L’11 aprile, Tel Aviv celebra un compleanno importante – il 115° – e un altro anno di storia e di passione per il futuro, in piena armonia con ciò che ispirò la sua fondazione nel 1909. Progettata e costruito dallo Yishuv, la comunità ebraica che viveva in quell’area, come moderno quartiere residenziale alla periferia dell’antica città portuale di Giaffa, originariamente vene chiamata “Ahuzat Bayit“, dal nome dell’associazione che, dopo aver acquistato dei lotti di terra, diede inizio alla sua costruzione.
La collina della Primavera
L’anno successivo cambiò il nome in “Tel Aviv”, che significa “Collina di primavera” e da allora si è mantenuta felicemente fedele al suo nome, facendo prosperare, anno dopo anno, lo spirito di rinascita, freschezza e stupore che la primavera porta con sé.
Con il suo composito tessuto sociale, questa vibrante città unica in tutto il Mediterraneo rispecchia lo spirito dinamico e la capacità di resilienza di tutto lo stato di Israele e in questo importante compleanno vale la pena osservare da vicino perché è una delle città più particolari, vitali e creative del mondo.
Nata da un sogno, sa accogliere, innovare, stupire ed essere bella in ogni stagione. Nel corso dei suoi 115 anni, ha continuato a evolversi, distinguendosi fin dai suoi primi decenni, grazie anche alle architetture Bauhaus, che l’hanno resa un unicum, portandole in dono il nome di Città bianca e il riconoscimento di Patrimonio Culturale dell’Umanità, in qualità di “sorprendente esempio dell’urbanistica e architettura di una nuova città del primo XX secolo”.
Un laboratorio sul futuro, aperto, creativo e capace di stupire
Se si dovesse raccontarla in poche parole si potrebbe dire che un grande laboratorio a cielo aperto sul futuro. Centro finanziario di rilievo internazionale, non è un caso che Tel Aviv venga chiamata Start Up City, con piazzamenti da record come il secondo posto nel ranking mondiale 2023 per investimenti VC in Cyber Tech.
Descritta anche come la “Città che non dorme mai” per la creatività della sua vita notturna e l’originale multiculturalità che dalle rive del Mediterraneo riesce ad affascinare tutto il mondo è il luogo in cui tutti si sentono a casa, perché apre le porte, non giudica e offre a tutti uno spazio in cui stare bene, trovare energie e supporto per dar vita a qualcosa di nuovo, vivere momenti pieni di emozioni.
L’apertura sul futuro è, infatti, anche quella legata all’accoglienza, alla libertà di espressione e di sostenere le persone nello scegliere lo stile di vita che desiderano. Tra le sue vie e il suo lungomare sfila uno dei Gay Pride più noti a livello interazionale, con migliaia e migliaia di persone in arrivo da tutti i continenti, evento tra i più grandi di tutto il Paese, mentre il suo Centro LGBTQ+, riaperto da poco dopo un milionario intervento di rinnovamento, è uno dei più grandi e ricchi di servizi del mondo.
Tra i tanti primati di cui la città va fiera c’è anche la presenza del Tel Aviv Museum of Art tra i 100 più importanti musei del mondo, espressione dell’illuminato spirito di mecenatismo della città e internazionale, con un calendario di centinaia di eventi nelle varie discipline: dal cinema, alle opere teatrali, ai concerti, ospitati dai due teatri che si trovano al suo interno.
Straordinaria, varia e innovativa anche la cucina con materie prime eccellenti che diventano piatti in cui l’incontro tra influssi mediorientali e occidentali si combinano, si fondono e si esaltano per autentiche sorprese di gusto, da assaporare nei raffinati ristoranti di fine dining, ma anche nei bistrot sul lungomare, nella mixology art dei locali aperti fino a tardi, nei wine bar che esaltano le produzioni locali e nello street food.
Tel Aviv è nata da un sogno e nel giorno del suo compleanno numero 115 non smette di sognare, per continuare a essere quello che ha voluto essere fin dalla sua nascita: un luogo per tutti e dove tutti sentono di poter trovare qualcosa di bello per sé.