Dal 22 giugno al 30 settembre la mostra “L’Olimpo sul lago”a cura di Fernando Mazzocca Maria Angela Previtera Elena Lissoni è un percorso affascinante e suggestivo alla scoperta di Dei, Eroi e Miti – antichi e moderni – che hanno ispirato Giovanni Battista Sommariva, straordinario mecenate e collezionista. Attraverso un’ineguagliabile raccolta di capolavori, la mostra ci conduce alla scoperta dei grandi temi universali– l’amore, la morte, l’amicizia, la virtù – variamente interpretati in età neoclassica e nella nuova epoca romantica, ma sempre vivi e attuali.
Grazie a prestiti eccezionali, provenienti da importanti collezioni pubbliche e prestigiose raccolte private, saranno riuniti per la prima volta dipinti, sculture, gemme, miniature, stampe, restituendo così tutta la straordinaria ricchezza di una delle collezioni più importanti d’Europa tra l’Impero e la Restaurazione.
Arte, storia e mito si intrecciano nella grande mostra dedicata al mecenate e collezionista Giovanni Battista Sommariva, invitando il pubblico a scoprire i capolavori di Canova, Thorvaldsen, Wicar, Migliara, Hayez e non solo...
A rendere unica la mostra è la presenza di molte opere amate e celebri di Villa Carlotta accanto ad altri Capolavori inediti come la serie di oltre cento miniature della Pinacoteca di Brera, che riproducono i dipinti più famosi della raccolta; le preziose gemme incise provenienti da importanti collezioni private e l’orologio decorato con la figura di Zefiro, ripreso dal celebre dipinto di Pierre-Paul Prud’hon, in prestito da Palazzo Pitti. Dal prezioso fondo della Bibliothèque Stanislas di Nancy proviene la Storia di due nobili amanti (Giulietta e Romeo), miniata su pergamena da Giambattista Gigola, di cui esistono solo sette esemplari. Tra le opere esposte, anche il raffinatissimo disegno con La Sepoltura delle ceneri di Temistocle di Giuseppe Bossi. A questo si affianca la raffinata edizione degli Scherzi poetici e pittorici di Giovanni Gherardo De’ Rossi, uno dei più bei libri stampati dal “principe dei tipografi” Giambattista Bodoni, che reca la dedica del poeta Vincenzo Monti al conte Giovanni Battista Sommariva. Mai esposto in Italia, Girodet dipinge “Pigmalione e Galatea” alla presenza di Sommariva è uno dei protagonisti in mostra, eccezionalmente concesso dal Musée Girodet di Montargis.
Abile politico e potente braccio destro di Napoleone a Milano, Giovanni Battista Sommariva è stato uno dei maggiori e più celebri collezionisti tra l’Impero e la Restaurazione. In epoca di rapidi e radicali cambiamenti, nel 1802 – quando si interruppe la sua fulminante carriera – era ormai riuscito a costruirsi una immensa fortuna. La sua leggendaria raccolta – divisa tra Parigi e l’amatissima villa di Tremezzo (oggi Villa Carlotta) – era una delle più importanti dell’epoca, insieme a quelle dei familiari di Napoleone, in particolare dell’imperatrice Joséphine.
“Lo splendore di Sommariva – che per Francis Haskell fu il principale mecenate francese del primo Ottocento, fatta eccezione per l’ imperatore e la sua famiglia – rifulse a Parigi dove la celeberrima Maddalena di Canova, esaltata da un allestimento stupefacente, spiccava tra i capolavori di David, Prud’hon, Guérin, Gérard, Granger, Girodet, Angelika Kauffmann e Appiani, e tutta una serie di opere e oggetti d’ arte che danno un’idea della varietà dei suoi interessi e della versatilità di un collezionismo che ci restituisce, come pochi altri, il gusto del suo tempo attraversato da mutamenti epocali – spiega Fernando Mazzocca – ma altrettanta fama dovette derivargli dalla ristrutturazione e dall’ allestimento di una delle più celebri “ville di delizia”, quella Clerici alla Tremezzina, ora Villa Carlotta, che fu il suo soggiorno prediletto per la mitezza del clima e l’incanto del lago di Como già celebrato nell’antichità e nel Rinascimento. Egli ne fece con orgoglio una sorta di santuario dedicato alla scultura, tra la presenza ancora dell’adorato Canova e la celebrazione della gloria di colui che definì il “Fidia” Thorvaldsen rappresentato dal suo massimo capolavoro, quel “portentoso bassorilievo” con l’Ingresso trionfale di Alessandro in Babilonia” conclude il curatore Fernando Mazzocca.
“Per la maggior parte custodite a Villa Carlotta, in parte disperse durante l’Ottocento, molte delle opere della collezione Sommariva – eseguite soprattutto su commissione – tornano finalmente ad essere esposte nelle sale del museo. Con occhi nuovi i visitatori potranno ammirare i capolavori della collezione Sommariva grazie al riallestimento di alcune sale che sono state rinnovate in occasione della mostra per valorizzare questo importante patrimonio culturale che da sempre suscita stupore e meraviglia – dichiara Maria Angela Previtera, Direttrice e curatrice della Mostra. Immersa in uno dei giardini più belli d’Europa, che tuttora conserva esemplari botanici rarissimi e piante monumentali, la Villa era per Sommariva il luogo dove la bellezza dell’arte e della natura si incontravano: non solo collezionista ma abile imprenditore ed espertissimo agronomo, egli aveva acquistato nuovi fondi da destinare alla coltivazione – della vite e dell’ulivo soprattutto – proseguendo una vocazione che risaliva all’età dei Lumi, ancora oggi di straordinaria attualità dal momento che si fondava sull’esemplare e intelligente rispetto delle peculiarità e dell’identità storica e sociale del territorio” – conclude Maria Angela.
Sculture, disegni e dipinti si confrontano in un affascinante dialogo con le incisioni, le preziose gemme incise e le miniature su smalto e avorio, racchiuse in eleganti cornici in bronzo dorato, che Sommariva aveva commissionato con l’intento di realizzare un vero e proprio “museo portatile” dei suoi capolavori da mostrare ed esibire, e da cui non si separava mai.
In un suggestivo confronto, il percorso espositivo prende avvio dal gruppo dello scultore Luigi Acquisti con Marte, pronto per la guerra, e Venere, che lo trattiene con tutta la sua dolcezza, personificazione della bellezza e dell’amore trionfanti, vere forze dominatrici del mondo. Nella copia del celebre gruppo di Antonio Canova, Amore e Psiche, la bellissima fanciulla di natura umana, che attraversa difficili prove per riconquistare Amore e viene infine trasportata in Olimpo, diviene l’emblema della forza potente e trasformativa dell’amore, capace di elevare l’anima all’immortalità.
Diversamente la Maddalena penitente, gemma della collezione Sommariva molto amata nella sensibilità romantica esalta la sensualità del nudo femminile, caricandolo di valenze emozionali, anche nella copia di un artista ancora misterioso presentata in mostra. Antonio Canova ritrae Palamede, inventore delle lettere dell’alfabeto e degli scacchi, eroe luminoso ingiustamente condannato a morte, mentre il suo grande rivale – il “Fidia del Nord” – Bertel Thorvaldsen perpetua le gesta di Alessandro Magno nel suo capolavoro, il Fregio con L’ingresso trionfale di Alessandro Magno in Babilonia, versione in marmo di altissima qualità che riprende la prima prova in stucco per il Quirinale.
Sentimenti e valori universali rivivono nella mitologia e nella storia antica in età neoclassica, per poi lasciare spazio ai sentimenti e alle emozioni – spesso travolgenti e fatali – durante il Romanticismo. Amore e morte si intrecciano nello slancio della passione giovanile nell’Ultimo bacio dato da Giulietta a Romeo, capolavoro di Francesco Hayez, nel quale l’artista ritrae la sua amante e modella Carolina Zucchi come l’eroina di Shakespeare. Nella notte di luna piena, in un paesaggio esotico e lontano, Pierre-Jérome Lordon ambienta l’epilogo dell’amore infelice di Chactas e Atala, ispirandosi al famoso romanzo di Chateaubriand.
“Realizzata grazie a immense ricchezze, ma soprattutto attraverso quel rapporto unico e speciale che Sommariva aveva saputo intessere con i maggiori artisti della propria epoca – sottolinea Elena Lissoni – la sua collezione testimonia la vicenda davvero eccezionale di un mecenate di grandezza europea”
Questi esempi di virtù e rappresentazioni dei sentimenti, di volta in volta interpretati nella loro dimensione sensuale o spirituale in una ineguagliabile raccolta di capolavori, dimostrano il valore universale e, allo stesso tempo, la straordinaria attualità del sogno del grande mecenate e collezionista.
La mostra è accompagnata dal catalogo “L’Olimpo sul lago” edito da Silvana editoriale a cura di Fernando Mazzocca, Maria Angela Previtera, Elena Lissoni
Testi di
Maria Cristina Brunati, Alberto Corvi, Omar Cucciniello, Bernardo Falconi, Daniela Gallo, Stefano Grandesso, Francesco Leone, Marco Leoni, Stefano Levati, Elena Lissoni, Isabella Marelli, Moira Mascotto, Fernando Mazzocca, Maria Angela Previtera, Giorgio Sassi, Lucia Pirzio Biroli Stefanelli.