Dal 1° ottobre al 31 dicembre 2024, con l’apertura al pubblico di sei studi d’artista, la scoperta di un intervento nello spazio pubblico e il coinvolgimento di due collezioni d’arte diffuse nella natura, visite guidate e laboratori per adulti, ragazzi, bambini e pubblici fragili, torna Officina della Scultura, la manifestazione promossa da Fondazione Piero Cattaneo di Bergamo che dal 2018 opera per la scoperta, valorizzazione e tutela degli atelier della scultura del Novecento sul territorio lombardo.
Obiettivo principale della manifestazione è far conoscere il mondo della scultura del XX secolo, portando il pubblico, con visite e laboratori didattici, negli studi-laboratori di alcuni dei protagonisti dell’arte plastica italiana del Novecento. Officina della Scultura rende accessibili gli spazi del fare plastico, divulga i linguaggi e l’indagine concettuale della scultura, approfondisce le tecniche, ma anche la poetica degli artisti coinvolti: un patrimonio materiale e immateriale tuttora inedito e talvolta sottovalutato, che viene restituito alla collettività per renderla più consapevole.
Protagonisti del percorso 2024 – che si articola tra i comuni di Bergamo, Brescia, Milano, Monza-Brianza e Sesto Calende (Varese) e comprende anche una deviazione straordinaria a Venezia con il coinvolgimento dell’atelier del Maestro Fabrizio Plessi alla Giudecca – sono gli studi di Piero Cattaneo, Gianni Grimaldi e per la prima volta la casa-archivio di Umberto Carrara (Bergamo 1925 – 2008) a Bergamo, gli studi di Gabriella Benedini (Cremona 1932) e Paolo Gallerani (Cento 1943) a Milano e, grazie alla nuova collaborazione con Fondazione Sangregorio, la casa-studio dello scultore Giancarlo Sangregorio (Milano 1925 – Sesto Calende 2013) a Sesto Calende (Varese).
Continuano anche in questa edizione le aperture straordinarie di parchi d’arte ambientale che coinvolgono il Parco di Taino (Varese) – che ospita Luogo dei quattro punti cardinali (1991) dello scultore Giò Pomodoro (1930-2002) cui recentemente si è aggiunta Ruota di mola di Giancarlo Sangregorio – la raccolta en plein air Rossini Art Site a Briosco (Monza e Brianza) e il Parco di sculture di Ca’ del Bosco a Erbusco (Brescia) che già aveva preso parte all’edizione dello scorso anno.
La VII edizione di Officina della Scultura mette in relazione luoghi, persone e paesaggi considerati spazi-simbolo di identità culturali: una connessione da valorizzare per dare nuovo impulso al tessuto sociale in cui ogni realtà si è sviluppata.
Le Visite Guidate
Si tratta di visite guidate tattili esperienziali, rese speciali dall’elevato coinvolgimento da parte del pubblico: ogni visita, condotta da educatrici museali esperte nella mediazione tra pubblico e patrimonio culturale, non si esaurisce in una semplice “passeggiata con narrazione”, ma comporta un’immersione nel contesto con un coinvolgimento sensoriale e tattile diretto. Per i pubblici fragili vengono coinvolte guide specializzate sia per il pubblico ipovedente e non vedente, che nella lingua dei segni per il pubblico non udente.
Gli Atelier d’Artista
Piero Cattaneo, Bergamo: scultore che ha ideato una sua tecnica di fusione a cera persa, dando vita a un linguaggio nuovo, dove presente e passato si fondono in un immaginario fantastico e futuristico.
Umberto Carrara, Bergamo: indagatore della forma e dei suoi gangli, in una corrispondenza continua tra plastica coscienza: la sua ricerca si concentra sul concetto di limite e il suo superamento.
Gianni Grimaldi, Seriate (Bergamo): mette in scena un’Umanità i cui corpi sopportano tensioni contrapposte che schiacciano e stravolgono; una prigionia specchio di una condizione sofferta.
Gabriella Benedini, Milano: nella sua ricerca la dimensione del viaggio, fisico e spirituale, è fondante. In questo peregrinare, la perlustrazione dei cieli è guida poetica per nuovi mondi.
Paolo Gallerani, Milano: è uno scultore visionario interessato al lavoro dell’uomo e ai suoi strumenti, e alla creazione di complessi e metafisici paesaggi.
Giancarlo Sangregorio, Sesto Calende (Varese): sperimentatore formale e materico, il cui lavoro affronta, compenetra e respinge forme, volumi, spazi. Incastri e biomorfismi di legno e pietra sono i poli della sua ricerca.
I Parchi
Nel Parco di Sculture di Ca’ del Bosco le opere sono collocate all’interno di un ambiente profondamente connotato dalla produzione vitivinicola; qui il visitatore è condotto in una visita alla scoperta della collezione dislocata nel parco e nei settori produttivi dell’azienda, in una esperienza felice e virtuosa tra arte, paesaggio e attività produttiva.
Tra le collezioni d’arte ambientale italiane il Rossini Art Site si distingue per la ricchezza e l’alto profilo artistico delle installazioni presenti. La raccolta nasce dalla passione dell’imprenditore Alberto Rossini per l’arte contemporanea e l’innovazione tecnologica; il visitatore è accompagnato tra gli interventi artistici sui declivi della tenuta di dieci ettari nel cuore della Brianza.
Il Parco di Taino rappresenta una realtà unica in Lombardia per la sua natura pubblica. Realizzato tra il 1981 e il 1991, è un felice esempio di collaborazione tra comunità locale e artisti, nella volontà comune di valorizzare il territorio potenziando l’attrattività turistica. Il visitatore viene accompagnato nella scoperta della scultura monumentale di Giò Pomodoro, il Luogo dei quattro punti cardinali, con i suoi rimandi al mondo greco e al mito di Apollo, ma anche alla comprensione dell’opera nella sua totalità, dalla disposizione delle panchine ai massi “erratici” che ne segnano il confine, in un dialogo intenso con la natura tra il lago Maggiore e il Monte Rosa.
le attività didattiche
Il progetto di Officina della Scultura si completa con un palinsesto di attività didattiche che includono progetti e workshop creati per le scuole di primo e secondo grado, percorsi esperienziali per adulti e famiglie e collaborazioni dedicate a pubblici con fragilità.
Pensati per far scoprire da vicino gli spazi di creazione e di lavoro degli artisti, permettono ai visitatori di comprendere in modo partecipe i passaggi del processo creativo con un’esplorazione multisensoriale.
Tutti i laboratori partono dalla tecnica utilizzata dagli artisti coinvolti, declinando il racconto in base all’età dei partecipanti: progettazione, manipolazione, momenti performativi e insolite materie si combinano tra loro grazie alla rielaborazione creativa di bambini, ragazzi e adulti.
Con l’intento di divulgare la conoscenza della scultura del Novecento sul territorio lombardo, accrescendo il patrimonio di conoscenza di ogni partecipante e stimolando la coesione sociale, il progetto Officina della Scultura 2024 mira a far riaffiorare tesori nascosti normalmente non accessibili al pubblico, spazi simbolici che diventano luoghi di apprendimento.
L’atelier dell’artista, l’intervento ambientale, la collezione privata en plein air, assumono in questo contesto il significato di luoghi di produzione e conservazione di memorie, tradizioni, vissuti, sensibilità, il cui valore educativo sta nella comprensione del processo che lega un oggetto d’arte al territorio in cui ha origine.