Fondato dalla città di Belgrado nel 1960, con il sostegno del Ministero della Cultura e dell’Informazione della Repubblica di Serbia, l’October Salon | Biennale di Belgrado è uno degli appuntamenti culturali più importanti dell’area balcanica.
Dal 4 giugno 2021 al 22 agosto 2021 apre al pubblico la sua 58. edizione, il cui svolgimento, previsto inizialmente per lo scorso ottobre 2020, è stato impedito dall’emergenza sanitaria globale.
Con 64 artisti partecipanti, la Biennale – intitolata THE DREAMERS e curata da Ilaria Marotta e Andrea Baccin – è stata ripensata con un progetto rinnovato, adattato ai nuovi tempi della pandemia, alle necessarie misure di contenimento e distanziamento sociale, e alla necessità di nuovi spazi espositivi, grazie a un lavoro concertato tra i curatori, il Cultural Center of Belgrade e le autorità cittadine.
THE DREAMERS indaga lo spazio dei sogni come metaforico spazio di libertà in grado di rileggere categorie, regole e ruoli, e le più comuni certezze. Attraverso lo sguardo dei sognatori la mostra indaga la complessità del mondo attuale e “la capacità di creare Mondi – ora più che mai – non soltanto ereditare e vivere all’interno di quelli esistenti” (Ian Cheng).
“In uno slittamento di piani, tempi e di spazi” – scrivono i curatori – “THE DREAMERS incarna la presenza di mondi diversi che come sogni procedono per libere associazioni e per frammenti, in un rimbalzo di immagini e riferimenti tra dimensione sognata, immaginazione, proiezione onirica, sfera virtuale e realtà esistente”.
Ripercorrendo il fondamentale ruolo dei sogni nella definizione dello spirito più autentico dell’essere umano, in ogni età e cultura, la mostra definisce il mondo onirico come uno spazio atemporale e universale, capace di oltrepassare le barriere culturali, di genere, di religione, di espressione e di lingua.
La parte più corposa della mostra – che conta oltre 140 opere di cui 40 nuove produzioni, 20 interventi pubblici e diversi lavori realizzati site-specific – è ospitata al Museo della Jugoslavia col suo parco circostante, cui si affiancano le gallerie del Cultural Centre of Belgrade – luogo profondamente legato alla vita culturale della città – e il Film Program presentato al Movie Theatre.
Radio Belgrade Channel 2 è coinvolta nella trasmissione di un radiodramma di Than Hussein Clark mentre il lavoro di Alex Da Corte sarà trasmesso in tv durante il periodo della mostra.
Completano THE DREAMERS un programma di performance e interventi realizzati in luoghi pubblici e privati della città, come l’edificio brutalista BIGZ building, il sottopassaggio pedonale di piazza Terazije, il Branko’s Bridge, la strada pedonale di Trg Republike, il DIM club, oltre ad altri luoghi individuati per interventi site-specific, tra cui un’installazione di Cyprien Gaillard, che l’artista ha donato alla città e resterà in modo permanente.
THE DREAMERS è arricchita da una Reading Room che comprende un ampio archivio di ricerca, di libri e film indicati dagli artisti, e alcune nuove produzioni editoriali realizzate appositamente per l’occasione; inoltre una libreria a cura di Alexis Zavialoff, fondatore di Motto Distribution, presenta una selezione di titoli tra magazine, libri d’artista, saggi e cataloghi.
Il catalogo, pubblicato in doppia edizione serba e inglese dal Cultural Center of Belgrade in collaborazione con CURA.BOOKS, contiene testi di Ilaria Marotta e Andrea Baccin e contributi di curatori, ricercatori e filosofi, tra cui: Mahfuz Sultan, Melanie Chan, Giulia Bini, Ben Vickers, Anthony Huberman, Tarek Elhaik, Matthew Spellberg, Emanuele Coccia, Hans Ulrich Obrist e altri, oltre al contributo scritto di Ian Cheng.
Il volume è arricchito da un ampio atlante iconografico di opere con schede di Costanza Paissan e da un’originale sezione dedicata ai sogni d’artista ispirata al libro Sogni/Dreams edito da Hans Ulrich Obrist e Francesco Bonami nel 1999, che raccoglie contributi testuali e visivi inediti e un ricco apparato di riferimenti bibliografici e cinematografici degli artisti.
L’identità grafica, ripensata per questa edizione rinnovata della Biennale, è stata realizzata da CURA. in collaborazione con Giandomenico Carpentieri, mentre il progetto editoriale è stato affidato a Dan Solbach; una inedita produzione in tiratura limitata è stata attivata con König Souvenir; mentre gli allestimenti sono stati curati dallo studio romano di Massimo Adario.
ARTISTI PARTECIPANTI* Jean-Marie Appriou, 1986; Marija Avramović e Sam Twidale, 1989/1988; Trisha Baga, 1985; Davide Balula, 1978; Cecilia Bengolea, 1979; Will Benedict, 1978; James Bridle, 1980; Dora Budor, 1984; Elaine Cameron-Weir, 1985; Ian Cheng, 1984; Claudia Comte, 1983; Sanja Ćopić, 1992; Matt Copson, 1992; Vuk Ćosić, 1966; Vuk Ćuk, 1987; Alex Da Corte, 1980; Jeremy Deller e Cecilia Bengolea, 1966/1979; Simon Denny, 1982; Nicolas Deshayes, 1983; DIS (Lauren Boyle, Solomon Chase, Marco Roso, David Toro), 2010; Aleksandra Domanović, 1981; David Douard, 1983; Cécile B. Evans, 1983; Cao Fei, 1978; Cyprien Gaillard, 1980; Nenad Gajić, 1982; Camille Henrot, 1978; David Horvitz, 1974; Klára Hosnedlová, 1990; Marguerite Humeau, 1986; Than Hussein Clark, 1981; Pierre Huyghe, 1962; Invernomuto (Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi), 2003; Alex Israel, 1982; Melike Kara, 1985; Nadežda Kirćanski, 1992; Josh Kline, 1979; Oliver Laric, 1981; Mark Leckey, 1964; Hannah Levy, 1991; Hana Miletić, 1982; Ebecho Muslimova, 1984; Katja Novitskova, 1984; Precious Okoyomon, 1993; Wong Ping, 1984; Sonja Radaković, 1989; Jon Rafman, 1981; Anri Sala, 1974; Bojan Šarčević, 1974; Max Hooper Schneider, 1982; Augustas Serapinas, 1990; Igor Simić, 1988; Marianna Simnett, 1986; Emily Mae Smith, 1979; Colin Snapp con Mauro Hertig, 1982/1989; Daniel Steegmann Mangrané, 1977; Diamond Stingily, 1990; Jenna Sutela, 1983; Nora Turato, 1991; Nico Vascellari, 1976; Jordan Wolfson, 1980; Guan Xiao, 1983.
* la mancata indicazione delle nazionalità degli artisti è una scelta intenzionale dei curatori nel rispetto delle minoranze geografiche, politiche e culturali a riconoscimento limitato.