‘Io sono Turismo’, scritto dall’imprenditore e destination designer Andrea Baccuini ed edito da Gribaudo Feltrinelli – fa il pieno di applausi al Salone Internazionale del Libro di Torino e si aggiudica il Premio Letterario GIST ‘Travel Stories Award’ per la categoria Tatto, ovvero quella riservata ai volumi stampati.
Un riconoscimento ricco di suggestioni che, promosso dal Gruppo Italiano Stampa Turistica e giunto ormai alla sua quarta edizione, rimanda a orizzonti sconfinati ed è espressamente dedicato ai diversi linguaggi e ai diversi strumenti con cui si comunica il viaggio. In corsa, dunque, non solo libri, volumi o magazine (tangibili al tatto, per l’appunto), ma anche social media, blog e TV (per la categoria Vista) e podcast, radio e produzioni musicali (categoria Udito).
Un vero e proprio manuale illustrato, quello di Andrea Baccuini, per provare a proporre una possibile soluzione ai paradossi di un’economia del turismo che oggi vale almeno il 13% del PIL nazionale ma che lascia ancora inespresse tante potenzialità. Sintomatico, il sottotitolo ‘L’Italia non è una Repubblica fondata sul turismo, ma dovrebbe esserlo.’
‘Quando si parla di turismo, noi italiani abbiamo la malsana tendenza al ‘lodarci e imbrodarci’. Andrea Baccuini, al contrario, con il suo saggio ci permette di parlare – una volta tanto! – delle criticità di un sistema che ha manchevolezze e punti oscuri; di esplorare il dark side di un mondo – che economicamente conta tantissimo e assicura occupazione – di cui noi giornalisti di viaggio facciamo parte e, proprio per questo motivo, non possiamo limitarci a raccontarne solo il bello. Ecco, dunque, perché il Gist ha deciso di premiare questo libro.’ Questa la motivazione ufficiale con cui la giornalista Cristiana Gattoni, membro della Giuria del Premio, ha consegnato il riconoscimento ieri pomeriggio nella Sala Magenta del Salone. La Giuria del Premio, presieduta da Cinzia Galletto, è composta da giornalisti GIST.
In venti capitoli, che scorrono via piacevolmente grazie a un linguaggio frizzante, l’autore propone neologismi, aneddoti ed esperienze maturate in tanti anni di attività nel settore. E mette in fila, uno via l’altro, tutti i limiti del nostro sistema turistico, indicando idee e soluzioni per invertire la rotta.
Disservizi, sovra-affollamento, disorganizzazione cronica e prezzi vertiginosi. Il turismo in Italia è attanagliato da mali cronici. La lista è lunga. Mancanza di personale, gestione para-familiare, mercato nero, scarsa sinergia pubblico/privato, disabilità ignorata e altro ancora.
Si paga anche lo scotto di una sorta di ‘pigrizia’ cognitiva che impedisce di cogliere come il vecchio turista non esista più. Al suo posto? Il nuovo tur-insta, ovvero l’esploratore sempre più esigente che visita e al contempo produce contenuti, affamato non più solo delle bellezze e del cibo eccellente di un luogo ma di esperienze da condi-vivere più che da vivere.
Nessuna bacchetta magica in regalo col volume. Ma tanti suggerimenti, quelli sì, per ingranare il cambio di marcia puntando decisi sulle leve dell’entertainment, poiché proporre format e contenuti originali è ormai un fattore imprescindibile per coinvolgere e stimolare i nuovi viaggiatori. E alcune proposte concrete per orientarsi nell’hospitality 4.0, l’evoluzione hi-tech del settore, Stagionali.gov, ad esempio, è l’idea di una piattaforma web per ristrutturare la rotazione e la formazione degli addetti impiegati nel turismo.
“Eravamo il Belpaese, meta prediletta sulle rotte del Grand Tour. Oggi forse non più. Ma è bello pensare che, dietro la polvere che le offusca, le nostre bellezze storico-artistiche-paesaggistiche possano davvero tornare a splendere. E, di conseguenza, ad attrarre.” – ha dichiarato Andrea Baccuni – “Per me, torinese di nascita e scrittore al debutto, è davvero un onore essere qui al Salone del Libro per ritirare questo riconoscimento.”