naturali, che esse, al pari di malghe, rifugi e bivacchi alpini, possano essere realizzate anche sopra il limite di 1600 metri posto dall’attuale normativa urbanistica regionale. Oltre a tale modifica generale, va poi segnalata l’introduzione di un’ulteriore tipologia di struttura ricettiva in ambienti naturali: le “stanze panoramiche”, che sono stanze di vetro e legno o altro materiale, anche innovativo, ecosostenibile o comunque di basso impatto, collocate stabilmente sul suolo, caratterizzate da un elevato rapporto tra superficie finestrata e quella del pavimento, con particolare attenzione all’ambiente e al paesaggio circostante”.
Le stanze panoramiche consentono infatti al turista ospitato di osservare in modo particolarmente ampio sia il paesaggio circostante, sia il movimento degli astri nel cielo, grazie alle superfici vetrate proporzionalmente più grandi rispetto alle finestre dei normali locali di pernottamento delle altre strutture ricettive, con una più diretta immersione negli ambienti naturali in cui tali stanze sono collocate.
Con questo disegno di legge continua pertanto l’opera di perfezionamento della normativa turistica regionale, per mantenerla il più possibile allineata alle esigenze degli operatori e dei turisti, ma sempre in un’ottica di particolare attenzione all’ambiente e al paesaggio.