La Via Emilia da Piacenza a Parma a Reggio Emilia terra dei record, arte, cultura, enogastronomia – una scoperta continua

La Via Emilia da Piacenza a Parma a Reggio Emilia terra dei record, arte, cultura, enogastronomia – una scoperta continua

Dalle antiche carrozze al Parco avventura più ampio d’Italia, passando per il labirinto più grande del mondo. Con Visit Emilia la vacanza è da record.

Viaggiando lungo l’asse della Via Emilia, l’ultima città dell’antica strada romana in cui ci si imbatte è anche la Primogenita d’ItaliaPiacenza, infatti, il 10 maggio 1848 fu la prima città a votare con plebiscito l’annessione al Piemonte ed al futuro Regno d’Italia. 

Sempre a Piacenza a Palazzo Farnese, scendendo nei sotterranei, si scopre il Museo delle Carrozze, fra i più prestigiosi d’Italia, non solo per la varietà dei pezzi ma soprattutto per la loro integrità: berline di gala, coupé e landau, carrozze da passeggio e sportive, calessi, su 2 o 4 ruote, mezzi di trasporto del passato ricchi di fascino ed eleganza. Ma Piacenza è anche terra di capolavori alimentari, un viaggio millenario di gusto e non solo: Coppa Piacentina DOP, Pancetta Piacentina DOP, Salame Piacentino DOP portano con sé la tradizione, la cultura e le caratteristiche di un territorio dove da sempre si producono varietà di salumi denotanti un’unicità a livello comunitario. In Val Tidone il Comune di Ziano Piacentino ha la maggior superficie di vigneto d’Europa, colline a perdita d’occhio dove nascono Gutturnio, Bonarda, Barbera, Malvasia e Ortrugo

 Un altro primato per le eccellenze enogastronomiche è nella provincia di Parma, che ospita 8 Musei del cibo, raggiungibili anche in bicicletta, che qui è il mezzo di trasporto preferito. Raccontano storie, saperi e sapori in un viaggio esperienziale per tutti i gusti e per tutti i sensi: il Museo del Prosciutto a Langhirano, del Salame a Felino, il Museo del Pomodoro e della Pasta alla Corte di Giarola a Collecchio, il Museo del vino a Sala Baganza, per arrivare al re dei formaggi, il Museo del Parmigiano Reggiano a Soragna, proseguendo nel cuore della Bassa Parmense per il Museo del Culatello a Polesine, e risalire verso la montagna per il Museo del Fungo Porcino a Borgotaro. 

Parma è anche la città italiana dove si spende di più per le bollicine, che qui certamente non mancano con vitigni storici parmensi coma la Malvasia di Candia aromatica, il Sauvignon blanc, il Barbera, il Bonarda, il Lambrusco

Progettato per stupire è il Teatro Farnese nel Complesso monumentale della Pilotta di Parma, con il suo cuore di legno che batte da più di 400 anni: il più grande teatro seicentesco del suo genere d’Europa, il primo a scena mobile (un ingegneristico sistema faceva muovere le scenografie mentre la platea poteva essere allagata per inscenare battaglie navali). 

 Parma vanta inoltre un altro primato, questa volta nel nome del compositore Giuseppe Verdi: Il Club dei 27, forse la più piccola tra tante associazioni al mondo dedicate al musicista. Sono infatti solo 27 i soci, ognuno dei quali porta il titolo di un’opera del grande maestro. 

La campagna di Fontanellato custodisce una sorpresa: il Labirinto della Masone, modellato dall’estro dell’editore Franco Maria Ricci. È il più grande labirinto esistente al mondo, composto interamente di piante di bambù (in totale sono circa 200 mila), con un percorso in cui perdersi per fantasticare e riflettere, accanto a spazi espositivi per mostre ed eventi. 

La bottiglia di Aceto Balsamico più grande del mondo è a Corticella (RE) terra dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia. Ad idearla nel 2019 è stata l’Acetaia Terra del Tuono riempiendo ben 125 litri di questo prodotto d’eccellenza emiliano. La prima citazione di quell’aceto tanto agognato dalle teste coronate, risale alle note del monaco Donizone del 1046, quando l’imperatore di Germania Enrico VIII, rivolse a Bonifacio, padre della famosa contessa Matilde di Canossa, di cui Donizone era biografo, la richiesta di omaggiargli uno speciale aceto che “aveva udito farsi colà perfettissimo” e sembra, inoltre, che l’avesse sentito “ribollire nella Rocca di Canossa”.

 A Reggio Emilia invece esiste un gusto di gelato, forse l’unico, con il nome di una persona: il gusto Giovanna, una nuvola di panna montata, croccante alle mandorle, e altri ingredienti la cui paternità è esclusivamente reggiana. Anche il ghiacciolo è stato inventato qui. Nei primi anni 60’ si chiamava però Bif, prendendo il nome dal marchio aziendale che li produceva. 

Nel luglio 2012, durante la manifestazione Miss anguria a Novellara, è stata esposta un’anguria del peso di 139,6 kg che le ha valso la conquista del record ufficiale dell’anguria più pesante del mondo. 

Oggi Reggio Emilia è fra le nove capitali europee dell’Inclusione e della Diversità ed è stata la prima città italiana ad essere premiata. Vanta, inoltre, un primato storico; la città del Tricolore, infatti la bandiera nazionale italiana è nata nella città emiliana il 7 gennaio 1797. 

 Il Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia è l’unico teatro in Italia ad avere ancora il palcoscenico dotato di un organo a canne, costruito nel 1815 da Luigi Montesanti, che era il più valido costruttore di una famiglia di organari. Si trova poi a Reggio Emilia il Rosebud,l’unico cinema di proprietà comunale ancora esistente in tutta Italia, dove vengono proiettati film d’autore e cult in una sala moderna e dal design essenziale. Un altro primato è quello di essere l’unica città asinabile”: in accordo con l’amministrazione comunale, stimolata dall’Associazione Asini di Reggio Emilia, gli asini per il loro valore educativo, il camminare lento e la simpatia, possono camminare negli spazi pubblici, ogni giorno e in ogni luogo. Il Parco Avventura più grande d’Italia, Cerwood, con i suoi 10 ettari di estensione, 27 percorsi avventura e più di 220 giochi per bambini e adulti, si trova a Cervarezzaimmerso nel . Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano

 «L’Emilia è una terra da scoprire ogni giorno, dove si incontrano natura, arte, cultura, enogastronomia, e che sa offrire sempre nuove opportunità e curiosità – spiega Cristiano Casa, presidente di Visit Emilia – un patrimonio straordinario di luoghi ricchi di eccellenze, qualità ed unicità, in un mix di esperienze originali da vivere».

Notizie