Al Lagazuoi EXPO Dolomiti, “Buona notte, ghiacciai”: in mostra il progetto Ice Memory, riconosciuto dall’UNESCO

Al Lagazuoi EXPO Dolomiti, “Buona notte, ghiacciai”: in mostra il progetto Ice Memory, riconosciuto dall’UNESCO

Legazuoi Expo Dolomiti

La nostra storia è scritta nel ghiaccio. Nel cuore delle Dolomiti, Lagazuoi EXPO Dolomiti porta i visitatori direttamente in un contesto estremo, ai confini del mondo: “dentro” i ghiacciai. A partire dal prossimo 23 dicembre, nel polo espositivo che sorge nella stazione di arrivo della funivia Lagazuoi, a quota 2.732 metri, apre la mostra dedicata ad Ice Memory, progetto riconosciuto dall’UNESCO. Buona notte, ghiacciai” è un racconto che affonda nel passato più remoto e ci spinge ad immaginare come sarà il futuro.

Ice Memory: una corsa internazionale contro il tempo

Il riscaldamento globale sta mettendo in pericolo i ghiacciai, che custodiscono informazioni climatiche insostituibili riguardanti la storia del clima e dell’ambiente. Un patrimonio che ci permette da un lato di indagare sul passato – prossimo e remoto – del nostro pianeta, e dall’altro di migliorare la nostra capacità di prevedere le conseguenze future del cambiamento climatico, orientando così le nostre scelte. Perciò a partire dal 2015 è nato il progetto Ice Memory, che vede affiancarsi varie equipe internazionali – tra le quali il team italiano guidato da Carlo Barbante, direttore dell’Istituto di Scienze Polari del CNR e professore all’Università Ca’ Foscari_Venezia.

Gli scienziati stanno prelevando, sulle Alpi e in altri punti del pianeta, delle carote di ghiaccio, dei cilindri di 10 centimetri di diametro e profondi come il ghiacciaio. È grazie a campioni come questi che è possibile ricostruire la variabilità naturale del clima prima che le emissioni industriali e il gas serra inneschino un innalzamento accelerato delle temperature globali. 

Analizzando le carote è possibile comprendere come il pianeta reagisca a questi fenomeni: un’informazione di fondamentale importanza nel momento in cui occorre decidere quali azioni intraprendere per mitigare i danni causati dal cambiamento climatico.

Questi campioni di ghiaccio verranno poi trasferiti in una remota area dell’Antartide utilizzata come “frigorifero” naturale. Qui nascerà un archivio che nei decenni a venire potrà essere analizzato senza limiti di tempo dalle future generazioni di scienziati, con strumenti che ancora non conosciamo. È un dono dei ricercatori di oggi a quelli del futuro.

Buona notte, ghiacciai: l’allestimento al Lagazuoi EXPO Dolomiti 

Chi sale a Lagazuoi è invitato ad entrare in punta di piedi in un ambiente affascinante quanto poco conosciuto. La mostra, curata da Erica Villa e Enrico Costa, è abbinata a un catalogo online in italiano, inglese e tedesco – scaricabile con QR Code – che permette di approfondire i temi trattati.

Nella prima sala si proiettano i video dedicati alle missioni scientifiche di Ice Memory, girati sul campo dal fotografo e videomaker Riccardo Selvatico: la luce è ovattata, la scenografia è immersiva, e sulle quattro pareti compaiono panorami sconfinati e distese di ghiaccio visivamente di grande impatto, abbinati a un breve testo poetico. Si ascoltano i suoni che emettono i ghiacciai in fase di fusione: sussurri, gorgoglii, scrosci e ticchettii registrati con microfoni speciali direttamente dal ghiacciaio Morteratsch, in Svizzera, rielaborati dall’artista Ludwig Berger. Un tappeto sonoro avvolgente, che suggerisce un’intima connessione con l’ambiente.

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