Il Made In Italy sempre più virtuoso anche nella Travel Industry e nel mondo dell’Hospitality.In occasione della Fiera internazionale sul mondo del lusso e della sostenibilità sono stati attribuiti gli ambiti riconoscimenti “Ecoluxury” a partners, impegnati nella salvaguardia del territorio.
Green solution, riqualificazione di antichi patrimoni, promozione dell’artigianato tradizionale e ripristino dell’habitat naturale: sono queste le categorie, all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, per le quali sono stati premiati quattro partners della collectionEcoluxury Retreats of the World, realtà italiane d’eccellenza, in linea con i principi dell’Ecoluxury Fair, la manifestazione dedicata al mondo del lusso di alta gamma, sempre più in chiave sostenibile e consapevole.
Occasione della premiazione è stata proprio la 6^ edizione dell’Ecoluxury, svoltasi a Roma il 9 e 10 novembre a Palazzo Taverna, che ha riunito i più importanti operatori del settore, imprenditori e travel experts per 2 giorni di incontri e confronti sulle nuove sfide della Travel Industry e dell’Hospitality, a cui hanno fatto seguito le giornate di formazione sul territorio con gli educational programmati del 11 e 12 Novembre.
“Il turismo di lusso ha la responsabilità di interrogarsi sulle nuove frontiere della sostenibilità e dell’innovazione, per rispondere sempre più concretamente alle esigenze di un mercato consapevole e responsabile. Il mondo si evolve a ritmo rapido e incalzante e anche la Travel Industry e l’Hospitality devono sapere stare al passo” spiega Enrico Ducrot, patron dell’Ecoluxury Fair e ceo di “Viaggi dell’Elefante”.
I prestigiosi riconoscimenti sono stati assegnati a: “Alpine Green Experience”, progetto di Green Vallée D’Aoste, “I Borghi dell’Eremo”, resort nel cuore dell’Umbria, “Su Gologone”, progetto imprenditoriale femminilesardo, “Tenuta di Castellaro”, espressione dellavalorizzazione del territorio eoliano.
“Sono molto felice di attribuire il nostro riconoscimento a quattro progetti d’eccellenza italiani – continua Ducrot – che si sono distinti, in modo particolare, negli ambiti al centro dell’Ecoluxury Fair. Un premio per chi ha lavorato con sacrificio nel raggiungimento di questi risultati, uno stimolo per chi si sta impegnando nella stessa direzione”.
Green solutions: il primato della Valle D’Aosta
Per la categoria “Green Solutions”, che valorizza i progetti innovativi volti a ridurre l’impatto che il turismo determina sull’ambiente, è stata premiata Green Vallée D’Aostee, in particolare, l’iniziativa Alpine Green Experience di Andrea Celesia.
Raggiungere e visitare la Valle D’Aosta in modo sempre più “pulito”, offrendo un forte contributo alla riduzione delle emissioni di co2 prodotte da chi arriva in auto: è questo l’obiettivo del progetto di mobilità sostenibile al quale hanno aderito 18 strutture ricettive d’eccellenza della Valle D’Aosta. Gli ospiti hanno la possibilità di prenotare, contemporaneamente al soggiorno, anche il noleggio di auto elettriche all’avanguardia, BMW i3 e FIAT Cinquecento disponibili presso l’Aeroporto di Torino Caselle, alle Stazioni di Torino Porta Susa e Porta Nuova o al terminal degli autobus di Aosta.
Umbria, nuova vita all’antico borgo
Per la categoria “Cultural Heritage”, dedicata ai progetti che restituiscono una seconda vita o rendono fruibile tutto ciò che concorre al patrimonio culturale tangibile e intangibile di una località, è stata premiata “I Borghi dell’Eremo”, struttura alla quale è stato riconosciuto il merito di aver restituito al mondo la bellezza di un antichissimo Borgo, San Giovanni dell’Eremo, ricostruendo fedelmente l’antica Abbazia e la Casa Colonica che si trovavano all’interno della tenuta, posseduta in passato dalla Curia.
Oltre al meticoloso recupero architettonico, nel pieno rispetto delle antiche tecniche di costruzione e dei materiali locali, la maggiore soddisfazione della famiglia Galletti, attuale proprietaria, è consistita nel riuscire a riattivare l’azienda agricola recuperando centinaia di olivi abbandonati e piantumando nuovi alberi da frutto. Grazie a tale impegno oggi “I Borghi dell’Eremo” offrono un soggiorno raffinato e autentico, caratterizzato da una cucina umbra sapientemente rivisitata.
Emancipazione femminile nell’artigianato sardo
Per la categoria “Local Social Development”, che include i progetti capaci di migliorare le condizioni socio-economiche delle comunità ospitanti e massimizzare gli effetti positivi che può avere il turismo, è stato premiato il progetto “Su Gologone”, che con le sue 6 Botteghe rappresenta un grande esempio di imprenditoria ed emancipazione femminile, contribuendo alla narrazione e alla diffusione delle antiche tradizioni sarde.
Le creazioni del “Su Gologone Style” contribuiscono infatti a far conoscere al mondo la forma evoluta di ricercate tradizioni artigianali tipiche della Barbagia e le raffigurazioni artistiche del Novecento sardo, merito di Giovanna Palimodde e delle sue artigiane che, con originalità artistica e spirito creativo, portano avanti con successo e soddisfazione questa avventura da oltre 15 anni.
Recupero degli habitat naturali a Lipari
Per la categoria “Biosphere Conservation”, che riguarda i progetti diretti a preservare gli habitat naturali e i loro delicati ecosistemi, è stata premiata la “Tenuta di Castellaro”, nelle Isole Eolie.
Grazie ad un ambizioso progetto di bonifica delle Cave di Caolino, che si trovavano all’interno della proprietà della tenuta, è stata restituita all’isola di Lipari la sua parte geologica più antica. Oggi le antiche cave sono un parco geominerario aperto al pubblico, un museo a cielo aperto, di forte richiamo per le sue policromie e per la magica atmosfera che la musica del vento e del mare riescono a creare. Un esempio concreto di recupero di un habitat naturale deturpato dall’uomo, meta oggi di visite naturalistiche e ineguagliabile scenario di eventi culturali.
“Se il lusso tradizionale resta al palo sul tema della sostenibilità rischia di uscire dal mercato di alta gamma – conclude Enrico Ducrot – Il modello Ecoluxury dimostra, come si evince dai progetti selezionati quest’anno, che si può utilizzare il turismo di alta gamma come laboratorio e ingente finanziatore della complessa e onerosa transizione verso la piena sostenibilità. Un contributo imprescindibile richiesto dal mercato che le istituzioni e l’offerta non possono più sottovalutare”.