Dal 18 al 22 ottobre cinque giorni alla scoperta della cucina alghero-catalana, con laboratori organizzati insieme all’Istituto Istruzione Superiore Piazza Sulis di Alghero, spettacoli e un convegno-tavola rotonda. I nomi dei piatti mantengono quelli della tradizione: Olla podrida, Verginyes a cassola, Col a “Sancrau”, Copaça de ceba amb ous, Guisat de anjoni, Macarrons amb banya de guisat, Porc amb banya de pomata” fresca, Pollastre en agredolç, Escrita en allada, Sardines amb “escabetx”, Totanos fregits, Llagosta amb ceba i pomata, Cassola de peix, “Paella”, Tabaqueres, Torta de carabasseta, Piriquitos, Menjar Blanc.
Alghero apre la seconda edizione di Plaçalguer organizzata dal Comune di Alghero in collaborazione con Fondazione Alghero e sostenuta da Regione Sardegna e Fondazione di Sardegna: una grande festa dove la cultura enogastronomica incontra le arti.
Nei cinque giorni esperienziali all’interno degli spazi dell’ex Mercato Ortofrutticolo, si alternano incontri con cuochi e prove ai fornelli, degustazioni e musica, per scoprire i segreti della cucina algherese caratterizzata da piatti e ricette antiche che i ristoratori algheresi aderenti all’iniziativa propongono nei menu di domenica 22 ottobre. Per soggiornare ad Alghero in occasione del long weekend ad alto valore gastronomico il Consorzio Turistico Riviera del Corallo, Domos e welcometoalghero.com propongono tariffe agevolate.
La cultura e l’enogastronomia alghero-catalana nel cartellone di Placalguer 2023
Tutto inizia il giorno 18 pomeriggio con l’inaugurazione della mostra temporanea “Senyal del Judici”, nella Chiesa di Sant’Anna Intra Moenia, adiacente alla Cattedrale (apertura pomeridiana nei giorni del festival, ingresso libero) e la conferenza alle ore 18, sul tema storico-musicale: “Signum Iudicii. Lo Senyal del judici entra l’Alguer i Catalunya” con la partecipazione della Sibillera catalana M° Maria Sagarra Trias, nella Sala Conferenze.
Nei giorni successivi seguono vari momenti di studio e riflessione sul ruolo della buona tavola, a partire dal convegno-tavola rotonda “Esperienze enogastronomiche, leve strategiche per il turismo”, un confronto tra produzione, ristorazione e ricettività sull’enogastronomia tipica quale prodotto turistico esperienziale, moderato dalla giornalista Ornella D’Alessio, giovedì 19 ottobre nell’Ex Mercato Ortofrutticolo, alle 10.
In programma 16 laboratori gratuiti “A lezione col cuoco”, previsti il 20 e il 21 ottobre alle 10 e alle 16 sempre nell’ex Mercato Ortofrutticolo, per avvicinarsi all’immenso patrimonio gastronomico alghero-catalano attraverso le ricette selezionate dall’associazione culturale Saber i Sabor che da anni si occupa della salvaguardia dei piatti della tradizione gastronomica algherese.
Ai fornelli quattro cuochi dell’Istituto Istruzione Superiore Piazza Sulis di Alghero, con la supervisione dello chef Christian Andreini, lavoreranno a più mani coinvolgendo i partecipanti iscritti (prenotazione obbligatoria: placalguer@gmail.com).
Domenica 22 ottobre, gran finale con la degustazione dei piatti della tradizione catalano-algherese nei ristoranti aderenti all’iniziativa (si riconoscono per la vetrofania esposta).
“Il talento è fondamentale ma da solo non basta – afferma Andreini – è la scuola alberghiera a fornire le basi solide sulle quali costruire una professione”.
“Quella che oggi viene chiamata cucina catalana in Sardegna, può essere denominata cucina algherese – secondo il gastronomo Giovanni Fancello. – Nonostante conservi i nomi di preparazioni medievali catalane, è una tradizione culinaria frutto di incroci, scambi, adattamenti, che conserva principalmente ricette di preparazioni semplici, con ingredienti poveri, utilizzati per l’alimentazione quotidiana e dei momenti di festa. La particolarità della cucina catalana che raggiunse la Sardegna dopo la conquista aragonese-catalana nel XIV secolo, traeva origine dalla complessità della sua storia (Baschi, Iberi, Fenici, Greci, Romani e Visigoti) e principalmente dalle contaminazioni culinarie arabe, dalle ricette codificate in testi anonimi del XIV e del XV secolo. Testi nei quali si ritrovano indicazioni su come cucinare carne, cassolas, empanadas, escabetx, pesce e verdure; vi si menziona anche il menjar blanc, già presente nei ricettari europei e italiani del pieno Medioevo”.
In occasione di Plaçalguer i ristoranti propongono menu che attingono da questa selezione: tra i piatti dell’orto Olla podrida, Verginyes a cassola, Col a “Sancrau”, Copaça de ceba amb ous. Tra le carni: Guisat de anjoni, Macarrons amb banya de guisat, Porc amb banya de pomata” fresca, Pollastre en agredolç. I piatti di pesce: Escrita en allada, Sardines amb “escabetx”, Totanos fregits, Llagosta amb ceba i pomata, Cassola de peix, “Paella”. Infine, tra i dolci algheresi: Tabaqueres, Torta de carabasseta, Piriquitos, Menjar Blanc.
Info _ www.comune.alghero.ss.it – www.algheroturismo.eu