Per una Pasqua e una primavera all’insegna di un’immersione nella natura, la proposta
della più grande destinazione balneare del Friuli Venezia Giulia prevede itinerari sull’acqua:
dalle esperienze in barca al sup e in canoa lungo il fiume, dalla visita alle riserve naturali lagunari al kitesurf in spiaggia.
Con la primavera, le temperature più miti, le giornate che si allungano, il piacere di passare più tempo all’aperto diventa irresistibile come la voglia di novità e di scoperta della natura. E se la bella stagione per molti è sinonimo di un rinnovato desiderio di godersi il sole e di respirare lo iodio, Lignano Sabbiadoro, in Friuli Venezia Giulia, consiglia di prendere il largo non solo nelle acque dell’Adriatico, ma anche in quelle della laguna e lungo i fiumi Tagliamento e Stella: le sue tre acque, salata, salmastra e dolce, invitano a provare itinerari ed esperienze sorprendenti per i viaggiatori più attivi, per chi è in cerca di un’immersione nella natura e anche per i buongustai, all’insegna di un’autentica scoperta del territorio.
Dai giri in battello, tra i suggestivi paesaggi lungo il fiume Tagliamento, e le escursioni in barca risalendo il fiume Stella, navigando in mezzo al tipico Villaggio dei Casoni, alle attività sportive sul sup, in canoa o lasciandosi guidare dal vento sulla tavola da kitesurf, o ancora dalla tradizionale pesca e gastronomia della Bilancia di Bepi all’esplorazione delle riserve naturali a filo laguna: la Pasqua e i prossimi ponti festivi a Lignano Sabbiadoro sono sinonimo di scoperta, varietà e avventura.
Laguna: percorsi a pelo d’acqua a Valle Canal Novo
Si parte con un’esperienza di totale immersione nella natura della laguna, habitat ricco di biodiversità che colpisce per la sua flora e fauna preziosa e per la sua atmosfera quasi senza tempo.
L’ideale per questa Pasqua è una visita alla riserva naturale Valle Canal Novo, vicina al centro del borgo di Marano Lagunare: visitarla sarà come trovarsi in una delle New Wetland inglesi, riserve naturali incontaminate situate nel sud ovest di Londra. Meno battuta rispetto ad altre aree protette, in Valle Canal Novo la natura selvaggia si mostra in tutto il suo fascino e può essere ammirata attraverso percorsi su passerelle di legno a pelo d’acqua oppure imbarcandosi per scoprire la laguna da una prospettiva privilegiata. Il periodo primaverile, inoltre, è particolarmente indicato per fare birdwatching: siha, infatti, l’opportunità di ammirare non solo famiglie di uccelli stanziali di queste aree, come i cigni e le oche selvatiche, ma anche specie di migratori che nidificano qui fino a fine estate, come l’elegante cavaliere d’Italia e l’airone rosso. Esperienze incantevoli dal fascino delicato, da vivere seguendo il ritmo lento della natura.
Lungo le anse del fiume Stella: barca, sup, canoa e sapori locali
Partendo dalle acque lagunari, si può risalire il corso del fiume Stella nell’omonima riserva, per scoprire in barca questo straordinario fiume di risorgiva dalle anse verdi. E proprio alla foce del fiume si potrà ammirare il vero protagonista di quest’area: il suggestivo villaggio dei Casoni, costruzioni tradizionali simili a capanne su palafitte, realizzate con materiali locali, come la cannuccia palustre, utilizzate in passato dai pescatori come riparo e abitazione durante la pesca in laguna nelle stagioni più fredde. Alcune escursioni in barca o in canoa danno l’opportunità di scendere a visitare qualche Casone, per vedere l’interno costituito da un’unica stanza dove i pescatori si riposavano e si scaldavano al fuoco, fino all’alba del giorno dopo.
Per i più sportivi, questo percorso si può attraversare anche pagaiando sul SUP, partendo dalla spiaggia di Lignano e attraversando la laguna in barca, si inizierà a salire sulla Stand Up Paddle dal villaggio dei Casoni, per vivere un’avventura di circa due ore di pagaiata fra i canneti e le bellezze del fiume Stella.
Che si scelga la comodità della barca o si preferisca invece fare attività fisica sul SUP, risalendo lo Stella si punta verso una meta imperdibile: la Bilancia di Bepi, palafitta sul fiume con una grande rete a bilancia, che valorizza le tecniche della pesca tradizionale. Qui, Daniele Ciprian ha preso in mano l’eredità del nonno Bepi, per mantener vivo e diffondere questo patrimonio culturale e permettere di degustare in loco le specialità ittiche appena pescate.