Molti settori economici hanno subìto una brusca frenata a causa dell’arrivo del Covid-19. Hotellerie e ristorazione hanno risentito dei contraccolpi più forti. Ogni crisi, però, per quanto traumatica e stressante, a volte ha in sé opportunità da cogliere. L’estate che ci siamo lasciati alle spalle ci ha fatto vedere come il cicloturismo abbia rappresentato una boccata di ossigeno vero per le strutture che lo hanno proposto e possa rappresentare, anche per il futuro, una risorsa per intercettare nuovi flussi di turisti, nel lungo periodo anche stranieri. Luxury Bike Hotels, conducendo per mano gli imprenditori senza prevedere investimenti importanti, oggi si pone come una soluzione per una ripresa veloce.
Questo scampolo di 2020 d.C. (dopo Covid) è come una pedalata in salita con una bici senza cambio: faticoso ed estenuante, che mette a dura prova corpo e mente, con ancora tanti tornanti scoraggianti da affrontare. Non c’è un rapporto agile che consenta di svalicare senza sforzi ulteriori: bisogna solo, al momento, pedalare e proseguire.
La bici è la calzante metafora per paragonare la situazione d’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, ma realisticamente può essere anche il giusto volano per uscire da questa impasse.
Il click-day del 3 novembre è stato il termometro di come l’interesse per la bici vada anche nella direzione di antidoto (e antistress) naturale e sostenibile nell’era Covid. In tale scenario, il settore dell’hotellerie si sta interrogando su cosa mettere in atto per tamponare la preoccupante fuoriuscita di indotti. E dal circuito dei Luxury Bike Hotels – la sigla che riunisce tutti i migliori hotel bike friendly 4 e 5 stelle d’Italia – giungono le risposte.
In un momento storico in cui sicurezza e salute sono un binomio imprescindibile, LBH consiglia e invita caldamente Relais, Lodge, Resort, Chalet, Retrait e alberghi diffusi a inserire nelle loro offerte e proposte di attività, i percorsi in bicicletta, dal momento che la bici è, per sua stessa conformazione, sinonimo di distanziamento sociale, benessere fisico e libertà di movimento. La collezione dei Luxury Bike Hotelsmette a disposizione il proprio know how per indirizzare al meglio la struttura verso una riorganizzazione che la renda adatta ad accogliere la clientela altospendente composta da ciclisti e cicloturisti appassionati che arrivano con o senza bici al seguito, per pedalare alla scoperta delle bellezze italiane.
Il secondo rapporto sul cicloturismo in Italia di Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) e Legambiente ha fatto emergere che solo il fatturato connesso alla vendita di pacchetti per cicloturisti ha registrato un incremento medio di circa il 30%. Sono numeri impressionanti, considerato che si riferiscono al 2019 e sono destinati a crescere se pensiamo ai dati estremamente positivi dell’estate 2020. L’Italia conta 58mila chilometri di itinerari cicloturistici (sommatoria fra percorsi ciclabili, ciclopedonali e ciclovie) lungo i quali sorgono tantissime strutture ricettive che possono beneficiare delle potenzialità offerte dal turismo sostenibile. Sempre secondo le statistiche Isnart, infatti, per 9 regioni su 20 si potrebbe stimare un incremento superiore di 8 volte quello attuale.
“Luxury Bike Hotels si compone di un team di esperti specializzati in cicloturismo – spiega Ludovica Casellati founder di LBH – ed esperienze su misura per i ciclisti, in grado di spiegare a proprietari e direttori di hotel gli effetti benefici della bike economy e quanto il potenziale del cicloturismo porti notevoli vantaggi per le strutture ricettive: la destagionalizzazione, innanzitutto, ma anche e soprattutto la propensione dell’ospite a prolungare il pernottamento, con ovvi e conseguenti ricadute a domino per la parte ristorazione e Spa”.
“Spieghiamo, da come si allestisce una bike room adeguata, alla messa a punto di ogni dettaglio per farlo diventare un LBH member, – racconta Silvia Livoni esperta di marketing territoriale e comunicazione – forniamo tutte le informazioni, in parallelo a una adeguata formazione del personale, allo scopo di operare alcune modifiche che consentano all’albergo di intercettare efficacemente una clientela in target che, attualmente, è sempre più propensa a muoversi con la bici, sport diventato di tendenza al pari o forse più del golf”.