Strata: arte italiana dal 2000. Le parole degli artisti, pubblicazione a cura di Vincenzo de Bellis e Alessandro Rabottini è una visione corale e interdisciplinare della cultura visiva italiana attraverso le parole di 37 artisti il cui lavoro ha dato un contributo significativo alla scena artistica nazionale e internazionale a partire dal 2000.
Il volume – con il cui progetto la Fondazione Arnaldo Pomodoro si è aggiudicata la decima edizione dell’Italian Council – è il racconto personale di incontri, amicizie e relazioni professionali che gli autori hanno coltivato negli ultimi vent’anni.
“Nel 1995 Arnaldo Pomodoro istituì la Fondazione che porta il suo nome conferendole un mandato duplice: conservare e valorizzare la sua opera dando vita, al contempo, a una produzione culturale non esclusivamente autoriferita. Un senso di responsabilità che è sempre stato unito, in Pomodoro, alla curiosità sincera e generosa verso il lavoro degli altri artisti, soprattutto di quelli più giovani, dei quali ha incrociato i percorsi in vario modo” afferma Federico Giani, curatore della Fondazione Arnaldo Pomodoro “Questo progetto editoriale rientra a pieno titolo nella linea d’azione che la Fondazione ha intrapreso accogliendo il testimone consegnatole dal suo fondatore.”
Il volume raccoglie estese conversazioni individuali tra gli autori e artisti rappresentativi della scena italiana degli ultimi vent’anni: Yuri Ancarani, Giorgio Andreotta Calò, Francesco Arena, Rosa Barba, Elisabetta Benassi, Luca Bertolo, Rossella Biscotti, Chiara Camoni, Gianni Caravaggio, Giulia Cenci, Danilo Correale, Roberto Cuoghi, Enrico David, Patrizio di Massimo, Lara Favaretto, Formafantasma, Linda Fregni Nagler, Giuseppe Gabellone, Martino Gamper, Francesco Gennari, Massimo Grimaldi, Petrit Halilaj, Adelita Husni Bey, Giovanni Kronenberg, Luisa Lambri, Marcello Maloberti, Diego Marcon, Masbedo, Luca Monterastelli, Adrian Paci, Diego Perrone, Alessandro Pessoli, Paola Pivi, Pietro Roccasalva, Alessandro Sciarroni, Marinella Senatore, Francesco Vezzoli.
“I trentasette artisti che abbiamo invitato a condividere con noi visioni, ricordi e prospettive, hanno fatto parte e fanno parte dei nostri percorsi come curatori” spiegano Vincenzo de Bellis e Alessandro Rabottini. “Nel corso degli anni, sono stati compagni di viaggio, ci hanno ispirato e provocato, ci hanno fornito i quesiti e le emozioni che hanno nutrito le nostre traiettorie umane e professionali. Ecco perché abbiamo voluto strutturare un racconto degli ultimi vent’anni dell’arte italiana attorno allo strumento del dialogo, che è uno strumento di condivisione e di incontro ma anche uno strumento vitale per decentrare la prospettiva critica e autoriale individuale e contaminarla quanto più possibile, e così facendo metterla in questione, arricchirla ed espanderla”.
L’obiettivo della pubblicazione è quello di restituire una panoramica polifonica della produzione artistica italiana attraverso il mezzo che possa rendere possibile una storia collettiva: le parole degli artisti.
Le conversazioni affrontano i momenti salienti della carriera di ciascun artista, di cui si indagano le istanze concettuali e formali, a partire dall’estetica, la filosofia e la politica alla base del loro lavoro. Ogni conversazione si apre con un’introduzione a cura di Micola Clara Brambilla, Federico Florian, Bianca Stoppani.
Il volume ritrae diverse generazioni di artisti e presenta una serie di approcci disparati alla pittura, alla scultura, al cinema, alla performance, all’installazione, all’intervento sociale e collettivo, alla fotografia e all’attivismo. Il titolo scelto, Strata – l’espressione latina che indica la successiva concrezione di più strati di materia rocciosa –, funge perciò da metafora della molteplicità di linguaggi e della sensibilità che hanno animato il dibattito culturale in Italia negli ultimi due decenni. Il libro, inoltre, nasce dal desiderio di porsi come strumento conoscitivo per artisti più giovani, per i quali le esperienze delle generazioni precedenti possano rappresentare una risorsa diretta e l’opportunità di un passaggio di conoscenza altrimenti mediato dall’attuale gerarchia educativa.
Ne risulta uno strumento prezioso per chi, a vario titolo, si occupa e si occuperà di arte contemporanea, nel quale vengono affrontati temi urgenti o fondamentali dell’arte dei nostri tempi, tra loro intrecciati, come: il rapporto degli artisti con le Storie, le tradizioni e i maestri; il rapporto tra la dimensione personale e professionale nel lavoro artistico; il valore sociale e politico che l’arte può ancora avere; l’urgenza educativa in ambito artistico in Italia.
Concepito in due edizioni – italiana e inglese – co-pubblicato da Lenz e Les Presses du réel, il progetto editoriale sarà presentato presso le sedi dei quattro partner culturali (Camden Art Centre – Londra, Fondazione Arnaldo Pomodoro – Milano, Fridericianum – Kassel e Kunstmuseum Liechtenstein – Vaduz), cominciando dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro il 15 settembre alla presenza degli autori.