Il Museo Bagatti Valsecchi celebra 30 anni di apertura al pubblico 1994 – 2024

Il Museo Bagatti Valsecchi celebra 30 anni di apertura al pubblico 1994 – 2024

Sala Bevilacqua

Dal 19 al 24 novembre 2024: sei giorni di festa con un ricco programma di attività per un “Museo oltre i confini” già a partire dalle origini.

Erano gli anni Ottanta del XIX secolo e nel cuore di Milano tra via Gesù e via Santo Spirito, oggi cuore del Quadrilatero della Moda, vivevano due fratelli, i baroni Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi che avevano un sogno: ristrutturare la dimora della loro famiglia ispirandosi alle abitazioni del Rinascimento lombardo. Iniziarono così a collezionare dipinti e manufatti d’arte applicata quattro-cinquecenteschi e in circa vent’anni di lavoro appassionante allestirono una casa unica nel suo genere e allo stesso tempo avveniristica, dotandola della luce elettrica e dell’acqua corrente.

Sala Bevilacqua com’era

All’ingresso della casa posero un motto latino che ancora oggi accoglie i visitatori «Amicis pateo aeternumque patebo» «Sono aperta agli amici e sempre lo sarò» e avvenne proprio questo, come testimonia il Libro degli Ospiti che raccoglie oltre 10.000 firme di tutti coloro che dal 20 ottobre 1886 al 29 maggio 1975visitarono Casa Bagatti Valsecchi, disegnando una ricchissima trama di relazioni al centro della quale si colloca la dimora: intellettuali, scrittori, aristocrazia italiana ed europea, jet set internazionale, mondo del collezionismo e degli studiosi d’arte, senza dimenticare le infermiere volontarie della Prima Guerra Mondiale e le maestre con le loro scolaresche.

Inaugurazione del Museo nel 1994 con Federico Zeri

Anche dopo la morte di Fausto e di Giuseppe, Casa Bagatti Valsecchi continuò a essere abitata dai loro eredi sino al 1974 e fu Pasino, figlio di Giuseppe ed erede delle collezioni d’arte di famiglia, che – in pieno accordo con i propri figli Pier Fausto, Cristina, Anna Maria e Fausta – decise di donare le collezioni d’arterinascimentale e i manufatti raccolti dal padre e dallo zio a una Fondazione appositamente costituita. Parallelamente, Palazzo Bagatti Valsecchi fu alienato alla Regione Lombardia, la quale si impegnava a ospitare in comodato perpetuo e gratuito le raccolte d’arte all’interno degli appartamenti storici al piano nobile del Palazzo, così da preservare lo stretto rapporto tra collezione e ambienti voluta dai due collezionisti a fine Ottocento.

Inaugurazione del Museo nel 1994 taglio del nastro alla presenza di Pier Fausto Bagatti Valsecchi

Fu così che il 22 novembre 1994 aprì per la prima volta al pubblico il Museo Bagatti Valsecchi e oggi dopo 30 anni è ancora “aperto agli amici”, rafforzando sempre di più il suo ruolo di casa che accoglie, intrattiene, fa cultura e si vuole aprire anche all’esterno, oltre le proprie sale.

Museo oltre i confini” è il titolo del progetto che il Museo ha ideato per celebrare i 30 anni di apertura con un duplice obiettivo: consolidare lo stretto legame che lo unisce con il suo pubblico già affezionato e allo stesso tempo coinvolgere nuovo pubblico, ampliando appunto i propri confini, per divulgare i contenuti valoriali e sociali che i fondatori hanno ideato e realizzato in un luogo simbolo della Milano di fine Ottocento.

Gli stessi principi trasmessi e tramandati dalla Famiglia Bagatti Valsecchi, in particolare da Pier Fausto Bagatti Valsecchi, nipote di Giuseppe e recentemente scomparso, la cui vita è stata sempre intrecciata con quella del Museo: dalla sua infanzia con i ricordi del nonno, alla II Guerra Mondiale e ai bombardamenti che colpirono Milano e la sua casa, fino all’istituzione del Museo Bagatti Valsecchi nel 1994 che lo vide alla presidenza e alla sua guida per ben 26 anni. Prima lui e ora sua figlia Camilla Bagatti Valsecchi, attuale Presidente del Museo, hanno sempre puntato sulla conservazione, alla valorizzazione e alla promozione del Museo e delle attività con un impegno costante. 

A sostegno delle attività sono nate e si sono sviluppate l’Associazione Amici del Museo Bagatti Valsecchi e il gruppo giovani under 35 Speechati, così come un solido gruppo di volontarie e volontari che dal 1996 permettono al Museo di aprire le porte al pubblico, accogliendo quotidianamente i visitatori e aiutandoli ad orientarsi nel percorso di visita, trasmettendo il loro grande amore verso questa importante collezione.

Con la direzione di Antonio D’Amico poi, Il Museo negli ultimi tre anni si è specializzato in sviluppo e produzione di format dedicati a differenti target di visitatori così da invitare il pubblico a frequentare più volte in Museo nel corso dell’anno: dal 4 ottobre, al Museo, alle degustazioni di In Arte Veritas, i Tea Talks, seguiranno le conversazioni d’arte all’ora del tè, fino all’organizzazione di mostre prodotte del Museo e realizzate in altre istituzioni culturali italiane.

Dall’inizio dell’anno inoltre ha preso il via il cartellone culturale Stasera al Museo. Vivere nel tempo: quattordici appuntamenti di musica, teatro e danza che da marzo a dicembre stanno portando in scena il Tempo nelle sue multiformi sfaccettature – grazie ad ospiti di eccezione quali Paola Turci, Giovanni Caccamo, Ippolita Baldini e Tindaro Granata – invitando i visitatori a riflettere sul bagaglio della storia che è fondamento per vivere l’oggi e proiettarsi verso il futuro.

Le celebrazioni per i 30 anni del Museo Bagatti Valsecchi culmineranno tra il 20 e il 24 novembre, con cinque giorni in cui il Museo organizzerà varie attività, tra cui visite guidate gratuite con ingresso ridotto, l’appuntamento con Stasera al Museo del 20 novembre a prezzo ridotto con l’esibizione di voce e pianoforte di Giuseppe Anastasi, storico autore di grandi interpreti della canzone italiana come Arisa e il 23 novembre alle 16 una conferenza – anch’essa gratuita – dedicata a Pier Fausto Bagatti Valsecchi, fondatore del Museo da poco scomparso. Giovedì 21 novembre, alla presenza delle autorità, ci sarà la celebrazione ufficiale dell’anniversario su invito.

Così Camilla Bagatti Valsecchi, Presidente della Fondazione Bagatti Valsecchi, parla di questo importante momento per il Museo: “Sono passati quasi cinquant’anni da quando abbiamo lasciato la casa in cui sono nata e trenta da quando è nato il Museo. Il percorso è stato straordinario, di crescita continua e io sono grata di aver vissuto tutte queste fasi. Mi trovo alla presidenza di un Museo che rispecchia la mia idea, che è sempre stata quella di proseguire la strada tracciata dai fratelli Fausto e Giuseppe, ossia di una casa che fosse aperta agli artisti e agli amici. Ora il Museo Bagatti Valsecchi è un luogo vivo, con una costante crescita di visitatori e persone che si affezionano e tornano a trovarci, perché la nostra proposta è sempre varia e intrigante.”

E conitunua il Direttore del Museo, Antonio D’Amico:Festeggiare da Direttore il compleanno dei 30 anni di apertura del Museo Bagatti Valsecchi è una grande gioia per me, perché è un momento di festa per il Museo che riscopre con sempre maggior forza la propria identità di casa aperta agli amici e pronta ad accogliere tutti coloro che vorranno venire a fare un incontro con la bellezza, con l’arte, la musica e la cultura. I fratelli fondarono questo luogo a metà Ottocento con questo spirito di armonia tra le arti che era nel DNA del Rinascimento e a noi ora il compito di tenere viva questa operosità e questo ricco dialogo tra le arti.”

Visite guidate e conferenze su prenotazione.

Ingresso al Museo dal 20 al 24 novembre 2024: ingresso ridotto €9.

Spettacolo di “Stasera al Museo” del 20 novembre: ingresso ridotto su prenotazione €12.

 Tutte le informazioni delle celebrazioni su:museobagattivalsecchi.org

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