Ai posti di partenza la terza edizione del Fiumicino Jazz Festival, la rassegna ideata e organizzata dal Museo del Saxofono che rivolge il suo sguardo al territorio di Fiumicino e ad un pubblico di ogni interesse ed età, nel nome dell’impatto emotivo e coinvolgente che da sempre suscita il jazz.
Il direttore del Museo, Attilio Berni, ha concepito per il 2023 un programma che prevede un ciclo di 5 concerti e 2 eventi collaterali che si svolgeranno in due fine settimana nelle prime due settimane di settembre nella suggestiva cornice “open air” del Museo del Saxofono, realtà culturale che ospita la più grande collezione di strumenti al mondo. In caso di pioggia i concerti si svolgeranno negli spazi interni della struttura.
Venerdì 1° settembre, dalle 10.00 alle 13.00, ad aprire la manifestazione la prima settimana, con un doppio appuntamento, sarà il BBrass Day: sarà inoltre possibile provare l’ampia gamma di strumenti a fiato prodotta dall’azienda con la consulenza di musicisti professionisti e assemblati da tecnici in Italia oltre alle imboccature KYNDAMO – THEO WANNE e le legature EDDIE DANIELS. I convenuti potranno conoscere, testare e acquistare (a prezzi accessibilissimi) i modelli presenti, tutti saxofoni costruiti per rendere la massima qualità del suono e agevolare al meglio l’esecuzione. Il pubblico potrà accedere all’evento gratuitamente, incontrare ed essere guidato nella scelta direttamente da Gianni Vancini e Denis Biasin, rispettivamente endorser e direttore del marchio.
Alle ore 21.00 dello stesso giorno sarà invece di scena il concerto “Made in Italy“ tratto dall’omonimo e recente album di Gianni Vancini che raccoglie un tributo ai grandi capolavori della musica italiana scritti nell’arco temporale di 30 anni, dagli anni ’70 ai ’90. Si tratta di un progetto ricco di sonorità di ogni tipo, dalle Jazz ballads a brani in stile “Tower of Power” passando per ambienti New Soul. A interpretarlo, insieme a Vancini e ai suoi saxofoni, ci saranno Silvia “Mavia” Losappio alla voce, Andy Bartolucci alla batteria, Danilo Riccardi alle tastiere e Marco Siniscalco al basso elettrico.
Sabato 2 settembre il festival ospiterà il Pentacordo Jazz Workshop, formazione nata nel 2022 per iniziativa di Marco Tocilj concepita come bottega artigianale del jazz che vede i componenti incontrarsi per suonare insieme, provare nuovi arrangiamenti, decidere cosa e come suonare e che vede protagonista il grande saxofonista americano Eric Daniel. Il repertorio, volutamente eterogeneo, attinge alle composizioni di alcuni maestri del jazz moderno, in particolare John Coltrane, Thelonious Monk e Charles Mingus, senza disdegnare però quelle di musicisti il cui nome di solito viene associato ad altre forme musicali, come Frank Zappa. Non mancano brani originali ed elaborazioni di musiche popolari, in uno spirito collaborativo in cui ogni individualità e ogni strumento possa trovare il suo ruolo e il suo spazio.
Il Pentacordo Jazz Workshop non è quindi un’orchestra in cui si parte da un repertorio e si cercano i musicisti per eseguirlo, ma – appunto – un ‘workshop alla Charlie Mingus’, un laboratorio in cui si elabora tutti insieme il repertorio, fino a produrre uno spettacolo in cui alle parti scritte si alternano momenti di improvvisazione individuale e/o collettiva. A farne parte sono Eric Daniel (sax alto), Marco Tocilj (sax baritono), Franco Brandi (sax tenore), Valerio Prigiotti (tromba), Giuseppe Salerno (flicorno, chitarra), Saverio Lizzani (trombone), Alessandro Crispolti (pianoforte), Fabrizio Montemarano (contrabbasso) e Alfredo Romeo (batteria).