Dal 19 al 21 settembre, terzo weekend di programmazione estiva scaturita dalle linee di ricerca praticate durante tutto l’anno, frutto di un amore in perenne evoluzione con realtà della scena performativa contemporanea italiana che hanno con Centrale Fies un rapporto di cura, scambio e percorso comune. Durante la tre giorni si alterneranno CollettivO CineticO, Anagoor, Sergi Casero Nieto di Fies Factory, Vashish Soobah e Elena Rivoltini di FONDO – il nuovo network per la creatività emergente coordinato da Santarcangelo dei Teatri –, artiste e artisti che chiuderanno la programmazione estiva assieme a OHT, Davide Savorani, Marco d’Agostin, Giulia Crispiani, Mali Weil, Giulia Damiani.
Open studio, studio-visit, installazioni, anteprime, per un’esperienza immersiva che permette di esplorare il processo creativo da diverse prospettive, scelta presa dalla board curatoriale e dalla direzione artistica come modalità per mettere in evidenza il lavoro quotidiano degli artisti e del mondo dell’arte.
La programmazione si apre con nuvolario (giovedì 19), installazione di OHT, dedicata alla potenza trasformativa delle nuvole nel più evanescente degli omaggi: vedere quello che non c’è. In contemporanea Davide Savorani (giovedì 19) inizierà la sua durational performance: NON, abiterà la Forgia come luogo del non ancora, della riparazione e del divenire. A seguire, dalle ore 18, apre anche la mostra collettiva Material Self (visitabile fino al 21 settembre ad ingresso gratuito), a cura di Simone Frangi e Barbara Boninsegna con la curatela esecuitva di Maria Chemello e prosegue l’esplorazione delle differenti modalità di riattivazione delle opere attraverso la performance, caricando l’oggetto di un nuovo potere ibrido attraverso i lavori di Sonia Kacem, Sandra Mujinga, Caroline Achaintre, Julien Creuzet, Benni Bosetto, Rehema Chachage, Chiara Bersani.
L’installazione di OHT, la durational performance di Savorani e la mostra collettiva Material Self saranno visibili per l’intera durata di EVOLVING LOVE.
Alle 20 segue un altro studio, in cui Marco D’Agostin (giovedì 19) presenta Asteroide, studio visit. In questo nuovo spettacolo, la figura di un misterioso paleontologo si presenta al pubblico per discorrere di ossa, estinzioni e materiale cosmico. Una minaccia incombe sul corpo del divulgatore, tanto terrificante quanto la scia di un asteroide: è il musical, la forma di entertaining più paradossale ed estenuante, che sembra voler divorare la conferenza per mettere alla prova la capacità di danzare e cantare il racconto della fine.
La prima serata si conclude con Anagoor che presenta Bromio. La vita indistruttibile, un incrocio di danza, performance e teatro, un rituale poetico di trance in cui un gruppo di individui si imbarca alla ricerca di stati di coscienza che permettano loro di uscire dal tessuto sociale di normalità in cui vivono.
La programmazione prosegue venerdì 20 settembre con lo studio visit nothing deeper di Elena Rivoltini – ricerca sostenuta da FONDO con il sostegno di Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Triennale Milano Teatro in dialogo con Michelle Moura, Ntando Cele, Julian Hetzel, Alex Baczynski-Jenkins, Ayesha Hameed – che partendo da una prospettiva femminista, incarnata e intersezionale, racconta della sua ricerca attualmente in corso su voce, estasi e percezione.
Torna a Centrale Fies Sergi Casero Nieto con il nuovo lavoro No pares (sigue, sigue), (venerdì 20 settembre), performance partecipativa che esplora le violenze nascoste dietro le forze produttive del desiderio neoliberale. Tra una lezione di spinning e una conferenza performativa, il pezzo si ripete in loop cercando di superare se stessa.
A seguire Giulia Damiani in Heart Brake (venerdì 20 settembre) scruta nella fessura del cuore che si spezza a causa di oppressioni sistemiche. In questo work-in-progress Giulia Damiani invita Luísa Saraiva ad articolare la voce della protagonista, storicamente una figura popolare messa a tacere dalla violenza patriarcale.
La seconda serata si conclude con la performance Per ricantare amore di Giulia Crispiani. Scrittrice e artista visiva, la sua pratica si sviluppa a partire dalla parola scritta, privilegiando interviste, lettere d’amore e manifesti come esiti formali della sua ricerca.
Vashish Soobah apre la programmazione delle performance della giornata finale con Perle Sparse / Perles fanné par tous (sabato 21), concentrandosi sul viaggio e sul ritorno al proprio Paese di origine. Un viaggio da Mauritius all’Europa e dall’Europa a Mauritius; una mappa geografica multimediale e immaginaria, un percorso narrativo e sensoriale tra i ricordi, una riflessione su cosa si porta con sé quando si migra.
A seguire Mali Weil presenta Sun Eaters – a juridical prototyping: un’incursione, in forma di studio politico-giuridico, nel suo processo di ricerca intorno al concetto di diplomazie interspecie, un primo momento di world-building per la prototipazione di un’istituzione metabolica planetaria.
La tre giorni si chiude con Il progetto <age> – studio (sabato 21), che ha lasciato un segno indelebile nel panorama teatrale, nella storia di CollettivO CineticO e nei ragazzi e nelle ragazze che hanno partecipato. A rivelarsi sul palcoscenico sono esemplari di giovani umani, tra i 14 e i 19 anni. Ciò che emerge non è solo un incandescente ritratto di un campione di umanità, ma anche una cartina tornasole del presente, con le sue vertigini e le sue incrinature, le sue contraddizioni e la sua bruciante poesia. <age> è nato nel 2012 ed i suoi protagonisti sono oggi adulti. Nel 2024 nasce un nuovo <age> e non vediamo l’ora di vederlo.
Quello di Centrale Fies è un margine – territoriale e artistico – che non va solo evocato, attraversato o abitato, ma va praticato, dando forma al pensiero cangiante mettendo in evidenza le linee culturali e i processi sommersi che i pubblici non sempre vedono, ma che costituiscono parte del valore aggiunto di un soggetto culturale che cambia nel tempo assieme al suo posizionamento.
L’evoluzione dello stile e dei formati di programmazione di Centrale Fies, iniziato dopo l’esperienza quarantennale di Drodesera, rappresenta una parte fondamentale di un processo graduale immaginato su un’arcata pluriennale. Questo percorso e questo genere di programmazione, in cui il centro di ricerca presenta i risultati annuali attraverso spettacoli, performance, mostre, lectio magistralis e talk, vede nelle arti performative contemporanee una modalità per portare tematiche importanti all’interno del discorso pubblico, diventando luogo di approfondimento e amplificazione di temi complessi.
Dallo scorso anno Centrale Fies prosegue una nuova politica di vendita biglietti. Oltre alle moltissime proposte gratuite saranno attive 4 fasce di prezzo da scegliere in base al tipo di relazione che si vuole instaurare con la struttura, all’invito di “PAY WHAT YOU WANT”. Ad ogni fascia corrisponde non più una categoria, come in passato, di abbonati, operatori, studenti ecc. ma delle azioni che chiunque può scegliere di fare: esplora (5€), apprezza (10€), ama (15€), sostieni (20€). Un campeggio accoglierà i giovani del mondo universitario, su richiesta. “Camping Fies” è campo base per studenti e studentesse di qualsiasi facoltà o accademia. Inoltre, per facilitare l’arrivo dei pubblici, sui canali social di Centrale Fies saranno condivise iniziative di car sharing e logistica.