E’ iniziato ufficialmente il count-down del Formula 1 Pirelli GP dell’Emilia-Romagna e del Made in Italy, in programma a Imola dal 16 al 18 aprile 2021 in uno dei luoghi-simbolo della Motor Valley, l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari.
Prima tappa in Europa del mondiale di automobilismo e nuova prestigiosa vetrina per il made in Italy e l’Emilia-Romagna, grazie all’accordo tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – e Regione Emilia-Romagna. Un evento sportivo di grande richiamo internazionale che diventa dunque anche occasione di promozione delle eccellenze del made in Italy e, in particolare, della filiera automotive e della Motor Valley, nell’anno segnato drammaticamente dalla pandemia.
L’accordo servirà non soltanto ad accrescere la notorietà del Made in Italy e della Motor Valley, ma punterà a valorizzare all’estero l’eccellenza e il contenuto di tradizione, innovazione e legame con il territorio delle nostre imprese, sia quelle dell’ecosistema regionale che dell’intera filiera nazionale.
E per l’Emilia-Romagna sarà la consacrazione di terra dei motori e di grandi eventi sportivi. Dopo il Gran Premio che nel 2020 ha riportato la Formula 1 sulle rive del Santerno, questo accordo segna una conferma e un ulteriore rilancio in un anno che vedrà la messa a sistema anche del Mondiale MotoGP e Superbike a Misano Adriatico oltre al “Motor Valley Fest” di Modena.
Un conto alla rovescia che parte con la presentazione del poster ufficiale dell’evento, ideato dalla Drudi Performance, che rende omaggio all’Emilia-Romagna e al Made in Italy scegliendo la via della sintesi. Forme rapide, linee sinuose ed evidenti contrasti di colore condensano in una composizione di immediato impatto visivo tutta la creatività del territorio che ospita il Gran Premio. Invece di realizzare un collage, con la giustapposizione di una serie di eccellenze nazionali, si è scelto di raffigurare simbolicamente quel mix coraggioso di fantasia e concretezza che contraddistingue l’innovazione italiana.
In un manifesto che sembra quasi una tavola da disegno, interpretabile sia in verticale che in orizzontale, si sovrappongono tre diversi livelli di lettura con altrettanti riferimenti ai luoghi che ospitano il Gran Premio: l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, la Regione Emilia-Romagna e l’Italia con le sue eccellenze. A un primo livello, il manifesto raffigura in modo stilizzato una gara automobilistica. A un maggior livello di astrazione, con il suo gioco di linee e di colori, celebra la varietà del territorio regionale, tagliato in due dalla via Emilia. A un terzo livello di lettura, infine, la trama stessa del manifesto, con le sue linee anticonvenzionali e le sue diverse tonalità di colore, rimanda alla creatività del Made in Italy, con omaggi alla moda e al design.
1. L’Autodromo di Imola
Il primo livello di lettura è anche il più immediato: il manifesto raffigura tre monoposto impegnate ad affrontare la stessa curva: forse la Variante Alta o il Tamburello, o una staccata in discesa, come la Rivazza, o una sequenza di curve ravvicinate, come le Acque Minerali. Non importa identificare con precisione un tratto del circuito, quello che viene raffigurato è più in generale un tracciato, come quello di Imola, amato dai piloti per le sfide che impone. Le automobili affrontano lo stesso passaggio impostando traiettorie inconciliabili e addirittura si deformano sotto la spinta della velocità, curvandosi e allungandosi fino a confondersi con la pista, sottoposte a forze che scardinano le leggi della fisica. Niente è squisitamente naturalistico in questa gara che sembra uscita dai giochi d’infanzia su una pista Polistil. Non lo sono le forme delle vetture, le livree e nemmeno il percorso e le vie di fuga, “pennellate” di colore dal grigio scuro al sabbia. L’impressione è quella di un tempo sospeso tra un passato romantico e un futuro avveniristico. Alla fine di questa gara impossibile, quel che resta è la magia del tracciato, una serie di linee in velocità disegnate da una mano imprevedibile.
2. L’Emilia-Romagna
L’intreccio di forme e colori che compone il manifesto contiene anche un omaggio alla regione che ospita la gara e alla sua doppia anima: a sinistra una sequenza di tonalità materiche, come la terra delle pianure e delle montagne, a destra le sfumature azzurre dei fiumi e del mare; da un lato il verde delle colline e i calanchi lunari della vena del gesso romagnola, dall’altro i tanti corsi d’acqua che scendono verso il mare Adriatico e le sue placide distese di sabbia. Al centro – a fare da bisettrice – la via Emilia, la strada che taglia in due la regione districandosi tra i centri d’innovazione dell’Italian Motor Valley e una dozzina di meraviglie riconosciute dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Pur non passando in rassegna una per una tutte queste eccellenze, il manifesto rende simbolicamente omaggio al patrimonio materiale e immateriale di una regione che, come la strada che la percorre, parte dal passato e punta dritta verso il futuro.
3. Il Made in Italy
L’omaggio al Made in Italy è innanzitutto un omaggio allo stile italiano, che sa abbinare ricerca prestazionale e innovazione estetica, dovere e piacere, utile e dilettevole. Per l’immagine di una gara di Formula 1 si poteva pensare a una rappresentazione ultra-realistica delle vetture, in grado di celebrarne il solo lato prestazionale. La scelta è invece caduta su una rappresentazione anti-convenzionale come lo stile italiano, che non esita a dettare nuove tendenze e nuove regole di eleganza. Più che alle convenzioni grafiche del settore, la trama e gli strati di colore rimandano al mondo delle arti applicate. Due dei colori dominanti sono presi direttamente dalla palette che orienta la moda e il design del 2021: una tonalità di giallo brillante e un grigio più corposo. La consistenza materica dei colori sembra ricordare la trama di un tessuto, con la lingua d’asfalto pronta a trasformarsi in un tappeto di sete e di velluti. È nelle forme però che il rimando alla creatività italiana si fa più concreto. Come nelle sperimentazioni di un designer visionario, le forme del circuito e delle automobili si fanno all’improvviso fluide e sfuggenti, scomponibili e ricomponibili a piacimento. Un mondo in divenire, dove il possibile dialoga ogni istante con l’impossibile.
Dichiarazione di Aldo Drudi
“Il tratto del manifesto ufficiale del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna è certamente originale, segnato a mano su un foglio bianco, quasi avessi dovuto creare una stoffa pregiata di grande qualità.
Le linee sinuose sinonimo dello stile di vita della mia Regione e ancor di più del mio Paese, sono traiettorie, colline, sole e mare.
Era necessario sintetizzare, stilizzare per testimoniare il Made in Italy e l’Emilia-Romagna.
Come succede spesso ho usato il colore per determinare l’impatto emozionale scartando a priori gli effetti videogame poco originali.
Con piacere ho firmato un nuovo manifesto ufficiale per un evento mondiale, il GP di Formula 1, ospitato dalla Motor Valley italiana di cui Drudi Performance è parte attiva”.