Presentata al Ministero dei Beni Culturali la XX edizione di LuBeC

Presentata al Ministero dei Beni Culturali la XX edizione di LuBeC

Conferenza Stampa

 E’ stato presentato questa mattina a Roma, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura, il programma della XX edizione di LuBeC – Lucca Beni Culturali, che si svolgerà il 9 e 10 ottobre al Real Collegio di Lucca. Presenti alla conferenza stampa, oltre a Gaetano Scognamiglio, Presidente Promo PA Fondazione e Francesca Velani, Vicepresidente Promo PA e Direttrice LuBeC, Alberto Spampinato, componente della Segreteria tecnica del Mic; Mario Pardini, Sindaco di Lucca; Alessandra Vittorini, Direttrice Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e Carolina Botti, Ales- Direttore e Referente Art bonus per il MiC.

Da sin. Pardini, Velani, Scognamiglio, Vittorini, Botti, Spampinato

VENTI DI CULTURA è il tema della manifestazione organizzata e promossa da Promo PA Fondazione, un titolo che sottolinea la trasformazione che in questi venti anni è avvenuta intorno al concetto di cultura, dove i “venti” rappresentano le correnti che spingono verso il futuro, simbolo del dinamismo e della capacità della cultura di influenzare positivamente la società, l’economia e l’innovazione, ma sono anche gli anni di esperienza di LuBeC e di chi si affaccia al mondo del lavoro, portando nuove energie che nella cultura presente e passata possono trovare quell’humus necessario per rispondere alle grandi sfide in cui siamo immersi.

Il programma, articolato in cantieri tematici, è un mix calibrato e ben costruito di dibattiti, laboratori, interviste che spaziano dalle sfide dell’intelligenza artificiale legata alla cultura a quelle che saranno le nuove policies del welfare culturale, dalla sostenibilità economica e sociale alla transizione green delle organizzazioni culturali pubbliche e private fino all’accessibilità, alla digitalizzazione del patrimonio e all’overtourism, con protagonisti relatori italiani e stranieri di altissimo livello, filosofi, storici, dirigenti della PA, economisti, artisti.

La partecipazione agli oltre venti appuntamenti è gratuita grazie al sostegno di Comune di LuccaRegione Toscana, Ministero della Cultura, CCIAA Toscana Nord Ovest, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fondazione Banca del Monte di Lucca che, insieme a partner pubblici e privati nazionali e internazionali, rendono ogni anno sempre più attuale ed efficace il palinsesto delle attività.

La ventesima edizione di LuBeC  si svolge a valle del G7 della cultura a Napoli ed è interessante sottolineare che il programma di quest’anno ha anticipato i temi che sono stati oggetto di discussione fra i Ministri, come quello della cultura come “bene pubblico essenziale e motore per lo sviluppo sostenibile” e quello della cultura “architrave identitario di un popolo”, evocati dal Ministro Giuli” – commenta il  Presidente di Promo PA Fondazione Gaetano Scognamiglio.

Su quest’ultimo punto in particolare si aprirà la sessione plenaria di LuBeC il 9 ottobre per discutere con Giordano Bruno Guerri  e Paolo Nori  su quali sono i riferimenti culturali che sottostanno alla visione sovranista e a quella più marcatamente europeista del futuro dell’Unione”.   “Questi venti  anni dimostrano la vitalità di LuBeC,  capace di interpretare i tempi che cambiano e di registrare  l’evoluzione del perimetro della cultura, che da un lato si apre all’intelligenza artificiale e dall’altro si collega alla sostenibilità, al benessere, alla  coesione e alla crescita sociale come testimonieranno, alla presenza del Ministro Paolo Zangrillo, gli studenti della Scuola ‘Milani’ di Caivano, invitati a suonare l’inno d’Italia, che tradizionalmente apre i lavori di LuBeC”. “Infine una citazione: nell’anno del centenario non potevamo non parlare di Puccini, ma anche qui in senso prospettico, riflettendo sull’eredità contemporanea del Maestro”. 

L’appuntamento è dedicato alle soluzioni innovative applicate alla valorizzazione e fruizione della Cultura in Italia:da due decenni LuBeC porta all’attenzione della sua community soluzioni e processi per rispondere ai bisogni sociali, economici ed ambientali sotto il profilo culturale e lo fa attraverso laboratori pubblico-privati di idee e progetti, elementi chiave per il progresso e la sostenibilità nel campo della cultura e non solo. 

Una delle sfide più importanti del nostro tempo – dichiara il sindaco di Lucca Mario Pardini – sta nella valorizzazione e capitalizzazione dell’immenso patrimonio culturale attraverso mezzi digitali e metodi scientifici, per giungere ad una fruizione sempre più ampia, abbattendo le tradizionali barriere analogiche, ma senza abbandonare il valore aggiunto dell’esperienza classica. Tutto questo è Lubec – Lucca Beni Culturali, l’evento ci insegna quanto sia importante ripartire dalla cultura, intesa come “humus fondamentale” e chiave di volta per la crescita della nostra società”.

Destinatari della due giorni tutti coloro che si sentono parte attiva del processo di sviluppo e innovazione socio-culturale del Paese: PA locale, regionale e centrale, fondazioni e istituzioni culturali e sociali, il Terzo Settore, le imprese, gli operatori e progettisti culturali, ma anche professionisti e studenti. 

LuBeC quest’anno compie vent’anni e come tutti i ventenni  è pieno di energia. Crede e investe  nel cambiamento, nella creatività e nell’innovazione che si generano dentro e intorno alla cultura – spiega la vicepresidente di Promo PA Fondazione e direttrice di LuBeC Francesca VelaniLuBeC nasce europeo e per i suoi vent’anni mai come oggi connette esperienze e background differenti, attraverso format di partecipazione interattivi che portano intorno a tavoli di lavoro generazioni, abilità ed esperienze diverse. Una preziosa opportunità per formare pensiero e competenze necessarie per rispondere alle sfide dell’Agenda 2030 della sostenibilità”.

Da sei anni la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali è parte attiva del dibattito che anima LuBeC. Sei anni di dialoghi fertili e stimolanti, per condividere visioni, temi e spunti di riflessione su un mondo – quello della cultura – investito da cambiamenti strutturali e profondi. Un processo inarrestabile oggi, investito da nuove sfide che ci chiamano a nuove responsabilità. Sei anni nei quali la nostra scuola ha vissuto un importante percorso di crescita e cambiamento che, anche quest’anno, racconteremo proponendo temi di discussione e progetti innovativi di lavoro” dichiara Alessandra Vittorini, Direttrice della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.

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