In Maremma il teatro itinerante come era una volta si porta la sedia e si paga con un dono

In Maremma il teatro itinerante come era una volta si porta la sedia e si paga con un dono


A Manciano e nelle frazioni, dall’1 al 10 agosto, la 17esima edizione del  Festival a veglia, teatro del baratto. Lo spettacolo: “Cosa è Casa? Casa è dove batte il tuo cuore”  per la direzione artistica di Elena Guerrini


Come ogni anno il pubblico si porterà la sedia da casa e si riunirà davanti alle porte delle case o in deliziose piazzette dei centri storici di Manciano e delle frazioni di Montemerano, Poderi di Montemerano, Marsiliana e Saturnia, per assistere alla migliore selezione di spettacoli contemporanei di arte, musica e fumetto del Festival a Veglia, teatro del baratto. Quest’anno uno spettacolo si svolgerà anche a Rispescia a Festambiente.

Come ogni edizione, il biglietto d’ingresso non sarà monetario, bensì un dono: olio, vino, formaggio, miele da dare in baratto agli artisti, contribuendo così all’economia circolare del luogo.
Per coinvolgere attivamente le persone del territorio verrà proposto un laboratorio di teatro di narrazione e uno di scrittura poetica, ingredienti essenziali per lo sviluppo della propria creatività.

Tutto il territorio di Manciano per dieci giorni si trasformerà in uno spazio scenico itinerante in cui gli spettatori si immergeranno nell’atmosfera dei borghi, creeranno un rapporto diretto con gli artisti e assisteranno a spettacoli di canto popolare, aperitivi teatrali, degustazioni di vini indipendenti e prodotti del territorio e presentazioni di libri.


Verrà, inoltre, presentato per la prima volta il docufilm “Il teatro è paese”, raccolta multimediale di testimonianze delle edizioni passate del festival.

Casa è il tema che ha ispirato questa edizione – spiega la direttrice artistica del festival Elena Guerrini– la casa non è dove siamo nati ma dove ci sentiamo accolti, casa è dove cessano tutti i nostri tentativi di fuga, casa è dove batte il nostro cuore.
A Manciano, dunque, la creatività è di casa, l’arte è di casa, il teatro è di casa, la comicità è di casa, la musica è di casa, il canto è di casa, la narrazione è di casa, la poesia è di casa, la sostenibilità è di casa, sono di casa i sapori. Ricordo che il festival a veglia è sostenibile anche da un punto di vista energetico: senza luci teatrali e senza fonica. Vengono utilizzate, infatti, le luci di casa o i lampioni delle strade, i palchi sono gli scorci dei nostri paesi”.

Il festival quest’anno aderisce a 10 punti dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Come ogni anno l’immagine del festival è donata dall’illustratrice Chiara Rapaccini. Il festival sarà anche social, in quanto verrà seguito e narrato dalla start-up Off Line di Biella. 

Eventi e cultura Notizie