Lungo la Via Emilia l’omaggio al maestro Luigi Ghirri nelle mostre a Parma e Reggio Emilia

Lungo la Via Emilia l’omaggio al maestro Luigi Ghirri nelle mostre a Parma e Reggio Emilia

Viaggio dentro un antico labirinto- La Biblioteca Civica, Santa Maria di Sala, Padova, 1988 – Foto Luigi Ghirri Photo courtesy@Eredi Luigi Ghirri

Doppio appuntamento invernale con Luigi Ghirri lungo la Via Emilia. Sono oltre 200 gli scatti della mostra parmense che apre ufficialmente domani, sabato 17 dicembre, provenienti dallo CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma) e realizzati da Luigi Ghirri in occasione della pubblicazione del volume “Viaggio dentro un antico labirinto” concepito con Arturo Carlo Quintavalle e pubblicato nel 1991, mentre a Reggio Emilia si possono vedere le surreali immagini scattate a Italia in Miniatura in confronto diretto con le foto di Ivo Rambaldi, ideatore del celebre parco romagnolo, grazie alla proroga fino a fine febbraio dell’esposizione “In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in Miniatura e nuove prospettive” (https://emiliaromagnaturismo.it/it/tags/luigi-ghirri).

Viaggio dentro un antico labirinto – Il Teatro Farnese Parma, 1985 Foto Luigi Ghirri – Photo courtesy@Eredi Luigi Ghirri

«Con l’esposizione che inaugura a Parma -sottolinea Andrea Corsini, Assessore Regionale al Turismosi arricchisce e si completa “Vedere Oltre”, il calendario di eventi espositivi e di approfondimento dedicati al trentennale dalla scomparsa di Luigi Ghirri, che le città di Reggio, Modena e Parma hanno promosso nel corso del 2022 col sostegno dell’Assessorato Regionale al Turismo e di Apt Servizi Emilia-Romagna. Nel caso di “Labirinti della visione. Luigi Ghirri 1991” non si tratta solo di un’addizione “quantitativa” alle celebrazioni di questa figura centrale nel panorama internazionale della fotografia del secondo Novecento, la cui fama ha oltrepassato prima i confini emiliani e poi quelli nazionali, esponendo tra le più prestigiose gallerie, istituzioni e realtà museali di tutto il mondo. Tra Ghirri e lo CSAC di Parma si creò nel corso degli anni un prezioso e fecondo sodalizio, che tra i tanti progetti ha generato anche la splendida raccolta che si può ammirare oggi nelle sale del Palazzo del Governatore. Ghirri ha saputo raccontare la nostra terra come nessun altro e la sua lezione è oggi più attuale che mai. Grazie ai curatori della mostra, Paolo Barbaro e Claudia Cavatorta, allo CSAC, alla famiglia Ghirri e al Comune di Parma per questa preziosa opportunità che ci permette di scoprire, ancora una volta, lo sguardo di uno dei più affascinanti “narratori” dell’Emilia Romagna».

Viaggio dentro un antico labirinto – Il Museo Glauco Lombardi, Parma, 1985 Foto Luigi Ghirri – Photo courtesy@Eredi Luigi Ghirri

Parma. Inaugura il 17 dicembre, negli spazi del Palazzo del Governatore la mostra: “Labirinti della visione. Luigi Ghirri 1991“ che rimarrà aperta fino al 26 febbraio 2023, a ingresso gratuito organizzata dal Comune di Parma in collaborazione con CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e Archivio Eredi Luigi Ghirri. Oltre 200 immagini per un percorso espositivo curato da Paolo Barbaro e Claudia Cavatorta che prende le mosse dalle fotografie che Luigi Ghirri lasciò allo CSAC in occasione della pubblicazione del volume “Viaggio dentro un antico labirinto”, realizzato con Arturo Carlo Quintavalle e pubblicato nel 1991. Le immagini erano state realizzate da Ghirri per allestire il mockup del libro: le stampe erano strumento per progettare l’impaginazione, media per imporre il controllo accurato della resa tipografica delle immagini, ma soprattutto strumento di dialogo con Quintavalle per la stesura del testo.

Viaggio dentro un antico labirinto – Il molo, Trieste, 1980 Foto Luigi Ghirri – Photo courtesy@Eredi Luigi Ghirri

Le fotografie connesse al libro, esposte rispettando i capitoli di quell’opera, sono poste in rapporto con una selezione di fotografie di Ghirri tratta dalle serie degli anni Settanta (da Colazione sull’erbaPaesaggi di cartone, Kodachrome), da documenti della relazione tra il fotografo e l’artista Franco Guerzoni, da fotografie storiche del paesaggio italiano da Ghirri scelte e conferite al CSAC, dalle Polaroid di grande formato, spettacolari pezzi unici che nel 1981 testimoniavano il cambiamento in atto nell’opera del fotografo tra avanguardie post-dada e ripresa di una riflessione sulla veduta.

A corollario dell’esposizione, un calendario di eventi collaterali, tra cui laboratori fotografici per bambini e incontri di approfondimento aperti al pubblico che vedranno studiosi ed esperti riflettere sull’opera ghirriana e sul grande impatto che questa ebbe sulla cultura, non solo visiva, del secondo Novecento.

Primo appuntamento in programma sabato 17 dicembre, alle ore 17 al cinema d’Azeglio, alla presenza del regista Matteo Parisini, con la proiezione del suo nuovo film “Infinito – L’universo di Luigi Ghirri”, documentario sul viaggio personale e professionale di Ghirri proiettato in anteprima nazionale alla Festa del cinema di Roma (https://www.comune.parma.it/it/novita/notizie/labirinti-della-visione-luigi-ghirri-1991).

Reggio Emilia. La sezione di fotografia di Palazzo dei Musei di Reggio Emilia ricorda l’artista con la mostra dal titolo: “In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in Miniatura e nuove prospettive”, prorogata fino al 26 febbraio 2023, a cura di Ilaria Campioli, Joan Fontcuberta, Matteo Guidi in collaborazione con Fototeca Biblioteca Panizzi, Archivio Eredi Luigi Ghirri, ISIA Urbino.

La mostra riunisce per la prima volta le fotografie che Ghirri realizzò nel contesto del parco tematico Italia in miniatura, pensato e progettato da Ivo Rambaldi nelle vicinanze di Rimini, inaugurato nell’estate del 1970. È l’essenza stessa del parco che presumibilmente ha portato Ghirri a esplorarlo in più riprese, dalla fine degli anni Settanta alla prima metà degli Ottanta. In mostra fotografie anche inedite provenienti dalla serie “In scala”, per la prima volta in dialogo con una selezione dei materiali dell’’archivio del parco, prodotti da Ivo Rambaldi in quegli stessi anni. Oltre a mappe, schizzi, appunti e altri documenti, spiccano le fotografie realizzate da Rambaldi in viaggio per l’Italia. A completare la mostra, i progetti fotografici realizzati da un gruppo di lavoro formato da artisti emergenti, catalizzato da Joan Fontcuberta e Matteo Guidi a partire da un workshop all’ ISIA di Urbino.

La mostra In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in Miniatura e nuove prospettive ha posto l’attenzione sull’importante serie fotografica che Luigi Ghirri ha realizzato nel parco Italia in Miniatura. Il dialogo con i materiali inediti provenienti dall’archivio del parco, raccolti dal suo fondatore Ivo Rambaldi, assieme alle nuove produzioni realizzate da un gruppo di giovani artisti e artiste sotto la guida di Joan Fontcuberta e Matteo Guidi, ne hanno fatto da cassa di risonanza, amplificandone il senso e sottolineandone la portata innovativa.

In occasione della mostra, Palazzo dei Musei ospita Variazioni di scala, un ciclo di incontri che vuole approfondire numerosi aspetti del lavoro di Ghirri presenti in mostra come i processi di riduzione in scala del mondo, la distanza fra la realtà e la sua rappresentazione, la trasformazione del mondo in modello, la natura artificiale, il rapporto fra copia e originale e l’archivio fotografico come ecosistema complesso. Il primo incontro, in programma sabato 17 dicembre, alle ore 16, vedrà ospite Franco Farinelli, geografo e professore emerito dell’Università di Bologna, i cui studi hanno rivoluzionato il modo di intendere il rapporto fra il mondo e i suoi modelli. Al centro delle sue ricerche, in particolare, vi è la cartografia intesa come strumento di ridefinizione dei principali modelli di descrizione del mondo. Ad animare i successivi incontri saranno Pippo Ciorra (sabato 14 gennaio ore 16), architetto, critico, docente e senior curator per il MAXXI Architettura di Roma, da sempre interessato ai punti di contatto fra fotografia e architettura; Costanza Caraffa (venerdì 3 febbraio ore 17), direttrice della fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz, le cui iniziative e pubblicazioni hanno contribuito alla creazione di una rete interdisciplinare e internazionale per ripensare le funzioni degli archivi fotografici; Giacomo Mercuriali (sabato 18 febbraio ore 16), studioso di teoria dell’immagine e iconologia, attualmente impegnato in una ricerca sui meme e sul rapporto tra verità e immagini digitali e, infine, Emanuele Coccia (data da confermare), professore ordinario presso la Scuola di Studi Superiori in Scienze Sociali (EHESS) di Parigi, nelle cui importanti pubblicazioni ha esplorato, cambiandone significativamente la percezione, la metafisica della vita vegetale e della vita degli oggetti. Ingresso gratuito. Info: (www.musei.re.it).

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