Asti è un buon bicchiere di vino rosso. Un’accoglienza calda e corposa, come l’atmosfera che si respira nei ristoranti e nelle enoteche tra le vie del centro storico. Una struttura importante, tratteggiata dalle linee verticali della sua architettura gotica medievale. Morbida, nel suo adagiarsi tra le colline dell’Astesana, del Monferrato e della Langa. Un sapore intenso, come l’emozione di assistere al Palio più antico d’Italia, quando la concitazione di fantini e cavalli al canapo precede la partenza. Un’attitudine ferma e equilibrata, di chi esprime con fierezza la tradizione della provincia italiana più autentica. Asti sa come farti stare ben
Asti è una città viva e vivace, con un fitto calendario di appuntamenti e manifestazioni durante tutto l’arco dell’anno, all’insegna della cultura, dell’intrattenimento, del divertimento e del gusto.
Il periodo più suggestivo per visitarla è sicuramente il Settembre Astigiano, con i suoi tre eventi principali – Palio di Asti, Douja d’Or e Festival delle Sagre Astigiane – che richiama ogni anno migliaia di turisti e appassionati tra tradizione, storia, folclore ma anche moda, cultura e enogastronomia.
Nell’autunno Asti celebra uno dei suoi prodotti più illustri, il tartufo bianco. Per un mese intero Piazza San Secondo ospita “I Gioelli del Territorio”, importante rassegna di esposizione e vendita dei prodotti enogastronomici di eccellenza in collaborazione con le Associazioni di categoria che saranno, insieme ai Tartufi, i protagonisti dell’iniziativa, durante la quale i turisti possono degustare e acquistare tutte le eccellenze alimentari locali, accompagnate da degustazioni guidate di vino, masterclass di cucina e numerosi eventi culturali. Il “salotto della città” ospiterà altresì nel weekend del 16 e 17 novembre la Fiera Nazionale Del Tartufo a cui saranno collegati i mercatini di prodotti tipici.
Nel periodo natalizio Asti si immerge in un’atmosfera magica fatta di luci, suoni e addobbi ed un grande mercatino artigianale riempie le strade e le piazze del centro storico.
Info: www.visit.asti.it
Il Palio di Asti
Ogni anno, la prima domenica di settembre (quest’anno è il 1 di settembre), Asti, come in una magia, torna indietro nel tempo di quasi 750 anni. Per un lungo weekend la città diventa un teatro a cielo aperto che porta in scena una storia antica fatta di nobili, banchieri, vescovi, prelati, ma anche artigiani e popolani. Una tradizione sentitissima che si rinnova ormai da oltre sette secoli e che dal 1275 resiste inalterata all’usura del tempo riportando la città ai suoi fasti medievali. In otto secoli ha conosciuto trasformazioni, ma ha mantenuto inalterati i caratteri originali: il fascino della competizione agonistica, il rapporto privilegiato con il Santo patrono e una grande valenza identitaria.
Centro dei festeggiamenti l’adrenalinica corsa dei cavalli montati a pelo sulla pista allestita nella centralissima piazza Alfieri per aggiudicarsi il famoso Palio, il grande “Drappo” di velluto con le insegne di Asti. Prima del palio sfila per le vie di Asti un corteo storico con oltre milleduecento figuranti in costume medievale, imponente rievocazione storica che ripropone quadri viventi a rappresentare fatti realmente accaduti della storia astese. Nobili e popolani, armigeri e alto clero, dame e cavalieri per un giorno tornano ad abitare la città riportandoci a vivere nel Medioevo.
Chi arriva ad Asti si immerge in un’atmosfera unica e folkloristica.
I suoni. Il nitrito dei cavalli che si allineano al canapo. I canti di sfida dei borghigiani. L’annuncio “Si corre il Palio!”, urlato a gran voce dal Capitano.
I colori. Sventolati dalle bandiere lanciate dai virtuosismi di chi le governa. Dei vestiti sfoggiati con altezzosa fierezza da dame, nobili e cavalieri sfilanti. Indossati dai fantini perché possano essere riconosciuti nel turbinio della corsa.
La gente. Ognuna schierata per la sua fazione (ventuno tra rioni, borghi e comuni), ognuna impegnata sin dall’anno prima nei preparativi. Perché il Palio si corre in un giorno, ma dura un anno.
I rituali. Le cene propiziatrici di ciascun rione, borgo e comune. La benedizione del cavallo. La scelta del maestro del Palio che avrà il compito e l’onore di dipingere il drappo oggetto della contesa. Il corteo storico, il paliotto, il palio degli scudieri. Restare fedeli alla tradizione è il miglior modo di rendere omaggio al palio più antico d’Italia.
La Douja d’Or
È una manifestazione storica – sostenuta da oltre 50 anni dalla Camera di commercio di Alessandria-Asti tramite la sua Azienda Speciale – dedicata al vino, uno dei grandi protagonisti del territorio: 10 giorni di talk, degustazioni, masterclass, incontri, arte, musica e spettacolo per scoprirne tutte le sfumature e offrire a turisti, addetti ai lavori e appassionati spunti di conoscenza e di approfondimento.
La Douja d’Or, che richiama ogni anno migliaia di visitatori da tutta Italia e dall’estero, ha una forma diffusa e itinerante, per raccontare le eccellenze enologiche del territorio nelle piazze, nelle strade e nelle più suggestive dimore storiche di Asti.
Gli spazi animati nella città ospiteranno le eccellenze di Piemonte Land of Wine, del Consorzio per la Tutela dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti DOCG, del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, dell’Unione industriale – gruppo vini in collaborazione con il Consorzio del Vermouth di Torino e dell’Associazione produttori di vino biologico.
Da non perdere l’Enoteca della Douja, la più grande enoteca di vini del Piemonte di tutta Italia. Migliaia di bottiglie e oltre 500 etichette per conoscere, scoprire e acquistare tutti i profumi, i colori e i sentori del vino piemontese. Uno spettacolo per gli occhi, un tripudio per il palato.
Il secondo weekend di settembre Asti ospita il Festival delle Sagre Astigiane, un intero weekend per rivivere le atmosfere del mondo contadino tra Otto e Novecento attraverso esperienze culinarie tipiche e una rievocazione storica davvero unica in Italia.
Per tutto il weekend l’appuntamento è in Piazza Campo del Palio con il più grande ristorante a cielo aperto d’Italia. Le pro loco del territorio portano in piazza il meglio della tradizione enogastronomica piemontese. L’allestimento è quello di un vero e proprio villaggio con casette in muratura, la chiesa, il Municipio e persino l’Ufficio Postale… Una manifestazione che attrae ogni anno oltre 200 mila persone e vanta circa 500 mila piatti serviti. Dall’antipasto al dolce, vengono proposte ricette tramandate di generazione in generazione e preparate con materie prime del territorio nelle cucine dalle cuoche delle pro loco: agnolotti gobbi, agnolotti d’asino, tagliolini, risotto al barbera o al tartufo, vitello tonnato, polenta, salame di cioccolato, zabaglione al moscato d’Asti, pesche ripiene, bonet e molto altro ancora.
Festival delle Sagre di Asti
Fiore all’occhiello è la grande rievocazione storica che, la domenica mattina, anima le vie del centro della città. Una sontuosa sfilata con oltre migliaia di figuranti in costumi originali d’epoca per rievocare la vita nella campagna piemontese tra 800 e 900. Uno spettacolo unico e assolutamente magico, capace di evocare vecchi ricordi nelle generazioni più anziane e di raccontare un mondo semplice, genuino, a volte crudo ma senza dubbio di grande fascino alle nuove generazioni. Per tutta la mattina le vie di Asti si trasformano in un set cinematografico dove ogni paese mette in scena l’orgoglio del Piemonte contadino, sfilando con le sue figure di spicco e i suoi antichi mestieri. A piedi o su un carro vanno in scena il lavoro nei campi, la vendemmia, le feste, i matrimoni, la messa della domenica con le tote che indossano il vestito buono e le balie che passeggiano i bambini con le carrozzine del tempo; e ancora la scuola elementare con i banchi di legno, i maestri con la bacchetta e gli allievi con i loro grembiulini, l’inverno nelle stalle, l’estate nei campi, la battitura del grano, la pigiatura dell’uva…